SILEONI: IN CARIGE QUALCUNO SI GIOCA FUTURO SULLA PELLE DEI LAVORATORI

SILEONI: IN CARIGE QUALCUNO SI GIOCA FUTURO SULLA PELLE DEI LAVORATORI

La dichiarazione del segretario generale della Fabi sulla gestione del commissariamento del gruppo ligure. "I sindacati unitariamente prenderanno una dura posizione"

 

COMUNICATO STAMPA

CARIGE: SILEONI (FABI), QUALCUNO SI GIOCA FUTURO SULLA PELLE DEI LAVORATORI

Roma, 30 aprile 2019. «Nella crisi “pilotata” di Banca Carige, ognuno gioca la sua partita personale, mentre i lavoratori fanno sacrifici economici di ogni genere. Non mi meraviglierei se, dopo l’accordo raggiunto nel primo pomeriggio di martedì 23 aprile fra Blackrock e lo Schema volontario del Fondo interbancario, tra qualche tempo rivedremo due dei tre commissari ai vertici della nuova banca, una volta terminato il commissariamento. Premesso che illudere i lavoratori è la cosa più ignobile del mondo e premesso che non vogliamo parziali e limitate smentite dei commissari verso organi di stampa, ma un piano industriale serio e credibile, e premesso che per poter utilizzare il Fondo per l’occupazione, oltre al tempo, servirebbe l’accordo di tutte le organizzazioni sindacali e di tutte le banche aderenti ad Abi che insieme ai sindacati lo hanno creato e inserito nel contratto nazionale, premesso tutto questo, il Fondo interbancario per statuto non potrà avere propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione della nuova banca. Se ne deduce che Blackrock e, forse, intuisco, la famiglia Malacalza, potrebbero aver trovato l’accordo per la gestione della banca una volta terminato il commissariamento. È chiaro che Banca d’Italia e Bce, a questo punto, potrebbero aver dato la propria benedizione. Quello che non mi convince, al di là di inaccettabili tagli agli stipendi e di personale, è il balletto dell’ipocrisia messo in piedi da chi pensa di essere il più furbo del reame continuando a prendere in giro i lavoratori. Tutto, però, ha un limite e il sindacato prenderà unitariamente una dura posizione». Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

 

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Carige: Sileoni (Fabi), qualcuno gioca su pelle lavoratori (ANSA)

– GENOVA, 30 APR – “Nella crisi ‘pilotata’ di Banca Carige, ognuno gioca la sua partita personale, mentre i lavoratori fanno sacrifici economici di ogni genere. Non mi meraviglierei se, dopo l’accordo raggiunto nel primo pomeriggio di martedi’ 23 aprile fra Blackrock e lo Schema volontario del Fondo interbancario, tra qualche tempo rivedremo due dei tre commissari ai vertici della nuova banca, una volta terminato il commissariamento”. Lo afferma in una nota Lando Sileoni della Fabi. “Premesso – aggiunge – che illudere i lavoratori e’ la cosa piu’ ignobile del mondo e premesso che non vogliamo parziali e limitate smentite dei commissari verso organi di stampa, ma un piano industriale serio e credibile, e premesso che per poter utilizzare il Fondo per l’occupazione, oltre al tempo, servirebbe l’accordo di tutte le organizzazioni sindacali e di tutte le banche aderenti ad Abi che insieme ai sindacati lo hanno creato e inserito nel contratto nazionale, premesso tutto questo, il Fondo interbancario per statuto non potra’ avere propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione della nuova banca. Se ne deduce che Blackrock e, forse, intuisco, la famiglia Malacalza, potrebbero aver trovato l’accordo per la gestione della banca una volta terminato il commissariamento. E’ chiaro che Banca d’Italia e Bce, a questo punto, potrebbero aver dato la propria benedizione. Quello che non mi convince, al di la’ di inaccettabili tagli agli stipendi e di personale, e’ il balletto dell’ipocrisia messo in piedi da chi pensa di essere il piu’ furbo del reame continuando a prendere in giro i lavoratori. Tutto, pero’, ha un limite e il sindacato prendera’ unitariamente una dura posizione”.(ANSA).

Carige: Sileoni, si gioca su pelle lavoratori, Fabi verso dura posizione Presto i commissari alla guida di banca targata Blackrock? (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

– Milano, 30 apr – Nella crisi di Banca Carige qualcuno sta giocando sulla pelle dei lavoratori e non stupirebbe vedere “tra qualche tempo due dei tre commissari ai vertici della nuova banca” targata Blackrock. Sono le parole di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, alla luce delle indiscrezioni sul piano dei fondi Usa per il riassetto di Carige discusso in un recente incontro con il Fondo interbancario di tutela dei depositi. Sileoni puntualizza che il ricorso al Fondo per l’occupazione, come ventilato dalle ricostruzioni di stampa, richiederebbe “l’accordo di tutte le organizzazioni sindacali e di tutte le banche aderenti ad Abi” e che “il Fondo interbancario per statuto non potra’ avere propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione della nuova banca”. “Quello che non mi convince, al di la’ di inaccettabili tagli agli stipendi e di personale, e’ il balletto dell’ipocrisia messo in piedi da chi pensa di essere il piu’ furbo del reame continuando a prendere in giro i lavoratori. Tutto, pero’, ha un limite e il sindacato prendera’ unitariamente una dura posizione” conclude il segretario della Fabi.

Carige: Fabi, qualcuno si gioca futuro su pelle lavoratori =(AGI)

– Roma, 30 apr. – “Nella crisi ‘pilotata’ di Banca Carige, ognuno gioca la sua partita personale, mentre i lavoratori fanno sacrifici economici di ogni genere. Non mi meraviglierei se, dopo l’accordo raggiunto nel primo pomeriggio di martedi’ 23 aprile fra Blackrock e lo Schema volontario del Fondo interbancario, tra qualche tempo rivedremo due dei tre commissari ai vertici della nuova banca, una volta terminato il commissariamento”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Premesso – aggiunge – che illudere i lavoratori e’ la cosa piu’ ignobile del mondo e premesso che non vogliamo parziali e limitate smentite dei commissari verso organi di stampa, ma un piano industriale serio e credibile, e premesso che per poter utilizzare il Fondo per l’occupazione, oltre al tempo, servirebbe l’accordo di tutte le organizzazioni sindacali e di tutte le banche aderenti ad Abi che insieme ai sindacati lo hanno creato e inserito nel contratto nazionale, premesso tutto questo, il Fondo interbancario per statuto non potra’ avere propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione della nuova banca. Se ne deduce che Blackrock e, forse, intuisco, la famiglia Malacalza, potrebbero aver trovato l’accordo per la gestione della banca una volta terminato il commissariamento. E’ chiaro che Banca d’Italia e Bce, a questo punto, potrebbero aver dato la propria benedizione. Quello che non mi convince, al di la’ di inaccettabili tagli agli stipendi e di personale, e’ il balletto dell’ipocrisia messo in piedi da chi pensa di essere il piu’ furbo del reame continuando a prendere in giro i lavoratori. Tutto, pero’, ha un limite e il sindacato prendera’ unitariamente una dura posizione”. (AGI)

Carige, Sileoni(Fabi): Ignobile illudere lavoratori, serve piano serio

Milano, 30 apr. (LaPresse) – “Nella crisi ‘pilotata’ di Banca Carige, ognuno gioca la sua partita personale, mentre i lavoratori fanno sacrifici economici di ogni genere. Non mi meraviglierei se, dopo l’accordo raggiunto nel primo pomeriggio di martedì 23 aprile fra Blackrock e lo Schema volontario del Fondo interbancario, tra qualche tempo rivedremo due dei tre commissari ai vertici della nuova banca, una volta terminato il commissariamento”. Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.”Premesso che illudere i lavoratori è la cosa più ignobile del mondo e premesso che non vogliamo parziali e limitate smentite dei commissari verso organi di stampa, ma un piano industriale serio e credibile, e premesso che per poter utilizzare il Fondo per l’occupazione, oltre al tempo, servirebbe l’accordo di tutte le organizzazioni sindacali e di tutte le banche aderenti ad Abi che insieme ai sindacati lo hanno creato e inserito nel contratto nazionale, premesso tutto questo – aggiunge Sileoni – il Fondo interbancario per statuto non potrà avere propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione della nuova banca. Se ne deduce che Blackrock e, forse, intuisco, la famiglia Malacalza, potrebbero aver trovato l’accordo per la gestione della banca una volta terminato il commissariamento”. “È chiaro che Banca d’Italia e Bce, a questo punto,potrebbero aver dato la propria benedizione. Quello che non mi convince, al di là di inaccettabili tagli agli stipendi e di personale, è il balletto dell’ipocrisia messo in piedi da chi pensa di essere il più furbo del reame continuando a prendere in giro i lavoratori. Tutto, però, ha un limite e il sindacato prenderà unitariamente una dura posizione”, conclude Sileoni.

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