CARIGE, SINDACATI PRONTI ALL’AZIONE LEGALE
Comunicato unitario della Fabi e delle altre Organizzazioni Sindacali: “Contestati modi e tempi per l’avvio del tavolo sul piano industriale. Ribadito il no agli esuberi ed alla chiusura delle filiali”.
Comunicato unitario della Fabi e delle altre Organizzazioni Sindacali: “Contestati modi e tempi per l’avvio del tavolo sul piano industriale. Ribadito il no agli esuberi ed alla chiusura delle filiali".
CARIGE: SINDACATI, PRONTI AD AZIONE LEGALE
Genova, 7 giugno 2019. «L’azienda non sta rispettando le norme in vigore in relazione alla comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale: pertanto stiamo valutando anche con supporto dei nostri legali di riferimento una eventuale azione giudiziaria sul piano strettamente sindacale. La decisione finale la prenderemo la prossima settimana» lo dichiarano le segreterie nazionali ed i coordinamenti di gruppo Carige, di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca, Unisin.
«In assenza di tangibili garanzie e di un chiaro progetto organizzativo, le organizzazioni sindacali non sono in grado di poter discutere l’attuazione del piano industriale e tantomeno di ulteriori riduzioni del personale e del numero delle filiali» aggiungono le organizzazioni sindacali.
«Contrariamente a indiscrezioni di stampa ed a quanto annunciatoci dall’azienda il 30 maggio scorso non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale così come previsto dagli obblighi contrattuali e dalla normativa vigente» si legge in una comunicazione inviata a tutti i dipendenti.
«Rimane fermo il nostro giudizio estremamente negativo sul progetto aziendale relativo al Wealth Management perché, malgrado i discutibili tentativi aziendali di convincerci del contrario, riteniamo che sia un modo di trasformare la natura della Banca, mettendo a rischio, per quanto ci riguarda, la continuità aziendale e la tenuta occupazionale» spiegano le segreterie nazionali ed i coordinamenti di gruppo Carige, di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca, Unisin.
«Relativamente al clima che si respira in Azienda, pessimo già da alcuni anni, registriamo sempre un suo netto peggioramento. Ci rimangono oscure le motivazioni che perseguono coloro che stanno operando in questa direzione. Esprimiamo inoltre un giudizio fortemente negativo su chi in questi ultimi anni e fino ad oggi ha gestito l’Azienda, attraverso numerosi piani industriali rimasti in gran parte inattuati a parte la dolorosa eccezione del risparmio sui costi del personale e della cessione di asset» concludono le organizzazioni sindacali.
Carige:sindacati,azienda inadempiente, pronta azione legale (ANSA)
– ROMA, 7 GIU – “L’azienda non sta rispettando le norme in vigore in relazione alla comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale: pertanto stiamo valutando anche con supporto dei nostri legali di riferimento una eventuale azione giudiziaria sul piano strettamente sindacale. La decisione finale la prenderemo la prossima settimana” lo dichiarano le segreterie nazionali ed i coordinamenti di gruppo Carige, di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca, Unisin. “In assenza di tangibili garanzie e di un chiaro progetto organizzativo, le organizzazioni sindacali non sono in grado di poter discutere l’attuazione del piano industriale e tantomeno di ulteriori riduzioni del personale e del numero delle filiali” aggiungono le organizzazioni sindacali.
Carige: sindacati, pronta azione legale per mancato confronto su piano industriale (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
– Milano, 07 giu – ‘L’azienda non sta rispettando le norme in vigore in relazione alla comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale, pertanto stiamo valutando anche con supporto dei nostri legali di riferimento una eventuale azione giudiziaria sul piano strettamente sindacale. La decisione finale la prenderemo la prossima settimana’. Cosi’ in una nota inviata a tutti i dipendenti dalle segreterie nazionali ed i coordinamenti di gruppo Carige, di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin. ‘In assenza – si legge – di tangibili garanzie e di un chiaro progetto organizzativo, le organizzazioni sindacali non sono in grado di poter discutere l’attuazione del piano industriale e tantomeno di ulteriori riduzioni del personale e del numero delle filiali’. Ad oggi, denunciano i sindacati, ‘non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale cosi’ come previsto dagli obblighi contrattuali e dalla normativa vigente’. I rappresentanti dei lavoratori ribadiscono il loro ‘giudizio estremamente negativo’ sul progetto aziendale relativo al wealth management perche’ ‘malgrado i discutibili tentativi aziendali di convincerci del contrario, riteniamo che sia un modo di trasformare la natura della banca, mettendo a rischio, per quanto ci riguarda, la continuita’ aziendale e la tenuta occupazionale’. Quanto al clima che si respira in azienda, registriamo sempre un suo netto peggioramento. Ci rimangono oscure le motivazioni che perseguono coloro che stanno operando in questa direzione. Esprimiamo inoltre un giudizio fortemente negativo su chi in questi ultimi anni e fino ad oggi ha gestito l’azienda, attraverso numerosi piani industriali rimasti in gran parte inattuati a parte la dolorosa eccezione del risparmio sui costi del personale e della cessione di asset’.
Carige, sindacati: pronti ad azione legale su ricadute Piano “Non abbiamo ricevuto comunicazione di avvio procedura”
Roma, 7 giu. (askanews) – “L’azienda non sta rispettando le norme in vigore in relazione alla comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale: pertanto stiamo valutando anche con supporto dei nostri legali di riferimento una eventuale azione giudiziaria sul piano strettamente sindacale. La decisione finale la prenderemo la prossima settimana”. lo dichiarano le segreterie nazionali ed i coordinamenti di gruppo Carige, di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca, Unisin. “In assenza di tangibili garanzie e di un chiaro progetto organizzativo – aggiungono -, le organizzazioni sindacali non sono in grado di poter discutere l’attuazione del piano industriale e tantomeno di ulteriori riduzioni del personale e del numero delle filiali”. “Contrariamente a indiscrezioni di stampa ed a quanto annunciatoci dall’azienda il 30 maggio – spiegano i sindacati – scorso non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale così come previsto dagli obblighi contrattuali e dalla normativa vigente”. “Rimane fermo il nostro giudizio estremamente negativo sul progetto aziendale relativo al Wealth Management perché, malgrado i discutibili tentativi aziendali di convincerci del contrario, riteniamo che sia un modo di trasformare la natura della Banca, mettendo a rischio, per quanto ci riguarda, la continuità aziendale e la tenuta occupazionale”, proseguono le segreterie nazionali ed i coordinamenti di gruppo Carige, di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca, Unisin. “Relativamente al clima che si respira in Azienda, pessimo già da alcuni anni, registriamo sempre un suo netto peggioramento. Ci rimangono oscure le motivazioni che perseguono coloro che stanno operando in questa direzione. Esprimiamo inoltre un giudizio fortemente negativo su chi in questi ultimi anni e fino ad oggi ha gestito l’Azienda, attraverso numerosi piani industriali rimasti in gran parte inattuati a parte la dolorosa eccezione del risparmio sui costi del personale e della cessione di asset”, concludono le organizzazioni sindacali.