OPERAZIONE JULIET, RIENTRANO IN MPS 89 LAVORATORI
Grazie all’intesa del 2017, i dipendenti Monte paschi in distacco nella società di recupero crediti tornano in banca. Torraco (Fabi): “Accordo blindato e lungimirante”
Garanzie occupazionali con il rientro graduale in banca e tutele del contratto nazionale del credito per gli 89 dipendenti del Monte dei paschi di Siena distaccati in Juliet, la piattaforma di recupero crediti in sofferenza. Tutto questo grazie all’intesa sottoscritta il 28 novembre del 2017 dalla Fabi e le altre organizzazioni sindacali con Mps.
La questione riguarda la decisione del Mps, decisa dal consiglio di amministrazione del gruppo riunito ieri, di esercitare il diritto di recesso previsto dal contratto di servicing decennale stipulato con Juliet. Contratto che riguardava l'attività di recupero di una quota significativa degli non performing loan che Mps, adesso, preferisce riportare nel suo perimetro. La decisione, spiega una nota della banca, si è resa necessaria per disporre della massima flessibilità nel processo di accelerazione della riduzione dell'esposizione della banca nei crediti deteriorati in coerenza con le indicazioni ricevute dal regolatore in sede di Srep 2019 e già comunicate al mercato.
Per i dipendenti della banca coinvolti nell’operazione non c’è alcuna controindicazione. Ciò perché, al momento della sottoscrizione del contratto di servicing, le lavoratrici e i lavoratori di Mps non sono stati ceduti con un ramo d’azienda, ma posti in distacco. Di qui il sostanziale rientro alla base.
«Grazie all’accordo sindacale, blindato e lungimirante, sottoscritto dalla FABI e dalle altre Organizzazioni Sindacali tutti gli 89 lavoratori coinvolti nell’operazione di cessione di NPL, hanno la garanzia di rientro graduale in Banca MPS. Nei prossimi giorni incontreremo l’Azienda per dare corpo alle tutele inserite nell’accordo menzionato» ha commentato il segretario coordinatore FABI gruppo Mps, Cosimo Torraco.