SINDACATI CONTRARI A ESTERNALIZZAZIONI IN UBIBANCA
Comunicato stampa unitario. Preoccupazione delle organizzazioni sindacali per le ricadute occupazionali legate alle ultime decisioni del gruppo bancario.
Comunicato stampa unitario. Preoccupazione delle organizzazioni sindacali per le ricadute occupazionali legate alle ultime decisioni del gruppo bancario.
C O M U N I C A T O STAMPA
BANCHE: SINDACATI CONTRARI A ESTERNALIZZAZIONI IN UBIBANCA
Le Segreterie Regionali delle Marche di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil e Uilca, si sono incontrate in data odierna per analizzare la grave situazione aperta dal gruppo Ubi, circa l’esternalizzazione di alcuni segmenti di lavorazioni che coinvolgono lavoratori bancari del gruppo UBI in Italia e in particolare nella nostra regione nelle città di Pesaro e Jesi.
I segretari regionali, stigmatizzando la scelta del gruppo Ubi, ritengono che queste iniziative prive di logiche economico commerciali, mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito riducendo ancora una volta, il numero dei bancari nel territorio marchigiano. Tale operazione si aggiunge alle scelte di chiusura degli sportelli dell’intera regione a dimostrazione della poca sensibilità e attenzione dei gruppi bancari a sostegno dell’economia marchigiana.
Le segreterie regionali unitariamente esprimono la loro vicinanza ai lavoratori coinvolti e si impegnano a intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare tale progetto.
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Uilca
REGIONE MARCHE
Ancona, 6 settembre 2019
Banche: sindacati Marche,no a esternalizzazioni segmenti Ubi Iniziative gruppo mettono a rischio tenuta occupazionale settore (ANSA) – ANCONA, 6 SET – Le Segreterie Regionali delle Marche di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca, si sono incontrate oggi per analizzare la “grave situazione aperta dal gruppo Ubi, circa l’esternalizzazione di alcuni segmenti di lavorazioni che coinvolgono lavoratori bancari del gruppo Ubi in Italia e in particolare nella nostra regione nelle citta’ di Pesaro e Jesi”. “I segretari regionali, – si legge in una nota – stigmatizzando la scelta del gruppo Ubi, ritengono che queste iniziative prive di logiche economico commerciali, mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito riducendo ancora una volta, il numero dei bancari nel territorio marchigiano”. Tale operazione, fanno osservare i sindacati, “si aggiunge alle scelte di chiusura degli sportelli dell’intera regione a dimostrazione della poca sensibilita’ e attenzione dei gruppi bancari a sostegno dell’economia marchigiana”. Le segreterie regionali unitariamente esprimono la loro “vicinanza ai lavoratori coinvolti e si impegnano a intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare tale progetto”.(ANSA).
Ubi: sindacati, contrari a esternalizzazioni, a rischio occupazione = (AGI) – Roma, 6 set. – Le Segreterie Regionali delle Marche di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca si sono incontrate per analizzare la grave situazione aperta dal gruppo Ubi, circa l’esternalizzazione di alcuni segmenti di lavorazioni che coinvolgono lavoratori bancari del gruppo Ubi in Italia e in particolare nelle citta’ di Pesaro e Jesi. “I segretari regionali, si legge in una nota, stigmatizzando la scelta del gruppo Ubi, ritengono che queste iniziative prive di logiche economico commerciali, mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito riducendo ancora una volta, il numero dei bancari nel territorio marchigiano. Tale operazione si aggiunge alle scelte di chiusura degli sportelli dell’intera regione a dimostrazione della poca sensibilita’ e attenzione dei gruppi bancari a sostegno dell’economia marchigiana. Le segreterie regionali unitariamente esprimono la loro vicinanza ai lavoratori coinvolti e si impegnano a intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare tale progetto”. (AGI)
Ubi Banca: sindacati, preoccupati per esternalizzazioni nelle Marche nota segreterie First, Fabi, Fisac e Uilca della regione (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 set – Le Segreterie Regionali delle Marche di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca, definiscono “grave” la situazione aperta dal gruppo Ubi per le esternalizzazioni di lavorazioni che coinvolgono i bancari del gruppo in Italia e in particolare nella regione nelle citta’ di Pesaro e Jesi. I segretari regionali – si legge in una nota – “stigmatizzando la scelta del gruppo Ubi, ritengono che queste iniziative, prive di logiche economico commerciali, mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito riducendo ancora una volta, il numero dei bancari nel territorio marchigiano”. Le esternalizzazioni – aggiungono – si aggiungono alle scelte di chiusura degli sportelli dell’intera regione “a dimostrazione della poca sensibilita’ e attenzione dei gruppi bancari a sostegno dell’economia marchigiana”. Le segreterie esprimono la loro vicinanza ai lavoratori coinvolti e si impegnano a intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare il progetto del gruppo Ubi.
BANCHE: SINDACATI CONTRARI A ESTERNALIZZAZIONI IN UBIBANCA = Roma, 6 set. (AdnKronos) – Le Segreterie Regionali delle Marche di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil e Uilca, si sono incontrate in data odierna per analizzare la grave situazione aperta dal gruppo Ubi, circa l’esternalizzazione di alcuni segmenti di lavorazioni che coinvolgono lavoratori bancari del gruppo Ubi in Italia e in particolare nella nostra regione nelle città di Pesaro e Jesi. I segretari regionali, stigmatizzando la scelta del gruppo Ubi, ritengono che queste iniziative prive di logiche economico
commerciali, mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito riducendo ancora una volta, il numero dei bancari nel
territorio marchigiano. Tale operazione si aggiunge alle scelte di chiusura degli sportelli dell’intera regione a dimostrazione della
poca sensibilità e attenzione dei gruppi bancari a sostegno dell’economia marchigiana. Le segreterie regionali unitariamente esprimono la loro vicinanza ai lavoratori coinvolti e si impegnano a intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare tale progetto. (Rem/AdnKronos)
Banche, sindacati: no a esternalizzazioni nel gruppo Ubi “Iniziative prive di logiche economico-commerciali” Roma, 6 set. (askanews) – Le segreterie regionali delle Marche di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca, si sono incontrate per analizzare la “grave situazione” aperta dal gruppo Ubi circa l’esternalizzazione di alcuni segmenti di lavorazioni che coinvolgono lavoratori bancari del gruppo Ubi in Italia e in particolare a Pesaro e Jesi. Le sigle sindacali stigmatizzano la scelta del gruppo Ubi e ritengono che “queste iniziative prive di logiche economico-commerciali mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito riducendo ancora una volta, il numero dei bancari nel territorio marchigiano. Questa operazione si aggiunge alle scelte di chiusura degli sportelli dell’intera regione a dimostrazione della poca sensibilità e attenzione dei gruppi
bancari a sostegno dell’economia marchigiana”.
BANCHE MARCHE. SINDACATI CONTRARI AD ESTERNALIZZAZIONI IN UBI “STIGMATIZZIAMO SCELTA DEL GRUPPO PRIVA DI LOGICHE ECONOMICHE” (DIRE) Ancona, 6 set. – Sindacati contro l’ipotesi di esternalizzare alcuni servizi in Ubi banca. Le segreterie regionali marchigiane di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca, si sono incontrate oggi per analizzare l’ipotesi di esternalizzazione di alcuni servizi prevista dal gruppo bancario lombardo. Una situazione che coinvolge i lavoratori in varie parti d’Italia. Nelle Marche, in particolare, a Pesaro e Jesi.
“Stigmatizziamo la scelta del gruppo Ubi, ritenendo che queste iniziative prive di logiche economico commerciali, mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito riducendo ancora una volta, il numero dei bancari nel territorio marchigiano- spiegano in una nota i sindacati- Tale operazione si aggiunge alle scelte di chiusura degli sportelli dell’intera regione a dimostrazione della poca sensibilita’ e attenzione dei gruppi bancari a sostegno dell’economia marchigiana”. Le segreterie regionali esprimono “vicinanza ai lavoratori coinvolti” impegnandosi al contempo ad “intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare tale progetto”. (Luf/ Dire)