UNICREDIT, ACCORDO E RIORGANIZZAZIONE WELFARE AZIENDALE
Morelli (Fabi): “Un percorso complesso di convergenza che dura da più di tre anni. Obiettivo: l’equilibrio e la sostenibilità per tutti”
Riorganizzazione del welfare aziendale in Unicredit grazie all’accordo raggiunto ieri tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e il gruppo bancario.
L'intesa riorganizza il sistema di previdenza complementare aggregando nel Fondo pensione di gruppo gli ex 'fondi interni' (Fondo Banca di Roma, Fondo Banca Crt, Fondo Caccianiga, Fondo Cr Trieste) adottando politiche e soluzioni che continuano ad assicurare adeguati livelli di protezione, il contenimento dei costi e una semplificazione della materia di previdenza complementare finalizzata a renderla più coerente con l’evoluzione normativa.
Per l’assistenza sanitaria integrativa (Uni.Ca), il gruppo bancario e i sindacati hanno convenuto di adeguare le procedure all’assetto normativo e regolamentare.
Sarà inoltre istituito l’Osservatorio sulla previdenza complementare, un ente bilaterale e paritetico che avrà il compito di valutare il rapporto costi/benefici nella gestione delle risorse affidate al Fondo dai lavoratori.
Per i nuovi assunti l’iscrizione alla previdenza complementare sarà automatica.
«Abbiamo messo un’altra importante pietra sulla costruzione del welfare previdenziale e assistenziale in Unicredit. Un percorso complesso di convergenza che dura da più di tre anni. Noi abbiamo sempre avuto come obiettivo l’equilibrio e la sostenibilità per tutti, sia attivi che pensionati. Diventa ora fondamentale l’approvazione referendaria dell’accordo da parte di tutti gli iscritti» ha commentato il segretario nazionale Fabi, Mauro Morelli.
Roma, 13 settembre 2019