BANCA BIM: ANCORA STATO DI AGITAZIONE
Marras (Fabi): “I colleghi hanno il diritto di essere ascoltati dal management della banca e di avere risposte in merito al loro futuro”
Continua lo stato di agitazione in Banca Bim (Banca Intermobiliare).
Dopo aver chiuso le procedure di ristrutturazione e riorganizzazione con trasferimenti e ripercussioni sull’occupazione senza che l’azienda (ex private bank torinese attualmente al 90% britannica) ponesse le basi per un accordo a tutela dei dipendenti intraprendendo invece iniziative in autonomia la Fabi e le altre sigle lamentano ancora un mancato incontro con l’Amministratore Delegato dell’istituto bancario.
A far crescere lo stato di apprensione dei sindacati sono inoltre le avvenute dimissioni dell’ex presidente Dennert, la posticipazione a fine settembre della comunicazione della semestrale, le politiche di revisione sui costi di prodotti e servizi, le dimissioni di alcuni dipendenti nonché la definizione del nuovo piano industriale.
“I colleghi hanno il diritto di essere ascoltati dal management della banca e di avere risposte in merito al loro futuro. Come ribadiamo nel comunicato “il lavoro è sacro” e siamo disposti ad usare ogni mezzo per difenderlo e per difendere la categoria” ha commentato il segretario provinciale Fabi di Torino e provincia, Roberto Marras.
Roma, 16 settembre 2019