PIANO INDUSTRIALE BIM, LA FABI ATTACCA «NO ALLA MACELLERIA SOCIALE»

Partono le trattative tra Banca Intermobiliare e le organizzazioni sindacali. In ballo 140 esuberi e taglio ai costi. Roberto Marras: «Useremo tutte le armi a disposizione»

PIANO INDUSTRIALE BIM, LA FABI ATTACCA «NO ALLA MACELLERIA SOCIALE»

«Con l'apertura di questa procedura stiamo assistendo nuovamente ad un attacco ai posti di lavoro invece di trovare un modo sostenibile per rilanciare il business della banca». Lo dichiara il segretario provinciale Fabi di Torino e provincia, Roberto Marras dopo l’avvio della trattativa ufficiale sul piano industriale di Bim (Banca Intermobiliare). «Un terzo dei colleghi - aggiunge Marras - non può essere considerato un esubero dopo che in questi anni difficili, per situazioni delle quali non hanno nessuna colpa, hanno lavorato senza sosta vedendo passare come fulmini amministratori delegati, consigli di amministrazione, consulenze stratosferiche e buone uscite da capogiro. Non è sulla pelle dei colleghi e delle loro famiglie che faranno i guadagni e se questo è il loro scopo useremo tutte le armi a nostra disposizione per evitare una "macelleria sociale».

La Fabi e gli altri sindacati hanno ricevuto la lettera di avvio procedura durante la riunione del 27 settembre alla presenza dei vertici della banca: il Presidente Alberto Pera, l’amministratore delegato Claudio Moro, il nuovo direttore HR Oliviero Bernardi.

La banca punta su un piano di strutturazione che riguarda 140 esuberi a livello di gruppo, contenimento dei costi di consulenza e collaborazioni, la riorganizzazione della rete delle filiali e la mobilità territoriale. In ballo c’è anche il mancato rinnovo alla scadenza dei contratti a tempo determinato. Per quanto riguarda la mobilità, in particolare, le direzioni della banca internal audit, risk management, compliance e Aml, pianificazione e Cdg, commerciale, risorse umane, marketing, affari societari e legale verranno interamente concentrate presso la sede di Milano. Nella sede di Torino, dovrebbero permanere le direzioni crediti, amministrazione e operations. La direzione Mercati Finanziari dovrebbe essere invece allocata per il 70% a Torino e per il 30% presso la sede di Milano. Con riferimento a Symphonia, infine, è prevista la concentrazione di ogni attività e funzione presso la sede di Milano.

Il prossimo confronto è previsto per il 10 ottobre.

Roma, 30 settembre 2019

 

 

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