RISCHIO LICENZIAMENTO PER 70 DIPENDENTI BASSNET

Donati (Fabi) «Riteniamo che Nexi Payments, proprietaria dì Bassnet, non possa continuare a sottrarsi alle proprie responsabilità di azionista di riferimento ed intervenire concretamente per il mantenimento dei livelli occupazionali»

RISCHIO LICENZIAMENTO PER 70 DIPENDENTI BASSNET

A rischio circa 70 dipendenti dell’unità produttiva di Roma di Bassnet Srl, azienda che si occupa di monetica, assistenza clienti per carte di credito e pos, controllata prima dal Gruppo Bassilichi e acquisita da Nexi Payments a fine 2017.
Nell’azienda è applicato sia il contratto nazionale del Credito sia il contratto nazionale del Metalmeccanico; le attività svolte dai lavoratori della Bassnet Srl rientrano a tutti gli effetti in quelle previste e disciplinate dal Contratto nazionale del lavoro del Credito in qualità di attività cosiddette "complementari".

Dal 01 Febbraio 2018, la Bassnet Srl è stata posta in liquidazione, ed i suoi dipendenti, nonostante una lunga serie di incontri e trattative tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e i vertici dell’azienda, si trovano a tutt'oggi a vivere una situazione di assoluta precarietà ed incertezza riguardo la propria sorte lavorativa.
Sono stati inoltre indetti degli scioperi presso il Mise e Banca D’Italia chiedendo udienza al fine di trovare una soluzione per la salvaguardia dei posti di lavoro.

Durante l’ultimo incontro del 13 Giugno 2019, le organizzazioni sindacali hanno avanzato proposte concrete che il Mise avrebbe dovuto riportare alla controparte. Nel frattempo Nexi Payments in maniera inaspettata, e senza fornire alcuna informativa, ha interrotto le trattative e unitamente agli altri soci, ha deliberato la cessazione dell’attività.

Lo scorso 16 settembre la Fabi e gli altri sindacati hanno appreso quanto stava accadendo con l’avvio della procedura ex art. 20 Ccnl credito in materia di occupazione, di fatto anticamera del licenziamento collettivo.
Fino a oggi vi sono stati 2 incontri, l’ultimo l’8 ottobre 2019, durante i quali l’azienda ha mostrato completa chiusura non prospettando elementi atti a trovare soluzioni per la salvaguardia dei dipendenti del gruppo.

«Di fronte alla grave crisi occupazionale di Bassnet Srl dove 73 lavoratori rischiano il licenziamento, riteniamo che Nexi Payments proprietaria del 49,68% dì Bassnet non possa continuare a sottrarsi alle proprie responsabilità di azionista di riferimento ed intervenire concretamente per il mantenimento dei livelli occupazionali» ha commentato segretario provinciale Fabi Roma, Gianni Donati.

Roma, 14 ottobre 2019

 

 

 

NEXI: FABI, A RISCHIO 73 DIPENDENTI A ROMA DI CONTROLLATA BASSNET

 

= Roma, 14 ott. (AdnKronos) – Sono a rischio 73 dipendenti dell’unità produttiva di Roma di Bassnet, azienda che si occupa di monetica, assistenza clienti per carte di credito e pos, controllata prima dal gruppo Bassilichi e acquisita da Nexi Payments a fine 2017. E’ quanto rende noto FABI in una nota. “Di fronte alla grave crisi occupazionale di Bassnet, dove 73 lavoratori rischiano il licenziamento, riteniamo che Nexi Payments proprietaria del 49,68% dì Bassnet non possa continuare a sottrarsi alle proprie responsabilità di azionista di riferimento ed intervenire concretamente per il mantenimento dei livelli occupazionali”, commenta il segretario provinciale FABI Roma, Gianni Donati. (segue) (Mat/AdnKronos)

NEXI: FABI, A RISCHIO 73 DIPENDENTI A ROMA DI CONTROLLATA BASSNET (2)

 

= (AdnKronos) – Nell’azienda, ricorda il sindacato nella nota, “è applicato sia il contratto nazionale del credito sia il contratto nazionale del metalmeccanico” mentre le “attività svolte dai lavoratori della Bassnet rientrano a tutti gli effetti in quelle previste e disciplinate dal contratto nazionale del lavoro del credito in qualità di attività cosiddette ‘complementari’. Dal 1 Febbraio 2018, la Bassnet – continua la nota – è stata posta in liquidazione, ed i suoi dipendenti, nonostante una lunga serie di incontri e trattative tra la FABI, le altre organizzazioni sindacali e i vertici dell’azienda, si trovano a tutt’oggi a vivere una situazione di assoluta precarietà ed incertezza riguardo la propria sorte lavorativa. Sono stati inoltre indetti degli scioperi presso il Mise e Banca D’Italia chiedendo udienza al fine di trovare una soluzione per la salvaguardia dei posti di lavoro”. “Durante l’ultimo incontro del 13 giugno 2019, le organizzazioni sindacali hanno avanzato proposte concrete che il Mise avrebbe dovuto riportare alla controparte. Nel frattempo Nexi Payments in maniera inaspettata, e senza fornire alcuna informativa, ha interrotto le trattative e unitamente agli altri soci, ha deliberato la cessazione dell’attività. Lo scorso 16 settembre – si legge ancora – la FABI e gli altri sindacati hanno appreso quanto stava accadendo con l’avvio della procedura ex art. 20 Ccnl credito in materia di occupazione, di fatto anticamera del licenziamento collettivo. Fino a oggi vi sono stati 2 incontri, l’ultimo l’8 ottobre 2019, durante i quali l’azienda ha mostrato completa chiusura non prospettando elementi atti a trovare soluzioni per la salvaguardia dei dipendenti del gruppo”, conclude FABI. (Mat/AdnKronos)

Nexi, Fabi: A rischio licenziamento 70 dipendenti Bassnet

 

Milano, 14 ott. (LaPresse) – A rischio circa 70 dipendenti dell’unità produttiva di Roma di Bassnet, azienda che si occupa di monetica, assistenza clienti per carte di credito e pos, controllata prima dal Gruppo Bassilichi e acquisita da Nexi Payments a fine 2017. Lo si legge in una nota della Fabi che osserva: “Nell’azienda è applicato sia il contratto nazionale del credito sia il contratto nazionale del metalmeccanico; le attività svolte dai lavoratori della Bassnet rientrano a tutti gli effetti in quelle previste e disciplinate dal Contratto nazionale del lavoro del credito in qualità di attività cosiddette ‘complementari'”.Dal 01 Febbraio 2018, la Bassnet è stata posta in liquidazione, ed i suoi dipendenti, nonostante una lunga serie di incontri e trattative tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e i vertici dell’azienda, si trovano a tutt’oggi a vivere una situazione di assoluta precarietà ed incertezza riguardo la propria sorte lavorativa. Sono stati inoltre indetti scioperi presso Mise e Banca d’Italia chiedendo udienza al fine di trovare una soluzione per la salvaguardia dei posti di lavoro. (segue)

Nexi, Fabi: A rischio licenziamento 70 dipendenti Bassnet-2-

 

Milano, 14 ott. (LaPresse) – Durante l’ultimo incontro del 13 Giugno 2019, le organizzazioni sindacali hanno avanzato proposte concrete che il Mise avrebbe dovuto riportare alla controparte. Nel frattempo Nexi Payments in maniera inaspettata, e senza fornire alcuna informativa, ha interrotto le trattative e unitamente agli altri soci, ha deliberato la cessazione dell’attività.Lo scorso 16 settembre la Fabi e gli altri sindacati hanno appreso quanto stava accadendo con l’avvio della procedura ex art. 20 Ccnl credito in materia di occupazione, di fatto anticamera del licenziamento collettivo. Fino a oggi vi sono stati 2 incontri, l’ultimo l’8 ottobre 2019, durante i quali l’azienda ha mostrato completa chiusura non prospettando elementi atti a trovare soluzioni per la salvaguardia dei dipendenti del gruppo.”Di fronte alla grave crisi occupazionale di Bassnet Srl dove 73 lavoratori rischiano il licenziamento, riteniamo che Nexi Payments proprietaria del 49,68% dì Bassnet non possa continuare a sottrarsi alle proprie responsabilità di azionista di riferimento ed intervenire concretamente per il mantenimento dei livelli occupazionali”, ha commentato il segretario provinciale Fabi Roma, Gianni Donati. ECO NG01 taw 141659 OTT 19

 

Nexi: FABI, gruppo intervenga per Bassnet, a rischio 70 dipendenti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

 

– Milano, 14 ott – A rischio circa 70 dipendenti dell’unita’ produttiva di Roma di Bassnet Srl, azienda che si occupa di monetica, assistenza clienti per carte di credito e pos, controllata prima dal Gruppo Bassilichi e acquisita da Nexi Payments a fine 2017. E’ quanto si legge in una nota della FABI che torna a chiedere l’intervento del gruppo Nexi per il caso Bassnet, azienda in liquidazione dal febbraio 2018. “Durante l’ultimo incontro del 13 Giugno 2019, le organizzazioni sindacali hanno avanzato proposte concrete che il Mise avrebbe dovuto riportare alla controparte – si legge nel comunicato – Nel frattempo Nexi Payments in maniera inaspettata, e senza fornire alcuna informativa, ha interrotto le trattative e unitamente agli altri soci, ha deliberato la cessazione dell’attivita’”. “Di fronte alla grave crisi occupazionale di Bassnet Srl dove 73 lavoratori rischiano il licenziamento, riteniamo che Nexi Payments proprietaria del 49,68% di’ Bassnet non possa continuare a sottrarsi alle proprie responsabilita’ di azionista di riferimento ed intervenire concretamente per il mantenimento dei livelli occupazionali” ha commentato segretario provinciale FABI Roma, Gianni Donati. Nell’azienda, specifica la FABI, e’ applicato sia il contratto nazionale del credito sia il contratto nazionale del metalmeccanico; le attivita’ svolte dai lavoratori della Bassnet Srl rientrano a tutti gli effetti in quelle previste e disciplinate dal Contratto nazionale del lavoro del Credito in qualita’ di attivita’ cosiddette “complementari”. Fon-Com (RADIOCOR) 14-10-19 17:14:54 (0416) 5 NNNN

 

Banche: Fabi, a rischio dipendenti Bassnet (Nexi) (ANSA) –

ROMA, 14 OTT – “A rischio circa 70 dipendenti dell’unita’ produttiva di Roma di Bassnet Srl, azienda che si occupa di monetica, assistenza clienti per carte di credito e pos, controllata prima dal Gruppo Bassilichi e acquisita da Nexi Payments a fine 2017″. E’ quanto afferma il sindacato Fabi secondo cui Nexi Payments, proprietaria di’ Bassnet,” non puo’ continuare a sottrarsi alle proprie responsabilita’ di azionista di riferimento ed intervenire concretamente per il mantenimento dei livelli occupazionali”. Fabi ricorda come “nell’azienda e’ applicato sia il contratto nazionale del credito sia il contratto nazionale del Metalmeccanico; le attivita’ svolte dai lavoratori della Bassnet Srl rientrano a tutti gli effetti in quelle previste e disciplinate dal Contratto nazionale del lavoro del credito in qualita’ di attivita’ cosiddette “complementari”. Per Fabi dal 1 Febbraio 2018, la Bassnet Srl e’ stata posta in liquidazione, ed i suoi dipendenti, nonostante una lunga serie di incontri e trattative tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e i vertici dell’azienda, si trovano a tutt’oggi a vivere una situazione di assoluta precarieta’ ed incertezza riguardo la propria sorte lavorativa. Durante l’ultimo incontro del 13 Giugno 2019, le organizzazioni sindacali hanno avanzato proposte concrete che il Mise avrebbe dovuto riportare alla controparte. Nel frattempo Nexi Payments in maniera inaspettata, e senza fornire alcuna informativa, ha interrotto le trattative e unitamente agli altri soci, ha deliberato la cessazione dell’attivita’. Lo scorso 16 settembre la Fabi e gli altri sindacati hanno appreso quanto stava accadendo con l’avvio della procedura ex art. 20 Ccnl credito in materia di occupazione, di fatto anticamera del licenziamento collettivo. Fino a oggi vi sono stati 2 incontri, l’ultimo l’8 ottobre 2019, durante i quali l’azienda ha mostrato completa chiusura non prospettando elementi atti a trovare soluzioni per la salvaguardia dei dipendenti del gruppo. DOA 14-OTT-19 18:21 NNNN

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