A RIMINI IL COORDINAMENTO NAZIONALE DEI GIOVANI

Pari: “La nostra rappresentatività è forte grazie alla fiducia dei lavoratori” – De Riccardis: “Il FOC, storica conquista sindacale, ha permesso a 20mila giovani di accedere al settore del credito”

A RIMINI IL COORDINAMENTO NAZIONALE DEI GIOVANI

“Il futuro oggi per noi non ha forma. Ne assumerà una in base alle scelte che faremo in questi anni”.
Parte così la relazione introduttiva di Alessandro De Riccardis, che inaugura la due giorni di assise organizzata a Rimini dal Coordinamento nazionale dei giovani della FABI, di cui De Riccardis è coordinatore.

Piedi per terra ma una necessaria proiezione verso il futuro, questa la posizione dei giovani Fabi, che hanno ben chiara la situazione del settore e del loro status di giovani lavoratori bancari.

“L’immutata e costante attenzione che negli anni abbiamo riposto nei giovani, si è concretizzata con la creazione del FOC che, secondo i nostri dati, ha permesso a più di 20.000 giovani di accedere al settore del credito”. L’intervento del coordinatore pone perciò l’accento sull’importanza del fondo per l’occupazione che, frutto di un accordo stipulato tra la FABI e gli altri sindacati con l’Abi, ha permesso la creazione di nuova occupazione stabile nel settore del credito, garantendo una riduzione dei costi alle imprese bancarie ed incentivando pertanto le assunzioni a tempo indeterminato.

Tra i vari punti toccati ed approfonditi, De Riccardis non dimentica un riconoscimento ed un ringraziamento, da parte di tutto il coordinamento, al lavoro che sta svolgendo il segretario generale Sileoni e tutta la segreteria nazionale nella difficile trattativa di rinnovo del contratto nazionale.

Diversi i temi all’ordine del giorno e tangibile l’entusiasmo della platea, composta da numerosi dirigenti sindacali under 40.
Un settore del credito in continua evoluzione, l’introduzione in banca delle nuove tecnologie, la necessità di una corretta educazione finanziaria, le difficoltà e le eventuali possibilità di carriera di un giovane bancario, l’importanza della formazione, il welfare e la necessità di rispondere, oggi, agli interrogativi del futuro.

È proprio il futuro previdenziale dei giovani a rappresentare un tema di riflessione di notevole rilevanza.
Sono, infatti, i giovani, figli delle nuove tecnologie, degli smartphone e dei tablet, le generazioni che più di tutte hanno la necessità di pensare per tempo al proprio domani, soprattutto con riferimento al tema previdenza e fondi integrativi. Infatti, oltre alla modifica del sistema pensionistico, che ha introdotto nuove regole di accesso e di calcolo della pensione pubblica meno vantaggiose rispetto al passato, le loro carriere sono spesso caratterizzate da una maggiore discontinuità anche da un punto di vista contributivo.Fondamentali, insomma, le scelte di oggi per avere una garanzia di futuro.

Con Vincenzo Saporito, Responsabile del Dipartimento Nazionale Welfare, l’argomento è stato ampiamente dibattuto e i sindacalisti presenti hanno potuto avere chiare risposte ai loro dubbi e quesiti.

È il segretario nazionale Mattia Pari a chiudere l’assemblea con la sua relazione finale, che prende spunto da ciascuno dei numerosi interventi dei presenti.
“Non arrendiamoci mai alla logica che ci sono eventi troppo distanti sui quali non riusciamo ad intervenire, partiamo sempre da quello che noi possiamo fare. Dobbiamo continuare a prenderci le nostre responsabilità e non dare nulla per scontato”.
Pari ha poi rimarcato l’importanza della fiducia da parte dei lavoratori, elemento imprescindibile di un sindacato e meta da conquistare e meritare. La FABI, sindacato autonomo, vive della fiducia dei suoi iscritti, trae da essa la sua stessa linfa vitale.
“La nostra rappresentatività è forte e resterà tale solo grazie alla fiducia che gli iscritti hanno in noi. Dobbiamo continuare ad impegnarci per meritare e mantenere alta la fiducia che i lavoratori ripongono nella Fabi. Inclusione e partecipazione sono le parole d’ordine”.

Rimini, 16 ottobre 2019