SILEONI, SI VA VERSO LA ROTTURA SUL CONTRATTO

Dichiarazione del segretario generale della Fabi in vista dell’incontro del 25 ottobre in Abi. “Per alcuni banchieri il fondo per l’occupazione giovanile non serve più. Più guadagnano e meno vogliono spendere: l’incoerenza e la sfacciataggine di alcuni banchieri. In assenza di risposte concrete, mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza, a Milano scenderemo in piazza in 40.000”

SILEONI, SI VA VERSO LA ROTTURA SUL CONTRATTO

 

 

 

 

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

COMUNICATO STAMPA

BANCHE: SILEONI, SI VA VERSO LA ROTTURA SUL CONTRATTO

Dichiarazione del segretario generale della Fabi in vista dell’incontro del 25 ottobre in Abi. “Per alcuni banchieri il fondo per l’occupazione giovanile non serve più. Più guadagnano e meno vogliono spendere: l’incoerenza e la sfacciataggine di alcuni banchieri. In assenza di risposte concrete, mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza, a Milano scenderemo in piazza in 40.000”

Roma, 19 ottobre 2019. “Si va verso la rottura del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari. Il 25 ottobre, quando riprenderemo le trattative, voleranno stracci sedie e tavoli e poi faremo i nomi. Due rappresentanti di due importanti istituti di credito, uno italiano e uno francese, durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre, hanno puntato i piedi su argomenti di grande importanza sociale e contrattuale. Uno, quello del gruppo francese, pretende più tagli di personale invocando anche i licenziamenti e ha assunto una rigida posizione di chiusura di fronte agli aumenti economici richiesti dai sindacati (200 euro medi) per i 288.000 lavoratori del settore. L’altro, quello italiano, si lamenta di pagare troppo per il Fondo per l’occupazione giovanile per il quale è previsto un versamento pari al 4% della retribuzione. Versamento che, a suo giudizio, sarebbe iniquo e troppo oneroso per le fasce di stipendio più alte, ritenendo il Fondo persino inutile. Il Fondo è stato istituito col contratto nazionale del 2012, ha garantito 20.550 assunzioni di under 35 in 7 anni, è finanziato dal contributo economico di tutti i lavoratori, dirigenti compresi. Attualmente giacciono 147 milioni di euro sul Fondo e dovranno servire per garantire nuova occupazione. In un momento così delicato per il settore, l’atteggiamento stupido, incoerente e sfacciato di alcuni rappresentanti dell’esecutivo Abi corre il serio rischio di far saltare tutto per aria. C’è qualcuno, all’interno di Abi, che vuole la rottura con il sindacato e soprattutto vuole mettere in difficoltà il lavoro portato avanti fin qui con serietà dal presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni. Il 25 ottobre ci aspettiamo risposte anche per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nel settore. E, in assenza di risposte concrete, bloccheremo tutte le trattative nei gruppi, scenderemo in piazza a Milano in 40.000 e mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza interessando e sensibilizzando tutte le forze politiche oltre che le associazioni dei consumatori”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

 

 

BANCHE: Fabi, pronti a manifestazione 40mila Milano ++ Sileoni, avanti cosi’ si rompono trattative su contratto (ANSA) – MILANO, 19 OTT – Una nuova marcia dei 40mila, voluta pero’ dai sindacati, per il rinnovo del contratto di lavoro. E’ quanto minaccia la Fabi in vista del prossimo incontro in Abi fissato per il 25 ottobre. Secondo il segretario generale Lando Sileoni “si va verso la rottura del negoziato”. “Piu’ guadagnano e meno vogliono spendere”, ha detto citando “l’incoerenza e la sfacciataggine di alcuni banchieri”. “In assenza di risposte concrete – ha concluso – mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza, a Milano scenderemo in piazza in 40.000”. (ANSA).

BANCHE: Fabi, pronti a manifestazione 40mila Milano (2) (ANSA) – MILANO, 19 OTT – Secondo il segretario generale della Fabi Lando Sileoni “il 25 ottobre, quando riprenderemo le trattative, voleranno stracci sedie e tavoli e poi faremo i nomi”. A suo dire “due rappresentanti di due importanti istituti di credito, uno italiano e uno francese, durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre, hanno puntato i piedi su argomenti di grande importanza sociale e contrattuale”. “Uno – ha precisato – quello del gruppo francese, pretende piu’ tagli di personale invocando anche i licenziamenti e ha assunto una rigida posizione di chiusura di fronte agli aumenti economici richiesti dai sindacati (200 euro medi) per i 288.000 lavoratori del settore”. “L’altro – ha proseguito – quello italiano, si lamenta di pagare troppo per il Fondo per l’occupazione giovanile per il quale e’ previsto un versamento pari al 4% della retribuzione”. “Versamento – ha indicato Sileoni – che, a suo giudizio, sarebbe iniquo e troppo oneroso per le fasce di stipendio piu’ alte, ritenendo il Fondo persino inutile”. Il sindacalista ricorda che “il Fondo e’ stato istituito col contratto nazionale del 2012, ha garantito 20.550 assunzioni di under 35 in 7 anni ed e’ finanziato dal contributo economico di tutti i lavoratori, dirigenti compresi”. “Attualmente – ha sottolineato – giacciono 147 milioni di euro sul Fondo e dovranno servire per garantire nuova occupazione”. Sileoni parla di “momento delicato per il settore” indicando “l’atteggiamento stupido, incoerente e sfacciato di alcuni rappresentanti dell’esecutivo Abi”, che “corre il serio rischio di far saltare tutto per aria”. “C’e’ qualcuno all’interno di Abi – a suo dire – che vuole la rottura con il sindacato e soprattutto vuole mettere in difficolta’ il lavoro portato avanti fin qui con serieta’ dal presidente del Casl-Abi, Salvatore Poloni”. “Il 25 ottobre ci aspettiamo risposte anche per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nel settore – conclude Sileoni – e, in assenza di risposte concrete, bloccheremo tutte le trattative nei gruppi, scenderemo in piazza a Milano in 40mila e mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza, interessando e sensibilizzando tutte le forze politiche oltre che le associazioni dei consumatori”. (ANSA)

BANCHE: Fabi, verso rottura negoziato per rinnovo contratto = (AGI) – Roma, 19 ott. –“Si va verso la rottura del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei BANCAri”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Il 25 ottobre, quando riprenderemo le trattative – sottolinea Sileoni – voleranno stracci sedie e tavoli e poi faremo i nomi. Due rappresentanti di due importanti istituti di credito, uno italiano e uno francese, durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre, hanno puntato i piedi su argomenti di grande importanza sociale e contrattuale. Uno, quello del gruppo francese, pretende piu’ tagli di personale invocando anche i licenziamenti e ha assunto una rigida posizione di chiusura di fronte agli aumenti economici richiesti dai sindacati (200 euro medi) per i 288.000 lavoratori del settore. L’altro, quello italiano, si lamenta di pagare troppo per il Fondo per l’occupazione giovanile per il quale e’ previsto un versamento pari al 4% della retribuzione. Versamento che, a suo giudizio, sarebbe iniquo e troppo oneroso per le fasce di stipendio piu’ alte, ritenendo il Fondo persino inutile”. (AGI) Red/Gio (Segue)

BANCHE: Fabi, verso rottura negoziato per rinnovo contratto (2)= (AGI) – Roma, 19 ott.– Il Fondo, ricorda il segretario generale della Fabi, “e’ stato istituito col contratto nazionale del 2012, ha garantito 20.550 assunzioni di under 35 in 7 anni, e’ finanziato dal contributo economico di tutti i lavoratori, dirigenti compresi. Attualmente giacciono 147 milioni di euro sul Fondo e dovranno servire per garantire nuova occupazione. In un momento cosi’ delicato per il settore, l’atteggiamento stupido, incoerente e sfacciato di alcuni rappresentanti dell’esecutivo Abi corre il serio rischio di far saltare tutto per aria. C’e’ qualcuno, all’interno di Abi, che vuole la rottura con il sindacato e soprattutto vuole mettere in difficolta’ il lavoro portato avanti fin qui con serieta’ dal presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni. Il 25 ottobre ci aspettiamo risposte anche per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nel settore. E – conclude Sileoni – in assenza di risposte concrete, bloccheremo tutte le trattative nei gruppi, scenderemo in piazza a Milano in 40.000 e mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza interessando e sensibilizzando tutte le forze politiche oltre che le associazioni dei consumatori”. (AGI)

BANCHE: SILEONI, ‘VERSO ROTTURA NEGOZIATO SU CONTRATTO NAZIONALE’ = Roma, 19 ott. (Adnkronos) – “Si va verso la rottura del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari. Il 25 ottobre, quando riprenderemo le trattative, voleranno stracci sedie e tavoli e poi faremo i nomi”. E’ quanto scrive su Facebook Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. “Due rappresentanti di due importanti istituti di credito, uno italiano e uno francese, durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre, hanno puntato i piedi su argomenti di grande importanza sociale e contrattuale. Uno, quello del gruppo francese, pretende più tagli di personale invocando anche i licenziamenti – racconta Sileoni – e ha assunto una rigida posizione di chiusura di fronte agli aumenti economici richiesti dai sindacati (200 euro medi) per i 288.000 lavoratori del settore. L’altro, quello italiano, si lamenta di pagare troppo per il Fondo per l’occupazione giovanile per il quale è previsto un versamento pari al 4% della retribuzione. Versamento che, a suo giudizio, sarebbe iniquo e troppo oneroso per le fasce di stipendio più alte, ritenendo il Fondo persino inutile”. (segue) (Mat/AdnKronos)

BANCHE: SILEONI, ‘VERSO ROTTURA NEGOZIATO SU CONTRATTO NAZIONALE’ (2) = (Adnkronos) – “Il Fondo – ricorda Sileoni nel suo post – è stato istituito col contratto nazionale del 2012, ha garantito 20.550 assunzioni di under 35 in 7 anni, è finanziato dal contributo economico di tutti i lavoratori, dirigenti compresi. Attualmente giacciono 147 milioni di euro sul Fondo e dovranno servire per garantire nuova occupazione”. “In un momento così delicato per il settore – scrive il segretario della Fabi – l’atteggiamento stupido, incoerente e sfacciato di alcuni rappresentanti dell’esecutivo Abi corre il serio rischio di far saltare tutto per aria. C’è qualcuno, all’interno di Abi, che vuole la rottura con il sindacato e soprattutto vuole mettere in difficoltà il lavoro portato avanti fin qui con serietà dal presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni. Il 25 ottobre ci aspettiamo risposte anche per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nel settore. E, in assenza di risposte concrete, bloccheremo tutte le trattative nei gruppi, scenderemo in piazza a Milano in 40.000 e mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza interessando e sensibilizzando tutte le forze politiche oltre che le associazioni dei consumatori”, conclude Sileoni. (Mat/AdnKronos)

Banche, Sileoni(FABI): verso rottura su contratto, pronti a scioperi sfacciataggine di alcuni banchieri: più guadagnano meno spendono Roma, 19 ott. (askanews) – “Si va verso la rottura del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari. Il 25 ottobre, quando riprenderemo le trattative, voleranno stracci sedie e tavoli e poi faremo i nomi. Due rappresentanti di due importanti istituti di credito, uno italiano e uno francese, durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre, hanno puntato i piedi su argomenti di grande importanza sociale e contrattuale”. Lo dichiara con un comunicato il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. “Uno, quello del gruppo francese, pretende più tagli di personale invocando anche i licenziamenti e ha assunto una rigida posizione di chiusura di fronte agli aumenti economici richiesti dai sindacati (200 euro medi) per i 288.000 lavoratori del settore. L’altro, quello italiano, si lamenta di pagare troppo per il Fondo per l’occupazione giovanile per il quale è previsto un versamento pari al 4% della retribuzione. Versamento – prosegue Sileoni – che, a suo giudizio, sarebbe iniquo e troppo oneroso per le fasce di stipendio più alte, ritenendo il Fondo persino inutile”.(Segue)

Banche, Sileoni(FABI): verso rottura su contratto, pronti a scioperi -2- Roma, 19 ott. (askanews) – “Il Fondo – dice Sileoni – è stato istituito col contratto nazionale del 2012, ha garantito 20.550 assunzioni di under 35 in 7 anni, è finanziato dal contributo economico di tutti i lavoratori, dirigenti compresi. Attualmente giacciono 147 milioni di euro sul Fondo e dovranno servire per garantire nuova occupazione. In un momento così delicato per il settore, l’atteggiamento stupido, incoerente e sfacciato di alcuni rappresentanti dell’esecutivo Abi corre il serio rischio di far saltare tutto per aria. C’è qualcuno, all’interno di Abi, che vuole la rottura con il sindacato e soprattutto vuole mettere in difficoltà il lavoro portato avanti fin qui con serietà dal presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni”. “Il 25 ottobre ci aspettiamo risposte anche per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nel settore. E, in assenza di risposte concrete – conclude il sindacalista della FABI – bloccheremo tutte le trattative nei gruppi, scenderemo in piazza a Milano in 40.000 e mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza interessando e sensibilizzando tutte le forze politiche oltre che le associazioni dei consumatori”.

BANCHE, Fabi: Si va verso la rottura sul contratto Milano, 19 ott. (LaPresse) – “Si va verso la rottura del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari. Il 25 ottobre, quando riprenderemo le trattative, voleranno stracci, sedie e tavoli e poi faremo i nomi”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Due rappresentanti di due importanti istituti di credito – aggiunge -, uno italiano e uno francese, durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre, hanno puntato i piedi su argomenti di grande importanza sociale e contrattuale. Uno, quello del gruppo francese, pretende più tagli di personale invocando anche i licenziamenti e ha assunto una rigida posizione di chiusura di fronte agli aumenti economici richiesti dai sindacati (200 euro medi) per i 288.000 lavoratori del settore. L’altro, quello italiano, si lamenta di pagare troppo per il Fondo per l’occupazione giovanile per il quale è previsto un versamento pari al 4% della retribuzione. Versamento che, a suo giudizio, sarebbe iniquo e troppo oneroso per le fasce di stipendio più alte, ritenendo il Fondo persino inutile. Il Fondo è stato istituito col contratto nazionale del 2012, ha garantito 20.550 assunzioni di under 35 in 7 anni, è finanziato dal contributo economico di tutti i lavoratori, dirigenti compresi. Attualmente giacciono 147 milioni di euro sul Fondo e dovranno servire per garantire nuova occupazione. In un momento così delicato per il settore, l’atteggiamento stupido, incoerente e sfacciato di alcuni rappresentanti dell’esecutivo Abi corre il serio rischio di far saltare tutto per aria. C’è qualcuno, all’interno di Abi, che vuole la rottura con il sindacato e soprattutto vuole mettere in difficoltà il lavoro portato avanti fin qui con serietà dal presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni. Il 25 ottobre ci aspettiamo risposte anche per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nel settore. E, in assenza di risposte concrete, bloccheremo tutte le trattative nei gruppi, scenderemo in piazza a Milano in 40.000 e mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza interessando e sensibilizzando tutte le forze politiche oltre che le associazioni dei consumatori”.

ANSA: LE NOTIZIE DEL GIORNO ORE 13.00 +++ (ANSA) – ROMA, 19 OTT –BANCHE: FABI, PRONTI A MANIFESTAZIONE IN 40MILA A MILANO  SILEONI, AVANTI COSI’ SI ROMPONO TRATTATIVE SU CONTRATTO  Una nuova marcia dei 40mila, voluta pero’ dai sindacati, per il rinnovo del contratto di lavoro. E’ quanto minaccia la Fabi in vista del prossimo incontro in Abi fissato per il 25 ottobre. Secondo il segretario generale Lando Sileoni ‘si va verso la rottura del negoziato’. ‘Piu’ guadagnano e meno vogliono spendere’, ha detto citando ‘l’incoerenza e la sfacciataggine di alcuni banchieri’. ‘In assenza di risposte concrete – ha concluso – mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza, a Milano scenderemo in piazza in 40.000’.

EDIZIONE – L’ECONOMIA = (Adnkronos) – Roma. “Si va verso la rottura del negoziato per il  rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari. Il 25 ottobre, quando riprenderemo le trattative, voleranno stracci sedie e tavoli e poi faremo i nomi”. E’ quanto scrive su Facebook Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. “Due rappresentanti di due importanti istituti di credito, uno italiano e uno francese, durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre, hanno puntato i piedi su argomenti di grande importanza sociale e contrattuale. Uno, quello del gruppo francese, pretende più tagli di personale invocando anche i licenziamenti – racconta Sileoni – e ha assunto una rigida posizione di chiusura di fronte agli aumenti economici richiesti dai sindacati (200 euro medi) per i 288.000 lavoratori del settore. L’altro, quello italiano, si lamenta di pagare troppo per il Fondo per l’occupazione giovanile per il quale è previsto un versamento pari al 4% della retribuzione. Versamento che, a suo giudizio, sarebbe iniquo e troppo oneroso per le fasce di stipendio più alte, ritenendo il Fondo persino inutile”. (segue)

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