BIM, DIETROFRONT AZIENDALE E STALLO TRATTATIVA

Ieri altro incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici aziendali. Roberto Marras: “Trovare una soluzione condivisa nel rispetto del ruolo delle parti e, soprattutto, nel rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie”

BIM, DIETROFRONT AZIENDALE E STALLO TRATTATIVA

Dopo l'annuncio, a settembre, del piano strategico 2019-2024 che prevede 140 esuberi su 423 dipendenti totali, il trasferimento di parte degli uffici da Torino a Milano e la chiusura di filiali, continuano, non senza intoppi, gli incontri tra la Banca Intermobiliare di Torino e i rappresentanti dei lavoratori.

 

Persiste, insomma, il malcontento: la Fabi e le altre organizzazioni sindacali comunicano, infatti, tramite dichiarazione unitaria, che, dopo le parziali aperture da parte aziendale nel corso dell’ultimo incontro, nella riunione del 7 novembre hanno assistito ad un vero e proprio dietrofront della rappresentanza Bim. ​L’azienda aveva inizialmente chiesto tempo per procedere a maggiori riflessioni, convocando, appunto, i sindacati per l’incontro di ieri, con l’impegno di presentare una controproposta, ma la cosa di fatto non è avvenuta.

 

“Inspiegabile e inaccettabile il dietrofront a cui abbiamo assistito”, commenta, a margine dell’incontro, il coordinatore Fabi in Bim Roberto Marras. “Si potrà trovare una soluzione condivisa solamente rispettando il ruolo delle parti e, soprattutto, rispettando i colleghi che rappresentiamo in questo momento di tensione. Il rispetto e la tutela dei lavoratori che continuano ad impegnarsi nonostante le incertezze viene prima di ogni altra cosa”.

 

Sin da inizio trattativa, la Fabi e gli altri sindacati hanno ribadito all’azienda l’importanza di utilizzare tutti gli strumenti previsti dal contratto nazionale in caso di tensioni occupazionali: prepensionamenti attraverso il fondo esuberi, risorse accantonate nella parte ordinaria del fondo da utilizzare con giornate di solidarietà, ricorso allo smart working e utilizzo volontario del part-time, ottimizzazione dei residui ferie e della banca delle ore. Rimarcando le pessime gestioni manageriali, i sindacati hanno formulato all’azienda la necessità di intraprendere un’azione di responsabilità dando priorità, insomma, all’impiego di ogni strumento, ogni risorsa aziendale per conservare i posti di lavoro, valorizzare il capitale umano e creare le condizioni per un vero rilancio dell’azienda.

 

Dall’ultimo comunicato sindacale unitario, diramato in data 7 novembre: “A differenza di quanto avvenuto oggi, ci attendiamo per il prossimo incontro, calendarizzato per il giorno 13 novembre, una proposta scritta, concreta e circostanziata da dati e numeri su cui poter lavorare in maniera costruttiva”. I sindacati, in considerazione dell’inspiegabile stallo della trattativa, fanno anche sapere che, in caso di esito non soddisfacente nei prossimi due incontri, valuteranno con le rispettive Segreterie Nazionali ogni iniziativa utile e necessaria.

“Ci auguriamo che il prossimo incontro rimetta la trattativa sui binari di una condivisione di percorso che garantisca il rispetto delle previsioni del contratto nazionale e l’uso di tutti gli strumenti di settore per la vera tutela dei colleghi e delle loro famiglie”, conclude Marras.

 

 

Milano, 8 novembre 2019

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