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FABI, A PALERMO UN BANCARIO SU 4 SI AMMALA DI STRESS
Aumenta lo stress dietro lo sportello in banca, lo ha registrato la FABI che ha istituito un Osservatorio Provinciale sulle cause e gli effetti dello stress da lavoro correlato. Urzì (Fabi): “Lo stress influisce fortemente sulla redditività»

Aumenta lo stress dietro lo sportello in banca, a Palermo un lavoratore su quattro ne viene travolto sino ad ammalarsi. Lo ha registrato la FABI che ha istituito un Osservatorio Provinciale sulle cause e gli effetti dello stress da lavoro correlato. "Se da un lato il progresso tecnologico ha reso più semplici e automatizzati processi complessi che prima richiedevano l'intervento umano - spiega il segretario provinciale Gabriele Urzì - dall'altro i nuovi orizzonti commerciali che il marketing richiede, hanno generato una serie di problemi prima poco diffusi".
Monotonia, tensione, ritmi pressanti, che a volte possono diventare vere e proprie vessazioni, sono i diversi volti dello stress da lavoro correlato che si insinua negli uffici e nelle filiali, producendo incertezza nella definizione dei ruoli e nelle istruzioni ricevute, sottolinea il sindacalista che è anche Responsabile Salute e Sicurezza della FABI nel capoluogo siciliano e in provincia. “E’ corretto affermare che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuto allo stress – continua Urzì-. Ciò comporta costi enormi in termini di disagio personale oltre al rischio di influenze negative sul risultato economico delle aziende che oggi viene misurato sempre più spesso a livello di singola unità produttivà e rappresenta uno dei principali problemi di salute legato all’attività lavorativa degli addetti del settore, colpendo circa il 22% dei lavoratori della Provincia, percentuale che le proiezioni danno in aumento”. “Lo stress influisce fortemente sulla redditività ed è paradossale che da un lato si spingano i colleghi a vendere servizi e prodotti con metodologie spesso discutibili per aumentare i margini di ricavo e, dall’altra, si appesantisca il conto economico con tali costi e si colpisca il benessere dei lavoratori”, conclude.
Palermo, 12 novembre 2019