«IN CARIGE 210 ASSUNZIONI E DIMEZZATI GLI ESUBERI»
Accordo tra l’azienda e la Fabi con le altre organizzazioni sindacali. Le uscite di personale, tutte con prepensionamenti e pensionamenti volontari, saranno solo 680, la metà rispetto ai 1.200 previsti nel piano industriale di febbraio. Niente banca boutique. Nessuna esternalizzazione, dimezzate le giornate di solidarietà
Accordo tra l’azienda e la Fabi con le altre organizzazioni sindacali. Le uscite di personale, tutte con prepensionamenti e pensionamenti volontari, saranno solo 680, la metà rispetto ai 1.200 previsti nel piano industriale di febbraio. Niente banca boutique. Nessuna esternalizzazione, dimezzate le giornate di solidarietà
FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
COMUNICATO STAMPA
CARIGE: FABI, OK A 210 ASSUNZIONI E DIMEZZATI GLI ESUBERI
Accordo tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. Le uscite di personale, tutte con prepensionamenti e pensionamenti volontari, saranno solo 680, la metà rispetto ai 1.200 previsti nel piano industriale di febbraio. Niente banca boutique. Nessuna esternalizzazione, dimezzate le giornate di solidarietà
Genova, 20 novembre 2019. Smontato il progetto della cosiddetta boutique finanziaria per Carige, che avrebbe spostato il business e il gruppo sul wealth management col rischio di mettere in secondo piano le attività di banca tradizionale. Fino a 680 esuberi – circa la metà rispetto alla richiesta iniziale di 1.200 unità inserita nel piano industriale a febbraio – tutti con pensionamenti e prepensionamenti volontari. E ben 210 assunzioni. Un nuovo Fondo di solidarietà ad hoc per consentire lo sfruttamento della norma su “Quota 100” dedicato a chi ha i requisiti per accedere anticipatamente alla pensione. Subito la chiusura di 45 filiali, ma con ampie tutele normative e sulla mobilità dei dipendenti; e una trattativa specifica, ancora da avviare, su altre 50 agenzie. Sono questi i punti principali dell’accordo raggiunto oggi, al termine di una lunga trattativa, tra le organizzazioni sindacali e la delegazione aziendale del gruppo Carige sul piano industriale «Riprendiamoci il futuro». L’accordo stabilisce anche la proroga a tutto il 2023 del Contratto integrativo aziendale, il dimezzamento delle giornate di solidarietà e il ripristino graduale della base di calcolo per i versamenti al Fondo previdenziale aziendale.
«È un primo passo significativo per il rilancio del gruppo Carige, adesso bisogna auspicare che l’aumento di capitale vada in porto senza alcun intoppo e che si apra immediatamente la fase due, con il coinvolgimento della Cassa centrale di Trento che, nel corso del 2020, dovrebbe salire nell’azionariato ed entrare anche nel merito della governance. Appena possibile, siamo pronti a sederci al tavolo con i vertici di Ccb, intanto l’accordo sul piano industriale raggiunto con i commissari straordinari fissa dei paletti fondamentali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori» commenta il segretario nazionale della Fabi, Mauro Scarin.
«Non c’è stata macelleria sociale, abbiamo ottenuto dall’azienda il massimo in una situazione complessa, i colleghi sono stati tutelati, le uscite assai inferiori rispetto alle assurde pretese iniziali dei commissari. Guardiamo con fiducia al futuro, ma restiamo comunque vigili e attenti» dichiara il responsabile Fabi Genova e coordinatore Fabi Carige, Riccardo Garbarino.
Accantonata, dunque, la realizzazione della cosiddetta boutique finanziaria, che si sarebbe potuta attuare qualora il progetto di wealth management avesse avuto il via libera dei sindacati. Rispetto a quanto contenuto nella lettera di avvio trattativa e mediante un accorto utilizzo degli strumenti di ammortizzazione sociale della categoria (Fondo di solidarietà), abbiamo limitato le uscite, su base volontaria, a un massimo di 680 persone. La richiesta era di 1.200: quindi si è scesi a circa la metà. L’occasione è stata utile anche per avviare un Fondo di Solidarietà, riservato ai titolari prospettici delle previsioni del decreto «Quota 100».
Sul tema della riduzione della rete di sportelli, sono state ottenute importanti tutele normative e consistenti miglioramenti economici per coloro che saranno interessati da fenomeni di mobilità territoriale limitatamente alle 45 filiali previste in chiusura, mentre abbiamo rimandato ad una fase di maggiore chiarezza societaria la trattazione delle ulteriori 50 chiusure.
Il Contratto integrativo aziendale (Cia) è stato prorogato in tutte le sue forme fino al 31 dicembre 2023, a conferma della centralità che questo contratto riveste; non solo, siamo anche riusciti ad ottenere il recupero di importanti voci retributive (tra cui il dimezzamento delle giornate di solidarietà nel biennio 2019-2020) e previdenziali (come il ripristino graduale della base di calcolo ai fini della contribuzione aziendale al Fondo previdenziale aziendale) che erano state sacrificate nei precedenti accordi, con una particolare attenzione alle condizioni dei più giovani. Inoltre, nonostante fosse espressamente indicato nella lettera di avvio procedura, abbiamo evitato ogni tipo di esternalizzazione, se non alcune parti di lavorazioni, non implicando alcun coinvolgimento del personale. Previsto, poi, un significativo tasso di sostituzione del personale, ben oltre i vincoli imposti dalla citata normativa di Quota 100, con 210 assunzioni nell’arco di validità del piano.
Carige: Fabi, accordo primo passo per rilancio, ora aumento ‘Evitata macelleria sociale, ottenuto massimo per colleghi’ (ANSA)
– GENOVA, 20 NOV – L’accordo sindacale raggiunto in Banca Carige “e’ un primo passo significativo per il rilancio del gruppo Carige, adesso bisogna auspicare che l’aumento di capitale vada in porto senza alcun intoppo e che si apra immediatamente la fase due, con il coinvolgimento della Cassa centrale di Trento che, nel corso del 2020, dovrebbe salire nell’azionariato ed entrare anche nel merito della governance. Appena possibile, siamo pronti a sederci al tavolo con i vertici di Ccb, intanto l’accordo sul piano industriale raggiunto con i commissari straordinari fissa dei paletti fondamentali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori”. Lo afferma il segretario nazionale Fabi Mauro Scarin. “Non c’e’ stata macelleria sociale, abbiamo ottenuto dall’azienda il massimo in una situazione complessa, i colleghi sono stati tutelati, le uscite assai inferiori rispetto alle assurde pretese iniziali dei commissari. Guardiamo con fiducia al futuro, ma restiamo comunque vigili e attenti”, afferma il responsabile Fabi Genova e coordinatore Fabi Carige, Riccardo Garbarino.(ANSA).
Carige, Fabi: raggiunto accordo, 680 uscite e 210 assunzioni Dimezzate anche le giornate di solidarietà
Roma, 20 nov. (askanews) – Accordo tra Carige e le organizzazioni sindacali. Le uscite di personale, tutte con prepensionamenti e pensionamenti volontari, saranno solo 680, la metà rispetto ai 1.200 previsti nel piano industriale di febbraio. Previste anche 210 nuove assunzioni e un nuovo Fondo di solidarietà ad hoc per consentire lo sfruttamento della norma su “Quota 100” dedicato a chi ha i requisiti per accedere anticipatamente alla pensione. Subito la chiusura di 45 filiali, ma con ampie tutele normative e sulla mobilità dei dipendenti; e una trattativa specifica, ancora da avviare, su altre 50 agenzie. Sono questi i punti principali dell’accordo raggiunto oggi, al termine di una lunga trattativa, tra le organizzazioni sindacali e la delegazione aziendale del gruppo Carige sul piano industriale “Riprendiamoci il futuro”. L’accordo stabilisce anche la proroga a tutto il 2023 del Contratto integrativo aziendale, il dimezzamento delle giornate di solidarietà e il ripristino graduale della base di calcolo per i versamenti al Fondo previdenziale aziendale. “È un primo passo significativo per il rilancio del gruppo Carige, adesso bisogna auspicare che l’aumento di capitale vada in porto senza alcun intoppo e che si apra immediatamente la fase due, con il coinvolgimento della Cassa centrale di Trento che, nel corso del 2020, dovrebbe salire nell’azionariato ed entrare anche nel merito della governance. Appena possibile, siamo pronti a sederci al tavolo con i vertici di Ccb, intanto l’accordo sul piano industriale raggiunto con i commissari straordinari fissa dei paletti fondamentali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori” ha commentato il segretario nazionale della Fabi, Mauro Scarin.
Carige: Fabi, raggiunto accordo su 680 esuberi e 210 assunzioni Meno uscite rispetto a piano di febbraio (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
– Milano, 20 nov –Accordo raggiunto tra Carige e le organizzazioni sindacali e la delegazione aziendale del gruppo Carige sul personale in merito al piano industriale al 2023 dell’istituto bancario. Lo annuncia la Fabi in una nota. Le uscite di personale, tutte con prepensionamenti e pensionamenti volontari, saranno 680, la meta’ rispetto ai 1.200 previsti nel piano industriale di febbraio. Previste inoltre 210 assunzioni nell’arco di validita’ del piano industriale 2019-23. Gli altri punti dell’intesa riguardano l’istituzione di un nuovo Fondo di solidarieta’ ad hoc, per consentire lo sfruttamento della norma su ‘Quota 100′ dedicato a chi ha i requisiti per accedere anticipatamente alla pensione, e la chiusura di 45 filiali, “ma con ampie tutele normative e sulla mobilita’ dei dipendenti. Una trattativa specifica, ancora da avviare, riguarda altre 50 agenzie. Secondo la nota della Fabi, l’intesa raggiunta porta all’accantonamento della realizzazione della cosiddetta boutique finanziaria, che si sarebbe potuta attuare qualora il progetto di wealth management avesse avuto il via libera dei sindacati. Fon-com
Carige: Fabi, raggiunto accordo su 680 esuberi e 210 assunzioni -2-Integrativo prorogato al 2023 e dimezzati giorni solidarieta’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
– Milano, 20 nov – L’accordo – riporta la nota Carige – stabilisce anche la proroga a tutto il 2023 del Contratto integrativo aziendale, il dimezzamento delle giornate di solidarieta’ nel biennio 2019-20 e il ripristino graduale della base di calcolo per i versamenti al Fondo previdenziale aziendale. Inoltre, si fa notare, nonostante fosse espressamente indicato nella lettera di avvio procedura, abbiamo evitato ogni tipo di esternalizzazione, se non alcune parti di lavorazioni, non implicando alcun coinvolgimento del personale. ‘E’ un primo passo significativo per il rilancio del gruppo Carige- commenta il segretario nazionale della Fabi, Mauro Scarin – adesso bisogna auspicare che l’aumento di capitale vada in porto senza alcun intoppo e che si apra immediatamente la fase due, con il coinvolgimento della Cassa centrale di Trento che, nel corso del 2020, dovrebbe salire nell’azionariato ed entrare anche nel merito della governance. Appena possibile, siamo pronti a sederci al tavolo con i vertici di Ccb, intanto l’accordo sul piano industriale raggiunto con i commissari straordinari fissa dei paletti fondamentali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori’. ‘Non c’e’ stata macelleria sociale, abbiamo ottenuto dall’azienda il massimo in una situazione complessa, icolleghi sono stati tutelati, le uscite assai inferiori rispetto alle assurde pretese iniziali dei commissari. Guardiamo con fiducia al futuro, ma restiamo comunque vigili e attenti’ dichiara il responsabile Fabi Genova e coordinatore Fabi Carige, Riccardo Garbarino. Fon
Carige: siglato accordo sindacale su ricadute piano 2019-23 = (AGI)
– Roma, 20 nov. – Banca Carige comunica di aver raggiunto l’accordo con le rappresentanze nazionali ed aziendali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in merito alle modalita’di gestione delle ricadute del Piano Strategico 2019-23, che prevede la valorizzazione della banca commerciale, il rafforzamento della gestione del risparmio (wealth management) e la semplificazione operativa (lean). L’accordo firmato prevede l’accesso al Fondo di solidarieta’ di settore per gestire fino a 680 uscite volontarie previste a Piano fino al 2023, anche disciplinando l’opzione per la c.d. “pensione Q100”. Come da Piano, le stesse, sommate alle 450 uscite precedentemente contrattualizzate, e alle 120 prevedibili come turnover fisiologico aziendale, consentono di realizzare il ridimensionamento organizzativo di 1.250 risorse. L’accordo inoltre disciplina la chiusura delle filiali previste per il 2019 ed evidenzia l’attenzione che le Parti firmatarie pongono ai temi del “bilanciamento vita privata/vita lavorativa”, prevedendo un aggiornamento delle norme sulla mobilita’ del personale, unitamente alla valorizzazione del lavoro part-time. “L’accordo raggiunto con le Organizzazioni Sindacali e’ un nuovo importante passo verso la realizzazione del Piano Strategico. La trattativa e’ stata finalizzata nel rispetto delle strette tempistiche previste” commenta il Commissario Fabio Innocenzi. L’accordo rappresenta altresi’ uno dei principali passaggi propedeutici all’esecuzione del Rafforzamento Patrimoniale deliberato dall’Assemblea Straordinaria degli azionisti il 20 settembre u.s. (AGI)
CARIGE: FABI, OK A 210 ASSUNZIONI E DIMEZZATI ESUBERI =
Roma, 20 nov. (Adnkronos) – “Smontato il progetto della cosiddetta boutique finanziaria per Carige, che avrebbe spostato il business e il gruppo sul wealth management col rischio di mettere in secondo piano le attività di banca tradizionale. Fino a 680 esuberi – circa la metà rispetto alla richiesta iniziale di 1.200 unità inserita nel piano industriale a febbraio – tutti con pensionamenti e prepensionamenti volontari. E ben 210 assunzioni”. Sono questi, rileva la Fabi, i punti principali dell’accordo raggiunto oggi, al termine di una lunga trattativa, tra le organizzazioni sindacali e la delegazione aziendale del gruppo Carige sul piano industriale ‘Riprendiamoci il futuro’. Ma non solo. L’accordo prevede, rileva la Fabi, “un nuovo Fondo di solidarietà ad hoc per consentire lo sfruttamento della norma su ‘Quota 100’ dedicato a chi ha i requisiti per accedere anticipatamente alla pensione. Subito la chiusura di 45 filiali, ma con ampie tutele normative e sulla mobilità dei dipendenti; e una trattativa specifica, ancora da avviare, su altre 50 agenzie”. L’accordo stabilisce anche la proroga a tutto il 2023 del Contratto integrativo aziendale, il dimezzamento delle giornate di solidarietà e il ripristino graduale della base di calcolo per i versamenti al Fondo previdenziale aziendale. “È un primo passo significativo per il rilancio del gruppo Carige, adesso bisogna auspicare che l’aumento di capitale vada in porto senza alcun intoppo e che si apra immediatamente la fase due, con il coinvolgimento della Cassa centrale di Trento che, nel corso del 2020, dovrebbe salire nell’azionariato ed entrare anche nel merito della governance”, commenta il segretario nazionale della Fabi, Mauro Scarin. (segue)
CARIGE: FABI, OK A 210 ASSUNZIONI E DIMEZZATI ESUBERI (2) = (Adnkronos) –
Appena possibile, aggiunge, “siamo pronti a sederci al tavolo con i vertici di Ccb, intanto l’accordo sul piano industriale raggiunto con i commissari straordinari fissa dei paletti fondamentali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori”.”Non c’è stata macelleria sociale, abbiamo ottenuto dall’azienda il massimo in una situazione complessa, i colleghi sono stati tutelati, le uscite assai inferiori rispetto alle assurde pretese iniziali dei commissari. Guardiamo con fiducia al futuro, ma restiamo comunque vigili e attenti”, commenta il responsabile Fabi Genova e coordinatore Fabi Carige, Riccardo Garbarino. Accantonata, dunque, la realizzazione della cosiddetta boutique finanziaria, che si sarebbe potuta attuare qualora il progetto di wealth management avesse avuto il via libera dei sindacati. Rispetto a quanto contenuto nella lettera di avvio trattativa e mediante un accorto utilizzo degli strumenti di ammortizzazione sociale della categoria (Fondo di solidarietà), abbiamo limitato le uscite, su base volontaria, a un massimo di 680 persone.La richiesta era di 1.200: quindi si è scesi a circa la metà. L’occasione è stata utile anche per avviare un Fondo di Solidarietà, riservato ai titolari prospettici delle previsioni del decreto ‘Quota 100’. (segue)
CARIGE: FABI, OK A 210 ASSUNZIONI E DIMEZZATI ESUBERI (3) = (Adnkronos) –
Sul tema della riduzione della rete di sportelli, rileva la Fabi, sono state ottenute importanti tutele normative e consistenti miglioramenti economici per coloro che saranno interessati da fenomeni di mobilità territoriale limitatamente alle 45 filiali previste in chiusura, mentre abbiamo rimandato ad una fase di maggiore chiarezza societaria la trattazione delle ulteriori 50 chiusure. Il Contratto integrativo aziendale (Cia) è stato prorogato in tutte le sue forme fino al 31 dicembre 2023, a conferma della centralità che questo contratto riveste; non solo, siamo anche riusciti ad ottenere il recupero di importanti voci retributive (tra cui il dimezzamento delle giornate di solidarietà nel biennio 2019-2020) e previdenziali (come il ripristino graduale della base di calcolo ai fini della contribuzione aziendale al Fondo previdenziale aziendale) che erano state sacrificate nei precedenti accordi, con una particolare attenzione alle condizioni dei più giovani. Inoltre, nonostante fosse espressamente indicato nella lettera di avvio procedura, abbiamo evitato ogni tipo di esternalizzazione, se non alcune parti di lavorazioni, non implicando alcun coinvolgimento del personale. Previsto, poi, un significativo tasso di sostituzione del personale, ben oltre i vincoli imposti dalla citata normativa di Quota 100, con 210 assunzioni nell’arco di validità del piano
(Sec/AdnKronos)
CARIGE: FIRMATO ACCORDO SINDACALE ROMA (ITALPRESS) –
Banca Carige ha raggiunto l’accordo con le rappresentanze nazionali ed aziendali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in merito alle modalita’ di gestione delle ricadute del Piano Strategico 2019-23, che prevede la valorizzazione della banca commerciale, il rafforzamento della gestione del risparmio (wealth management) e la semplificazione operativa (lean).
L’accordo firmato prevede l’accesso al Fondo di solidarieta’ di settore per gestire fino a 680 uscite volontarie previste a Piano fino al 2023, anche disciplinando l’opzione per la cosiddetta “pensione Q100”. Come da Piano, le stesse, sommate alle 450 uscite precedentemente contrattualizzate, e alle 120 prevedibili come turnover fisiologico aziendale, consentono di realizzare il ridimensionamento organizzativo di 1.250 risorse. L’accordo inoltre disciplina la chiusura delle filiali previste per il 2019 ed evidenzia l’attenzione che le Parti firmatarie pongono ai temi del “bilanciamento vita privata/vita lavorativa”, prevedendo un aggiornamento delle norme sulla mobilita’ del personale, unitamente alla valorizzazione del lavoro part-time.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Carige, accordo con sindacati su ricadute Piano Strategico 2019-23
Milano, 20 nov. (LaPresse) – Banca Carige ha raggiunto l’accordo con le rappresentanze nazionali ed aziendali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in merito alle modalità di gestione delle ricadute del Piano Strategico 2019-23, che prevede la valorizzazione della banca commerciale, il rafforzamento della gestione del risparmio (wealth management) e la semplificazione operativa (lean). Lo rende noto l’istituto di credito. L’accordo firmato prevede l’accesso al Fondo di solidarietà di settore per gestire fino a 680 uscite volontarie previste a Piano fino al 2023, anche disciplinando l’opzione per la cosiddetta “pensione Q100”. Come da Piano, le stesse, sommate alle 450 uscite precedentemente contrattualizzate, e alle 120 prevedibili come turnover fisiologico aziendale, consentono di realizzare il ridimensionamento organizzativo di 1.250 risorse.L’accordo inoltre disciplina la chiusura delle filiali previste per il 2019 ed evidenzia l’attenzione che le Parti firmatarie pongono ai temi del “bilanciamento vita privata/vita lavorativa”, prevedendo un aggiornamento delle norme sulla mobilità del personale, unitamente alla valorizzazione del lavoro part-time.(Segue)