CASSA CENTRALE BANCA, MAGGIORE COINVOLGIMENTO DEI SINDACATI
Piano Strategico del Gruppo, si chiude positivamente l’incontro odierno tra le organizzazioni sindacali e l’Ad del gruppo cooperativo. Mazzucchi: “L’impegno a discutere il piano industriale è un importante riconoscimento al ruolo delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori nel successo del gruppo”
Sì è svolto oggi, presso la sala consiliare di Cassa Centrale Banca, l’incontro tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e Mario Sartori, l'Amministratore Delegato del gruppo cooperativo, che ha comunicato ai delegati sindacali la richiesta, da parte di BCE, della presentazione del Piano Strategico del Gruppo entro il 31 marzo 2020.
Il piano, che verrà stilato dopo la consultazione delle BCC aderenti, avrà durata triennale e potrà essere costantemente modificato se interverranno cause esterne: a tal proposito, Sartori si è impegnato a coinvolgere in maniera regolare e continuativa le organizzazioni sindacali, che verranno prontamente portate a conoscenza del Piano Strategico stesso in un incontro.
In un contesto di così bassa redditività, dovuta anche al mercato dei tassi, Cassa Centrale Banca ha deciso di percorrere una strada diversa da quella intrapresa da altri gruppi bancari: quello che si intende predisporre è, infatti, un nuovo modello di business e non il taglio del personale come unica soluzione alla riduzione dei costi. Insieme, un costante ricambio generazionale a fronte di uscite sia a scadenza naturale che anticipate.
Sulle procedure sindacali di gruppo ancora aperte, non si è entrati neldettaglio, lasciando ai tavoli e alle delegazioni di competenza la trattativa specifica.
I responsabili sindacali FABI del gruppo si dichiarano soddisfatti riguardole aperture aziendali su tutti i vari fronti, ritenendo fondamentale sia la costante informazione, sia la sostenibilità delle procedure ancora aperte.
Questa la dichiarazione di Domenico Mazzucchi, che conferma il clima assolutamente positivo dell’incontro di oggi: “L’impegno a discutere il piano industriale è un importante riconoscimento al ruolo delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori nel successo del gruppo. Il momento è complesso perché il piano industriale inciderà, come negli altri gruppi, anche sui costi del personale. Siamo però fiduciosi che troveremo le soluzioni a tutela dei lavoratori”.
Sollecitato sull’investimento del Gruppo Cassa Centrale Banca su Carige, Sartori ha spiegato che tutto è avvenuto con il pieno appoggio delle BCC aderenti: il prestito subordinato è, infatti, stato sottoscritto dalle stesse casse, ponendo l’operazione sul piano esclusivamente finanziario.
Le delegazioni si sono lasciate stabilendo il prossimo incontro nella prima quindicina del mese di febbraio 2020.
Trento, 16 dicembre 2019