BANCA BIM: 130 USCITE VOLONTARIE E INCENTIVATE
Firmato il 18 dicembre, tra la Fabi le altre organizzazioni sindacali e i vertici dell’ex gruppo torinese, l’accordo per le uscite volontarie. Marras: « La prossima sfida che i colleghi saranno chiamati ad affrontare sarà quella di lavorare in una banca spogliata di buona parte della sua professionalità. Saremo sempre al loro fianco per vigilare e garantire che non pesino su di loro le scelte scriteriate del loro management».
Circa 130 uscite volontarie accompagnate dal Fondo emergenziale e dal Fondo per l’occupazione in Banca Bim. L’accordo, firmato il 18 dicembre tra la Fabi le altre sigle e i vertici del gruppo bancario, contiene un “pacchetto” di misure e strumenti per le uscite previste: il ricorso ai prepensionamenti (Fondo di solidarietà), l’accesso al Fondo emergenziale su base volontaria, un piano di incentivazione, formazione, riconversione e riqualificazione professionale
L’intesa arriva dopo mesi difficili di trattativa, con un inziale atteggiamento di chiusura da parte dell’azienda per la gestione delle uscite, e l’aumento di capitale approvato dall’assemblea degli azionisti lo scorso 2 dicembre.
«Con la firma di questo accordo si chiude la difficile gestione di una vicenda drammatica che ha definito l’uscita di 130 colleghi dal Gruppo storico di Bim e da Symphonia. Le uscite sono state totalmente volontarie ed incentivate ed i colleghi che lo hanno scelto verranno accompagnati dagli strumenti del fondo emergenziale del settore e dalle nuove previsioni del fondo per l’occupazione» ha commentato il segretario provinciale Fabi, Roberto Marras, «Il percorso che ci ha portato a questo accordo è stato lungo e complicato. Il raggiungimento dell’obiettivo di garantire solamente uscite volontarie, frutto di mesi di trattativa con l’azienda, compensa solo parzialmente l’amarezza di quanto è capitato, non per colpa dei colleghi che hanno sempre dato il massimo nello svolgimento delle loro mansioni».
«Dal primo di gennaio il Gruppo Bim che aprirà le porte non sarà lo stesso Gruppo Bim che abbiamo sempre conosciuta» ha continuato Marras «La prossima sfida che i colleghi saranno chiamati ad affrontare sarà quella di lavorare in una banca spogliata di buona parte della sua professionalità»
«La Fabi sarà sempre al loro fianco per vigilare e garantire che non pesino su di loro le scelte scriteriate del loro management. Vigileremo per garantire che non gravi su di loro il peso di una riorganizzazione interna. Vigileremo per garantire loro la corretta formazione perchè possano lavorare con la tranquillità necessaria a svoglere un mestiere importante e difficile. Vigileremo affinchè il Gruppo Bim possa ripartire con le giuste tutele e con la correttezza necessaria affinchè non si ripetano situazioni drammatiche come quella vissuta in questi mesi» ha concluso il segretario Fabi, Marras.
Roma, 19 dicembre 2019