CCB, NASCE UNA NUOVA SOCIETÀ DI SERVIZI. BLINDATI I 650 DIPENDENTI

Firmata il 20 dicembre l’ipotesi di accordo tra la Fabi, le altre sigle e i vertici del gruppo bancario. Mazzucchi (Fabi): « L’accordo costituisce la prima tappa di un percorso che vede i lavoratori e il sindacato impegnati a gestire tutte le prossime fasi della riorganizzazione. Una materia che ci sta particolarmente a cuore è quella della valorizzazione e la crescita delle professionalità soprattutto per i giovani»

CCB, NASCE UNA NUOVA SOCIETÀ DI SERVIZI. BLINDATI I 650 DIPENDENTI

«Con caparbietà e determinazione abbiamo fatto cambiare idea alla controparte e abbiamo ottenuto un accordo che garantisce, in via generale, i lavoratori che in questa prima fase di avvio saranno sottoposti ad un impegno particolarmente importante» è il commento del coordinatore Fabi gruppo Cassa Centrale Banca, Domenico Mazzucchi, riguardo l’ipotesi di accordo per la costituzione di Allitude, la nuova società di servizi che raggruppa le attuali sei: Phoenix informatica Bancaria Trento, Centro servizi Direzionali (CSD) Brescia, Informatica Bancaria Trentina (IBT), servizi bancari associati (SBA) Cuneo, Bologna Servizi Bancari (BSB) Bologna, Centro Servizi Veneto (Cesve) Padova.

L’intesa è stata raggiunta tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e i vertici del gruppo bancario il 20 dicembre dopo una difficile trattativa iniziata a metà dicembre, con momenti caratterizzati da posizioni distanti tra le parti circa la gestione del personale coinvolto.

L’accordo, che ora deve passare al vaglio delle assemblee dei lavoratori, garantisce agli oltre 650 dipendenti coinvolti l’applicazione del contratto del credito cooperativo, l’applicazione dell’attuale contratto integrativo aziendale di Phoenix,  il passaggio di tutti i lavoratori nella nuova società con il mantenimento dei diritti economici e normativi in caso di trasferimento (articolo 2112 codice civile).

«Il progetto di costituzione di un’unica società di servizi per il gruppo, dalle attuali sei, è molto complesso e ambizioso. La trattativa è stata molto dura perché CCCB, inizialmente, non ha dato la giusta rilevanza alla trattativa e non voleva riservare la giusta attenzione ai lavoratori interessati» ha sottolineato Mazzucchi «L’accordo costituisce la prima tappa di un percorso che vede i lavoratori e il sindacato impegnati a gestire tutte le prossime fasi della riorganizzazione. Una materia che certamente dovremmo affrontare e che ci sta particolarmente a cuore è quella della valorizzazione e la crescita delle professionalità soprattutto per i giovani».

Roma, 23 dicembre 2019

 

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