CCB, FIRMATO L’ACCORDO DI FUSIONE DELLA PRIMA BCC NEL GRUPPO
Firmata ieri l’ipotesi di accordo sindacale per la fusione della Bcc Prealpi con la San Biagio. Mazzucchi (Fabi): «Risultato positivo riconosce l’impegno profuso dei lavoratori attraverso un premio fusione e introduce delle importanti tutele sulla mobilità territoriale. Inoltre vengono poste le basi per un sistema di relazioni sindacali trasparente e condiviso»
Dopo oltre sei mesi di trattative, il 15 gennaio è stato raggiunto l’ipotesi di accordo per la fusione tra la Bcc Prealpi e la Bcc San Biagio.
La nascente Bcc Prealpi-San Biagio è la prima Bcc del gruppo Cassa Centrale Banca con 465 dipendenti e 60 filiali sparse su sette province e 2 regioni (Veneto e Friuli).
Nel dettaglio, l’intesa raggiunta garantisce la valorizzazione delle professionalità e la formazione dei lavoratori del gruppo, l’erogazione di un premio straordinario – una tantum – pari al 75% della retribuzione mensile di ciascun dipendente.
Accordo più che positivo secondo i sindacati perché introduce anche nella prima Bcc del gruppo una regolazione della mobilità. Elemento quest’ultimo fortemente voluto dalla Fabi.
«La trattativa, iniziata il 21 giugno, è stata particolarmente difficile» ha commentato il coordinatore Fabi gruppo Cassa Centrale Banca, Domenico Mazzucchi, «perché la Bcc e la Capogruppo non intendevano riconoscere, da un lato l’impegno profuso dai dipendenti nella fusione (la Bcc ha dei parametri eccellenti tanto che è ai primi posti del gruppo anche per i risultati economici raggiunti) e dall’altro un riconoscimento del disagio in caso di trasferimenti oltre una certa soglia».
«Il risultato raggiunto è certamente positivo perché da un lato riconosce l’impegno profuso dei lavoratori attraverso un premio fusione e introduce delle importanti tutele sulla mobilità territoriale in una realtà davvero estesa» ha continuato il coordinatore Fabi «Inoltre vengono poste le basi per un sistema di relazioni sindacali trasparente e condiviso fondamentale anche in ottica complessiva di gruppo. La caparbietà del sindacato, supportato dai colleghi che in assemblea hanno dato mandato convinto ai loro rappresentanti sindacali, ha permesso di ottenere quanto richiesto».
A stretto giro avranno inizio le assemblee dei lavoratori chiamati a esprimere il loro parere riguardo la fusione.
Roma, 17 gennaio 2020