«PROTESTIAMO PER LA TUTELA DEI 700 LAVORATORI DI RISCOSSIONE SICILIA»
Il coordinatore Fabi Sicilia, Carmelo Raffa, commenta il sit-in deciso da tutte le sigle sindacali: nel mirino l’incertezza del futuro dei dipendenti delle ex esattorie siciliane e i rischi che incombono su retribuzioni e stabilità dei posti di lavoro.
«Siamo qui per protestare contro il governo perché non ha portato a compimento una legge approvata nel 2017 dalla giunta regionale e che stabilisce il passaggio di tutto il personale della società Riscossione all’Agenzia delle Entrate. Si respira aria di incertezza tra i lavoratori ».
È quanto dichiara il coordinatore Fabi Sicilia, Carmelo Raffa, nel corso dello sciopero di questa mattina dei dipendenti di Riscossione Sicilia davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana.
La giornata di protesta è stata indetta da tutte le sigle sindacali del settore del credito per tenere accesi i riflettori sull'incertezza del futuro dei 700 lavoratori della riscossione in Sicilia e sui rischi che incombono su retribuzioni e stabilità dei posti di lavoro. I sindacati rivendicano l’attuazione di una legge regionale (n°16 del 2017) che dispone, previo accordo con lo Stato, la confluenza di attività e personale all'Agenzia delle Entrate Riscossione.
I sindacati, inoltre, chiedono anche l’erogazione di tutte le componenti delle retribuzione spettanti ai lavoratori e la definizione degli impegni contrattuali.
«Noi insistiamo affinché la legge regionale approvata nel 2017 dalla giunta regionale venga finalmente tradotta in maniera concreta» ha sottolineato Raffa.
Palermo, 04 marzo 2020