«MINACCE E CLASSIFICHE, DA CARIGE SCORRETTEZZE SULLE PRESSIONI COMMERCIALI»
Il coordinatore Fabi nel gruppo ligure, Riccardo Garbarino, denuncia, in una dettagliata intervista a Mf Milano Finanza, le irregolarità sulle politiche di vendita e dà indicazioni sul futuro della banca
«Dopo l’aumento di capitale, gli analisti sono concordi su una ritrovata solidità patrimoniale e liquidità dell’azienda. Peccato che per il resto le cose non siano cambiate».
Il coordinatore Fabi in Carige, Riccardo Garbarino, mette nero su bianco il punto di vista e le priorità del sindacato per le lavoratrici e i lavoratori dell’istituto ligure e denuncia gravi scorrettezze, da parte del management,sul fronte delle politiche commerciali.
Nonostante l’accordo sul contratto nazionale abbia dato particolare risalto al tema – anche in virtù del fatto che sono state proprio le pressioni commerciali una delle principali cause dei recenti dissesti bancari – sono numerosi i lavoratori che denunciano comportamenti, da parte di dirigenti,palesemente in contrasto con le norme di riferimento.
Si tratta di mail con minacce e classifiche inaccettabili, in cui i lavoratori sono divisi per “più performanti” e “meno performanti”, riunioni in cui prevale arroganza e maleducazione, «atteggiamenti e comportamenti non solo censurabili dal punto di vista interpersonale ma anche espressamente vietati» denuncia il coordinatore Fabi. Che mette in luce un problema serio, quale la mancanza di cultura manageriale e del più basilare rispetto della persona.
Garbarino esprime poi le perplessità del sindacato riguardo l’eventualità che il gruppo bancario possa varare un nuovo piano industriale: solo tre mesi fa i sindacati hanno infatti firmato con l’azienda un accordo sulle ricadute del piano industriale. «Se dovesse accadere, non accetteremo mai interventi con ulteriori sacrifici per i lavoratori. Contrasteremo con forza, in tutte le sedi e con ogni mezzo a nostra disposizione, tale disegno», dichiara il coordinatore Fabi.
Secondo il sindacato, la giusta via da intraprendere è un’altra: sono necessari investimenti e scelte imprenditoriali precise, una strategia commerciale adeguata, una politica gestionale coerente e una razionale politica sulle risorse umane.
«I lavoratori di Carige meriterebbero un’attenzione ben diversa – sottolinea Garbarino – È solo grazie a loro, al loro sacrificio e impegno, che si deve la sopravvivenza di questo istituto».
Roma, 4 marzo 2020