«IL NUOVO CONTRATTO STRUMENTO DETERMINANTE PER GESTIRE FUSIONI E PIANI INDUSTRIALI»
Via libera definitivo all’ipotesi di rinnovo del Ccnl. Con le assemblee dei lavoratori stoppate dall’emergenza Coronavirus, i segretari generali scrivono ad Abi per sciogliere la riserva. Le dichiarazioni del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, sul Corriere della Sera, Sole 24 Ore, Mf e altri quotidiani locali.
«Il nuovo contratto sarà uno strumento determinante per gestire i piani industriali e le prossime fusioni con assunzioni che compensino la metà degli esuberi volontari». È quanto ha dichiarato al Corriere della Sera il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, dopo il via libera definitivo di tutte le organizzazioni sindacali all’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale approvato lo scorso 19 dicembre. Le organizzazioni sindacali unitariamente hanno inviato all'Abi una lettera firmata da tutti i segretari generali con cui hanno sciolto la riserva sull'ipotesi di rinnovo contrattuale.
La decisione, si legge in una nota congiunta, trae fondamento dal provvedimento del governo per l’emergenza Coronavirus che ha vietato assembramenti e quindi ha “stoppato” anche le assemblee dei lavoratori (in programma fino al 13 marzo) chiamati a esprimersi sull’accordo per il nuovo Ccnl.
Da ieri, quindi, di fatto i bancari hanno così il nuovo contratto con tanto di arretrati, visto che il rinnovo è a decorrere da gennaio 2020 (prima tranche di 80 euro, oltre a 160 euro di arretrati di gennaio e febbraio). Il via libera al contratto ripreso anche dal Sole 24 Ore, Mf Milano Finanza e altri quotidiani locali.
Roma, 6 marzo 2020