SINDACATI: IN BANCA GARANTIRE SOLO SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE
Le richieste di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin ad Abi, Federcasse, Agenzia Entrate e Riscossione Sicilia per tutelare lavoratori e clientela dal Coronavirus: stop pressioni commerciali e appuntamenti con il pubblico, azzerare mobilità, ridurre presenza fisica negli uffici e nelle agenzie, incentivare smart working e permessi speciali, assenze senza penalizzazioni retributive
Le richieste di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin ad Abi, Federcasse, Agenzia Entrate e Riscossione Sicilia per tutelare lavoratori e clientela dal Coronavirus: stop pressioni commerciali e appuntamenti con il pubblico, azzerare mobilità, ridurre presenza fisica negli uffici e nelle agenzie, incentivare smart working e permessi speciali, assenze senza penalizzazioni retributive
Coronavirus: sindacati, in banca solo servizi essenziali (ANSA) – MILANO, 10 MAR –I sindacati bancari chiedono “ad Abi, a Federcasse, a ciascuna banca, all’Agenzia delle Entrate ed a Riscossione Sicilia” di “garantire solo servizio pubblico essenziale” in banca. “Le misure previste dal governo su tutto il territorio nazionale per il contenimento del coronavirus devono essere applicate nel modo piu’ rigoroso. Ma non basta”. Per cui “chiediamo di azzerare la mobilita’ del personale e ridurre al minimo necessario la presenza fisica nei luoghi di lavoro, per garantire il solo servizio pubblico essenziale, in modo da prevenire la diffusione del contagio”, sottolineano in una nota i segretari generali dei sindacati dei bancari e riscossione Lando Maria Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Giuliano Calcagni (Fisac Cgil), Massimo Masi (Uilca Uil), Emilio Contrasto (Unisin).(ANSA)
Coronavirus: sindacati, in banca solo servizi essenziali (ANSA) – MILANO, 10 MAR –I sindacati bancari chiedono “ad Abi, a Federcasse, a ciascuna banca, all’Agenzia delle Entrate ed a Riscossione Sicilia” di “garantire solo servizio pubblico essenziale” in banca. “Le misure previste dal governo su tutto il territorio nazionale per il contenimento del coronavirus devono essere applicate nel modo piu’ rigoroso. Ma non basta”. Per cui “chiediamo di azzerare la mobilita’ del personale e ridurre al minimo necessario la presenza fisica nei luoghi di lavoro, per garantire il solo servizio pubblico essenziale, in modo da prevenire la diffusione del contagio”, sottolineano in una nota i segretari generali dei sindacati dei bancari e riscossione Lando Maria Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Giuliano Calcagni (Fisac Cgil), Massimo Masi (Uilca Uil), Emilio Contrasto (Unisin).(ANSA) PEG 10-MAR-20 13:09 NNNN
Coronavirus: sindacati, in banca solo servizi essenziali (2) (ANSA) – MILANO, 10 MAR – “Non si tratta solo di circoscrivere a casi eccezionali gli spostamenti dal comune di residenza per comprovate esigenze lavorative. E’ fondamentale – sottolineano i sindacati – riorganizzare il lavoro e i luoghi di lavoro in modo che il ricorso allo smart working sia il piu’ largo possibile sino alla fine dell’emergenza sanitaria. Per i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin “lavorare da casa deve essere la regola, non l’eccezione: solo cosi’ si tutela davvero la salute dei lavoratori e della clientela. L’assenza fisica dal luogo di lavoro, a qualunque titolo, non deve comportare alcuna penalizzazione sul piano retributivo, vogliamo quindi il riconoscimento di speciali permessi”, sottolineano le sigle sindacali chiedendo che “siano definite regole certe, stringenti e omogenee per tutte le aziende per garantire la sicurezza delle persone (lavoratori e clienti) negli uffici e nelle agenzie che operano a contatto con il pubblico, a partire dalle distanze minime e dalla durata massima dei contatti previsti dalle norme sanitarie. Ciascuna azienda ha una responsabilita’ diretta per la salute e la sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e dei clienti”, concludono. (ANSA) PEG 10-MAR-20 13:15 NNNN
Coronavirus: sindacati, in banca solo servizi essenziali = (AGI) – Roma, 10 mar. – “Questo e’ il momento di un’assunzione di responsabilita’ verso i lavoratori e verso il Paese. Le misure previste dal governo su tutto il territorio nazionale per il contenimento del coronavirus devono essere applicate nel modo piu’ rigoroso. Ma non basta. Chiediamo ad Abi, a Federcasse, a ciascuna Banca, all’Agenzia delle Entrate e a Riscossione Sicilia di azzerare la mobilita’ del personale e ridurre al minimo necessario la presenza fisica nei luoghi di lavoro, per garantire il solo servizio pubblico essenziale, in modo da prevenire la diffusione del contagio”. Lo dichiarano i segretari generali dei sindacati dei bancari e riscossione Lando Maria Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Giuliano Calcagni (Fisac Cgil), Massimo Masi (Uilca Uil), Emilio Contrasto (Unisin). “E’ inaccettabile che in questa situazione di emergenza – sottolineano i segretari generali – si pretenda cinicamente di sollecitare i clienti a venire in banca per raggiungere anacronistici obiettivi commerciali. Non si tratta solo di circoscrivere a casi eccezionali gli spostamenti dal comune di residenza per comprovate esigenze lavorative. E’ fondamentale riorganizzare il lavoro e i luoghi di lavoro in modo che il ricorso allo smart working sia il piu’ largo possibile sino alla fine dell’emergenza sanitaria. Lavorare da casa deve essere la regola, non l’eccezione: solo cosi’ si tutela davvero la salute dei lavoratori e della clientela. L’assenza fisica dal luogo di lavoro, a qualunque titolo, non deve comportare alcuna penalizzazione sul piano retributivo, vogliamo quindi il riconoscimento di speciali permessi”. I sindacati chiedono inoltre “che siano definite regole certe, stringenti e omogenee per tutte le aziende per garantire la sicurezza delle persone (lavoratori e clienti) negli uffici e nelle agenzie che operano a contatto con il pubblico, a partire dalle distanze minime e dalla durata massima dei contatti previsti dalle norme sanitarie. Ciascuna Azienda – concludono i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisi – ha una responsabilita’ diretta per la salute e la sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e dei clienti”. (AGI)Red/Gio 101309 MAR 20 NNNN
Coronavirus, sindacati: Banche garantiscano solo servizio pubblico essenziale Milano, 10 mar. (LaPresse) – “Questo è il momento di un’assunzione di responsabilità verso i lavoratori e verso il Paese. Le misure previste dal governo su tutto il territorio nazionale per il contenimento del coronavirus devono essere applicate nel modo più rigoroso. Ma non basta. Chiediamo ad ABI, a Federcasse, a ciascuna Banca, all’Agenzia delle Entrate ed a Riscossione Sicilia di azzerare la mobilità del personale e ridurre al minimo necessario la presenza fisica nei luoghi di lavoro, per garantire il solo servizio pubblico essenziale, in modo da prevenire la diffusione del contagio. È inaccettabile che in questa situazione di emergenza, si pretenda cinicamente di sollecitare i clienti a venire in banca per raggiungere anacronistici obiettivi commerciali”. Lo dichiarano i segretari generali dei sindacati dei bancari e riscossione Lando Maria Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Giuliano Calcagni (Fisac Cgil), Massimo Masi (Uilca Uil), Emilio Contrasto (Unisin). (segue) ECO NG01 taw 101305 MAR 20
Coronavirus, sindacati: Banche garantiscano solo servizio pubblico essenziale-2- Milano, 10 mar. (LaPresse) – “Non si tratta – aggiungono – solo di circoscrivere a casi eccezionali gli spostamenti dal comune di residenza per comprovate esigenze lavorative. È fondamentale riorganizzare il lavoro e i luoghi di lavoro in modo che il ricorso allo smart working sia il più largo possibile sino alla fine dell’emergenza sanitaria. Lavorare da casa deve essere la regola, non l’eccezione: solo così si tutela davvero la salute dei lavoratori e della clientela. L’assenza fisica dal luogo di lavoro, a qualunque titolo, non deve comportare alcuna penalizzazione sul piano retributivo, vogliamo quindi il riconoscimento di speciali permessi”. “Chiediamo inoltre che siano definite regole certe, stringenti e omogenee per tutte le aziende per garantire la sicurezza delle persone (lavoratori e clienti) negli uffici e nelle agenzie che operano a contatto con il pubblico, a partire dalle distanze minime e dalla durata massima dei contatti previsti dalle norme sanitarie. Ciascuna Azienda ha una responsabilità diretta per la salute e la sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e dei clienti” concludono i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. ECO NG01 taw 101305 MAR 20
CORONAVIRUS: SINDACATI, IN BANCA GARANTIRE SOLO SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE = Roma, 10 mar. (Adnkronos) – ”Azzerare la mobilità del personale e ridurre al minimo necessario la presenza fisica nei luoghi di lavoro, per garantire il solo servizio pubblico essenziale, in modo da prevenire la diffusione del contagio”. E’ la richiesta che i sindacati rivolgono ad Abi, a Federcasse, a ciascuna BANCA, all’Agenzia delle Entrate ed a Riscossione Sicilia, per ridurre il pericolo del contagio da coronavirus. ”E inaccettabile che in questa situazione di emergenza, si pretenda cinicamente di sollecitare i clienti a venire in BANCA per raggiungere anacronistici obiettivi commerciali”, affermano i segretari generali dei sindacati dei BANCAri e riscossione Lando Maria Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Giuliano Calcagni (Fisac Cgil), Massimo Masi (Uilca Uil), Emilio Contrasto (Unisin). Il pacchetto di misure proposte per tutelare lavoratori e clientela prevede: ”stop pressioni commerciali e appuntamenti con il pubblico, azzerare mobilità, ridurre presenza fisica negli uffici e nelle agenzie, incentivare smart working e permessi speciali, assenze senza penalizzazioni retributive”. ”Non si tratta solo di circoscrivere a casi eccezionali gli spostamenti dal comune di residenza per comprovate esigenze lavorative”, precisano i sindacalisti. ”E’ fondamentale riorganizzare il lavoro e i luoghi di lavoro in modo che il ricorso allo smart working sia il più largo possibile sino alla fine dell’emergenza sanitaria. Lavorare da casa deve essere la regola, non l’eccezione: solo così si tutela davvero la salute dei lavoratori e della clientela”. (segue) (Mis/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 10-MAR-20 14:28 NNNN