SILEONI IN DIRETTA SU RAIUNO: «I RITARDI DEI PRESTITI NON SONO COLPA DEI BANCARI»

Il segretario generale della Fabi ospite della trasmissione “Storie italiane” ha spiegato i problemi dell’applicazione in banca del decreto liquidità.

SILEONI IN DIRETTA SU RAIUNO: «I RITARDI DEI PRESTITI NON SONO COLPA DEI BANCARI»

Il segretario generale della Fabi ospite della trasmissione “Storie italiane” ha spiegato i problemi dell’applicazione in banca del decreto liquidità.

 

Banche: Sileoni, sovrapposizione norme ha creato il caos  *Ritardi prestiti colpa di burocrazia del governo e istituti *
(ANSA) – ROMA, 04 MAG – “Chi lavorava in banca fino a pochi giorni fa non sapeva come stavano le cose dal punto di vista giuridico normativo. Il governo ha sovrapposto norme precedenti al decreto liquidita’ con quelle, farraginose, dello stesso decreto e si e’ creato caos”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione ‘Storie italiane’ su Rai Uno. Secondo Sileoni “se il decreto non funziona e ci sono ritardi sui prestiti, non e’ colpa delle lavoratrici e dei lavoratori bancari. Fino a venerdi’ scorso alcuni gruppi bancari, che stanno riempiendo le televisioni e quotidiani con pubblicita’ pagate fiumi di denaro, non avevano ancora fatto la circolare esplicativa su come i lavoratori si sarebbero dovuti comportare anche fino ai prestiti fino a 25.000 euro. Ma se le circolari esplicative – per una burocrazia allucinante, un po’ da parte del governo e un po’ da parte delle banche – sono arrivate soltanto recentemente, non ce la prendiamo con chi non lavora allo sportello e risponde al telefono”. Il segretario della Fabi sottolinea infine come “qualche banca ha rallentato perche’ sta pretendendo dal governo uno scudo penale” allo scopo di non essere accusati di reati come “la bancarotta preferenziale o la bancarotta semplice delle imprese a cui concedono i prestiti garantiti dallo Stato”. “Il problema – ribadisce Sileoni – nasce da un decreto farraginoso che sostanzialmente ha sovrapposto delle norme”. (ANSA). ALG 04-MAG-20 15:44

Dl imprese: Sileoni (Fabi), banche vogliono scudo su bancarotta aziende (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 04 mag – “Qualche banca ha rallentato perche’ sta pretendendo dal governo uno scudo penale su argomenti specifici, perche’ corrono il rischio di essere accusati di reati, in concorso, come la bancarotta preferenziale o la bancarotta semplice delle imprese a cui concedono i prestiti garantiti dallo Stato: l’aiuto a imprese di cui gia’ si conosce la difficolta’ economica puo’ essere interpretato come il tentativo di posticipare il dissesto e poi il fallimento”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione ‘Storie italiane’ su Rai Uno. Secondo Sileoni “il problema nasce da un decreto farraginoso che sostanzialmente ha sovrapposto delle norme”. Com-Cel (RADIOCOR) 04-05-20 15:07:09 (0399)PA 5 NNNN

 

Coronavirus, Sileoni (Fabi): Sovrapposizione norme dl liquidità ha creato caos Torino, 4 mag. (LaPresse) – “Chi lavorava in banca fino a pochi giorni fa non sapeva come stavano le cose dal punto di vista giuridico normativo. Il governo ha sovrapposto norme precedenti al decreto liquidità con quelle, farraginose, dello stesso decreto e si è creato caos”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione “Storie italiane” su Rai Uno. Secondo Sileoni “in assenza di una normativa chiara del governo che ha portato a una sovrapposizione legislativa, posso assicurare che i direttori di filiale e i gestori imprese hanno contattato telefonicamente preventivamente tutte le imprese clienti, per portarsi avanti con il lavoro. Abbiamo evidenziato recentemente che ci sono alcune banche che fanno la valutazione del merito creditizio per importi fino a 25.000 euro e non la dovrebbero fare”, (Segue) ECO NG01 lcr 041509 MAG 20

 

Coronavirus, Sileoni (Fabi): Sovrapposizione norme dl liquidità ha creato caos-2- Torino (Italia), 4 mag. (LaPresse) – “Se il decreto non funziona e ci sono ritardi sui prestiti, non è colpa delle lavoratrici e dei lavoratori bancari. Fino a venerdì scorso alcuni gruppi bancari, che stanno riempiendo le televisioni e quotidiani con pubblicità pagate fiumi di denaro, non avevano ancora fatto la circolare esplicativa su come i lavoratori si sarebbero dovuti comportare anche fino ai prestiti fino a 25.000 euro. Ma se le circolari esplicative – per una burocrazia allucinante, un po’ da parte del governo e un po’ da parte delle banche -sono arrivate soltanto recentemente, non ce la prendiamo con chi non lavora allo sportello e risponde al telefono. Se non rispondono, o se rispondono al telefono in maniera molto generica, è perché ricevono indicazioni di questo genere”, dice il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione “Storie italiane” su Rai Uno. Secondo Sileoni il “45% dei bancari ha lavorato in smart working, ma il 55% di 310.000 persone stava in trincea allo sportello. Prendersela chi lavora in banca è la cosa più inutile e ingiusta perché la politica delle banche viene fatta non dalle lavoratrici e dai lavoratori, ma dall’alto. Noi siamo lavoratori al pari degli altri ed essendo un servizio pubblico essenziale siamo categorie a rischio”.(Segue) ECO NG01 lcr 041509 MAG 20

 

Coronavirus, Sileoni (Fabi): Sovrapposizione norme dl liquidità ha creato caos-3- Torino , 4 mag. (LaPresse) – “Qualche banca ha rallentato perché sta pretendendo dal governo uno scudo penale su argomenti specifici, perché corrono il rischio di essere accusati di reati, in concorso, come la bancarotta preferenziale o la bancarotta semplice delle imprese a cui concedono i prestiti garantiti dallo Stato: l’aiuto a imprese di cui già si conosce la difficoltà economica può essere interpretato come il tentativo di posticipare il dissesto e poi il fallimento”, ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione “Storie italiane” su Rai Uno. Secondo Sileoni “il problema nasce da un decreto farraginoso che sostanzialmente ha sovrapposto delle norme”. ECO NG01 lcr 041509 MA

 

Banche: Sileoni, sovrapposizione norme ha creato caos = (AGI) – Milano, 4 mag- “Chi lavorava in banca fino a pochi giorni fa non sapeva come stavano le cose dal punto di vista giuridico normativo. Il governo ha sovrapposto norme precedenti al decreto liquidita’ con quelle, farraginose, dello stesso decreto e si e’ creato caos”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione “Storie italiane” su Rai Uno. Secondo Sileoni, “se il decreto non funziona non e’ colpa delle lavoratrici e dei lavoratori bancari. Fino a venerdi’ scorso alcuni gruppi bancari, che stanno riempiendo le televisioni e quotidiani con pubblicita’ pagate fiumi di denaro, non avevano ancora fatto la circolare esplicativa su come i lavoratori si sarebbero dovuti comportare anche fino ai prestiti fino a 25.000 euro. Ma se le circolari esplicative – per una burocrazia allucinante, un po’ da parte del governo e un po’ da parte delle banche -sono arrivate soltanto recentemente, non ce la prendiamo con chi non lavora allo sportello e risponde al telefono. Se non rispondono, o se rispondono al telefono in maniera molto generica, e’ perche’ ricevono indicazioni di questo genere”. (AGI)Red/Mad 041740 MAG 20 NNNN

 

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