BANCA SELLA, FONDO DI SOLIDARIETÀ PER L’EMERGENZA COVID
Intesa raggiunta tra la Fabi, le altre sigle e i vertici del gruppo per gestire le assenze dei dipendenti durante la chiusura del Paese. Masocco (Fabi):«Un accordo sostenibile ed esigibile che consentirà ai lavoratori la totale copertura dei permessi già erogati nel mese di marzo senza alcuna penalizzazione retributiva»
Il gruppo Banca Sella potrà aderire alla parte ordinaria del Fondo di Solidarietà, regolato dall’accordo del 16 aprile tra sindacati e Abi, per gestire le assenze del personale durante la fase emergenziale del Coronavirus. Tutto questo grazie all’intesa raggiunta tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e i vertici del gruppo bancario venerdì 8 maggio. L’accordo consente infatti all’istituto di credito di attivare la sezione ordinaria del Fondo a sostegno del reddito e dell’occupazione con causale Covid 19: è ammesso l’utilizzo fino a 45 giorni di assenze nel periodo che va dal 23 febbraio al 31 agosto 2020. L’importanza dell’adesione al Fondo, hanno sottolineato i sindacati nel comunicato unitario, sta nella tutela per i lavoratori che si trovano nell’eventualità di una riduzione dell’attività lavorativa evitando l’uso di altri tipi di permessi (retribuiti e non e/o ferie) e senza alcuna penalizzazione sul piano retributivo. L’accordo nazionale del 16 aprile chiarisce al riguardo che «i periodi di sospensione/riduzione dell’attività lavorativa con accesso alle prestazioni ordinarie sono neutralizzati a tutti gli effetti sul rapporto di lavoro di ciascun dipendente interessato (es. previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa, maturazione delle ferie, etc.)».
«In questo periodo di emergenza abbiamo sempre cercato una nuova organizzazione del lavoro per consentire l’operatività delle colleghe e dei colleghi nella situazione di maggiore sicurezza possibile» commenta la coordinatrice Fabi del gruppo Banca Sella, Lorella Masocco. «L’accordo dell’8 maggio relativo alla proposta di adesione della nostra Banca al Fondo di Solidarietà va nella medesima direzione» aggiunge la coordinatrice Fabi secondo la quale «questa adesione consentirà la totale copertura dei permessi, già erogati in corso del mese di marzo, senza alleggerimenti delle retribuzioni. Come FABI auspichiamo che la temuta diminuzione dell’operatività fino al 31 agosto possa coincidere e sostenere situazioni di conciliazione di tempi di vita e di lavoro, in questo particolare frangente di emergenza coronavirus, anche in applicazione del recente rinnovo di Ccnl. È in quest’ottica che riteniamo sia e debba essere un accordo sostenibile ed esigibile, in una situazione che vede intere categorie messe a dura prova anche dalla chiusura di altre realtà, come la rete scolastica».
Roma, 13 maggio 2020