«FEDERCASSE RINUNCIA A RUOLO DI INDIRIZZO POLITICO SU CAPOGRUPPO E BCC»
Comunicato unitario della Fabi e degli altri sindacati. Ieri altro incontro sull’emergenza Covid-19. Bertinotti: «È necessario assumersi le rispettive responsabilità con coraggio e vera “anima cooperativa” preservando la prospettiva dei beni comuni»
«Nei capitoli riguardanti la “cassetta degli attrezzi” Federcasse sembrerebbe rinunciare al suo ruolo di indirizzo politico ed intervento nei confronti delle capogruppo e delle associate». È quanto scrivono la Fabi e gli altri sindacati in un comunicato unitario diffuso dopo la riunione di ieri. Documento nel quale le organizzazioni sindacali criticano l’atteggiamento dell’associazione che rappresenta le banche di credito cooperativo: «Quello che più sorprende – scrivono i sindacati - è l’assenza nel documento di Federcasse di un’anima sociale che sappia realmente cogliere ed interpretare le difficoltà di questa complessa e tormentata fase pandemico-sociale con un forte e coraggioso spirito distintivo e cooperativo».
Federcasse, si legge ancora nel comunicato unitario, «aveva giudicato rigido e insostenibile il testo delle sigle» mentre per i sindacati «quello ricevuto ieri dalla controparte è quantomeno leggero e impalpabile».
Per quanto riguarda la formazione a distanza, continuano i sindacati nel comunicato, il documento di Federcasse condivide i valori e l’importanza della stessa ma non aggiunge nulla per renderla più agibile e strutturata inoltre ritengono assolutamente carente gli interventi di misure economiche di copertura della parte riguardante l’assegno ordinario per la riduzione o sospensione dal servizio lavorativo.
«È necessario assumersi le rispettive responsabilità con coraggio e vera “anima cooperativa”» ha commentato il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti, «per raggiungere un importante risultato positivo in ordine ad un insieme di norme che valorizzino: la formazione continua e a distanza di tutto il Personale; una regolamentazione dello Smart working nel settore; l’utilizzo dei congedi parentali e dei permessi a favore delle situazioni di “fragilita” del Personale; la Banca del Tempo Solidale prevista nel rinnovo del contratto nazionale del 9/1/2019 che deve essere potenziata e alimentata anche con il contributo delle BCC-CR; la copertura economica dell’assegno ordinario per le assenze e riduzioni dell’attività lavorativa deve essere reale e e a garanzia della tenuta delle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori del Credito Cooperativo».
Secondo Bertinotti «occorre alla fine uno scatto in avanti coraggioso e di prospettiva per intervenire, insieme a Federcasse, sul settore della Cooperazione di Credito e attrezzarlo di tutto quello che occorre per superare e andare oltre questa delicata e complicata fase di crisi pandemica-economica-sociale, preservando la prospettiva dei “beni comuni”».
Il prossimo incontro è stato fissato per il 4 giugno al fine di cercare un punto di incontro tra le posizioni espresse nei documenti presentati.
Roma, 28 maggio 2020