CARICENTO, NIENTE ESUBERI
Firmato oggi, dalla Fabi, le altre organizzazioni e i vertici del gruppo emiliano, l’accordo sul piano industriale 2020-2022. Chiuse cinque filiali, lavoratori ricollocati. Pari: «Vigileremo sui colloqui con Credem per i livelli occupazionali»
Nessun esubero e ricollocazione dei lavoratori coinvolti nella chiusura di cinque filiali della Cassa di Risparmio di Cento. È quanto stabilito dall’intesa raggiunta oggi dalla Fabi, le altre organizzazioni e i vertici del gruppo emiliano. Si tratta del primo accordo sottoscritto per l’implementazione del piano industriale 2020-2022 presentato dalla banca lo scorso maggio. Secondo l’accordo, la banca si è impegnata a mantenere le professionalità dei dipendenti delle agenzie in chiusura e maggiori tutele da eventuali responsabilità per le attività emergenziali svolte dal personale per gli adempimenti derivanti dalle normative sui finanziamenti connesse al Covi-19 (moratorie, antici Cig, finanziamenti con garanzie Mcc o Sace).
È inoltre stabilito che le successive fasi implementative del piano riorganizzativo, in particolar modo le eventuali ricadute sul personale, siano gestite singolarmente di volta in volta dall’azienda con le organizzazioni sindacali che hanno richiesto la stabilizzazione dei contratti a tempo determinato.
«La firma sancisce due principi fondamentali: non ci sono esuberi e l’azienda non ha mano libera sul piano industriale presentato, ma dovrà confrontarsi con il sindacato in ogni fase – ha commentato il segretario nazionale Fabi, Mattia Pari, «con la sottoscrizione dell’accordo abbiamo stabilito una marcatura stretta da parte delle organizzazioni Sindacali. Vigileremo anche sui colloqui in corso tra il Credem e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cento. Resta invece incomprensibile l’indisponibilità aziendale a stabilizzare i precari, ci aspettiamo che l’azienda dia a questi giovani le opportunità professionali che meritano».
Secondo Pier Marco Gilli, Rsa Fabi Cassa Risparmio di Cento « Il piano presentato dall’azienda presentava una serie di linee guida molto generali, passibili di essere riempite di svariati contenuti nel tempo. L’accordo siglato ha il merito della concretezza, se ne è delimitato il perimetro alle attività certe e prossime, nella fattispecie la chiusura di 5 filiali e l’impegno contestuale dell’azienda a nessuna ricaduta occupazionale. Si è stabilito che ogni ulteriore passaggio in atto del piano industriale sarà oggetto di trattativa con le organizzazioni Sindacali. A latere, sulla falsariga di quanto già presente in alcuni gruppi, è stato siglato un importante accordo per tutelare da rischi patrimoniali e disciplinari i lavoratori impegnati in attività derivanti dalle normative sui finanziamenti connessi al Covid 19. C’è la soddisfazione per l’accordo raggiunto grazie all’ottimo lavoro dei colleghi della segreteria nazionale. Resta, però, il rifiuto dell’azienda di assumere l’impegno a stabilizzare i colleghi a tempo determinato. Un’altra occasione persa dall’azienda per dimostrare con i fatti e non con le parole di credere nel proprio futuro».
Roma, 18 giugno 2020
Banche: Pari (Fabi), stabilizzare precari in Caricento = (AGI) – Roma, 18 giu. – La firma dell’accordo sul piano industriale 2020-2022 di Caricentro. “sancisce due principi fondamentali: non ci sono esuberi e l’azienda non ha mano libera sul piano industriale presentato, ma dovra’ confrontarsi con il sindacato in ogni fase. Con la sottoscrizione dell’accordo abbiamo stabilito una marcatura stretta da parte delle organizzazioni sindacali”. E’ quanto afferma il segretario nazionale Fabi, Mattia Pari, commentando l’accordo tra la Cassa di risparmio di Cento e i sindacati sul piano industriale 2020-2022. E prosegue: “Vigileremo anche sui colloqui in corso tra il Credem e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cento. Resta invece incomprensibile l’indisponibilita’ aziendale a stabilizzare i precari, ci aspettiamo che l’azienda dia a questi giovani le opportunita’ professionali che meritano”. (AGI)Red/Gav 181338 GIU 20 NNNN