CARIGE, TRE ACCORDI SUI PREPENSIONAMENTI, COVID-19 E POLITICHE COMMERCIALI
Firmati il 16 luglio tre accordi tra tutte le altre organizzazioni e i vertici del gruppo ligure. Biasizzo (Fabi): «Era opportuno ricominciare a parlare di tutele esigibili per i dipendenti della banca, e l’obiettivo è stato raggiunto»
Tris di accordi in Carige. Il 16 luglio la Fabi e le altre organizzazioni hanno raggiunto l’intesa con i vertici del gruppo ligure su tre fronti: prepensionamenti volontari, emergenza sanitaria e politiche commerciali.
Il primo accordo riguarda l’attivazione della quarta finestra di accesso al Fondo di sostegno al reddito volontario per una platea di 60 dipendenti che, con decorrenza dal 1 luglio 2023, abbiano maturato i requisiti pensionistici dal 1 febbraio 2028 al 1 luglio 2028 e con scadenza per la presentazione della domanda al 31 marzo 2021.
Il secondo si riferisce all’applicazione dei provvedimenti disciplinari in relazione alla gestione delle difficoltà dell’emergenza sanitaria.
Il terzo accordo punta alla verifica e all’attuazione del monitoraggio e analisi dei dati commerciali, in linea con l’accordo nazione sulle politiche commerciali.
Per i sindacati “è un traguardo importante – si legge nella nota unitaria – in quanto l’azienda si è impegnata a fornire una maggiore tutela per i lavoratori coinvolti nei processi previsti dall’emergenza sanitaria”.
«Il lavoro che è stato fatto dai coordinamenti del gruppo Carige rappresenta un tassello importante nella ricostruzione, dopo mesi di stallo imbarazzante, di una dialettica efficace con l’azienda» ha commentato il membro della segretaria di coordinamento Fabi gruppo Carige, Renato Biasizzo.
«Era opportuno ricominciare a parlare di tutele esigibili per le persone e l’obiettivo è stato raggiunto – ha continuato Biasizzo – Resta di massima evidenza che, per noi, non si è trattato di un punto di arrivo bensì di una fase di riavvio che non intendiamo lasciar sbiadire».
Genova, 21 luglio 2020