BCC, REGOLE NAZIONALI PER LO SMART WORKING E STOP ALLE MOLESTIE DI GENERE
Nell’ultimo incontro con Federcasse, la FABI ha chiesto che vengano discussi alcuni punti che assicurino ai dipendenti un’adesione al lavoro agile con sicurezza e attraverso regole chiare e omogenee per tutte le banche di credito cooperativo. Presentata anche la dichiarazione congiunta in materia di molestie e violenze sui luoghi di lavoro.
Guardare allo smart working come un’opportunità lavorativa senza compromettere le relazioni e la partecipazione sociale del lavoratore e dell’azienda.
E’ quanto portato avanti dalla Fabi nell’ultimo incontro con Federcasse e le altre organizzazioni sindacali proprio in tema di lavoro agile. Il sindacato ha fatto presente come in una situazione emergenziale fosse stato disponibile a discutere di smart working al fine di mettere in sicurezza i lavoratori, ma che è un tema che va affrontato in modo strutturale.
Per questo l’esecutivo nazionale Fabi ha chiesto che vengano assunte regole a livello nazionale e non di Gruppo o addirittura di singola azienda. Fermo restando il principio della volontarietà della prestazione lavorativa, è stata fatta richiesta a Federcasse di discutere alcuni punti:
• definire il numero massimo di giornate da fruire in un certo arco temporale;
• definire le compatibilità delle mansioni rispetto alla possibilità di lavorare in modalità agile, sia nelle filiali che negli uffici centrali;
• definire le regole sulla salute e sicurezza dei lavoratori in smart working;
• definire le regole minime per allestire idonee postazioni lavorative;
• definire chi sosterrà le spese delle utenze necessarie per svolgere l’attività in remoto;
• definire le dinamiche e le ricadute sulla privacy degli eventuali controlli da remoto;
• definire i percorsi di carriera per chi sarà fruitore dello strumento;
• definire orari sostenibili al fine di evitare l’insorgere di possibili conflitti tra lavoro e famiglia, tecnostress e dipendenza tecnologica;
• prevedere e assicurare il diritto alla disconnessione.
«Proseguono costruttivamente gli incontri con Federcasse che il prossimo 30 ottobre eleggerà in seno ai suoi organismi le vice Presidenze e la nuova Delegazione negoziale che avrà la delega per le relazioni sindacali del settore Credito cooperativo – spiega Luca Bertinotti, segretario nazionale Fabi. Ci auguriamo come FABI che l’incarico venga riassegnato all’attuale vice presidente Matteo Spanò e che Federcasse trovi rinnovato slancio e capacità decisionale nella continuità della sua direzione politica. La Fabi intende discutere a tutto campo sui profili normativi e sui rinnovi contrattuali dei patti di lavoro, che a partire da quello delle Aree professionali e Quadri fino a quello dei Dirigenti devono essere adeguati e strutturati anche in riferimento alla riforma di legge che ha visto costituire nuovi soggetti quali i Gruppi bancari cooperativi e l’IPS di Cassa Raiffeisen. Molto importante, senza dubbio, la tematica dello smart working che deve essere normata a livello nazionale nella sua essenzialità e capacità di indirizzo nei confronti di tutte le BCC» ha concluso Bertinotti.
L’altro punto all’ordine del giorno la presentazione da parte della Fabi e delle altre organizzazioni sindacali di un testo riguardante la “Dichiarazione congiunta in materia di molestie e violenze sui luoghi di lavoro”, al fine di confermare l’impegno delle parti a definire azioni mirate contro ogni discriminazione.
Roma, 23/10/2020