“PER MPS DIVERSE SOLUZIONI, MA PER ORA RESTI PUBBLICA”
Dichiarazione del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni: “Lo Stato chieda la proroga per la privatizzazione oltre il 2021 e valuti aggregazioni con altre banche uscite da situazioni di debolezza”
Dichiarazione del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni: “Lo Stato chieda la proroga per la privatizzazione oltre il 2021 e valuti aggregazioni con altre banche uscite da situazioni di debolezza”
FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
COMUNICATO STAMPA
MPS: SILEONI (FABI), DIVERSE SOLUZIONI MA PER ORA RESTI PUBBLICA
Roma, 30 ottobre 2020. «Per il futuro del Monte dei Paschi di Siena esistono diverse soluzioni, ma è preferibile per ora che la banca resti pubblica. Lo Stato fino a ora ha gia speso 7 miliardi di euro e una accelerazione della privatizzazione potrebbe comportare ulteriori esborsi di denaro pubblico lasciando molti dubbi. Una eventuale aggregazione, infatti, oltre a creare un danno sul versante occupazionale, specie nelle città di Siena e Firenze, provocherebbe l’immediata sparizione di un marchio storico, quello della prima banca nata in Italia». Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. «Ribadiamo, quindi, la necessità di mantenere Mps “pubblica” e auspichiamo che il governo chieda all’Unione europea la proroga, oltre il 31 dicembre 2021, del termine per la privatizzazione» aggiunge Sileoni. «Il denaro dello Stato deve essere speso oculatamente e, in questo senso, potrebbe essere valutata la possibilità di aggregare, assieme a Mps, altre banche che stanno uscendo da situazioni di debolezza, creando così un nuovo gruppo di dimensioni in linea con le indicazioni della Bce» conclude il segretario generale della Fabi.
Mps: Sileoni, per ora resti pubblica, con fusione sparisce Privatizzare ora provocherebbe esuberi e costi per contribuenti (ANSA) – MILANO, OCT 30 – “Per il futuro del Monte dei Paschi di Siena esistono diverse soluzioni ma e’ preferibile per ora che la banca resti pubblica. Lo stato fino ad ora ha gia’ speso 7 miliardi di euro ed una accelerazione della privatizzazione potrebbe comportare ulteriori esborsi di denaro pubblico lasciando molti dubbi. Una eventuale aggregazione, infatti, oltre a creare un danno sul versante occupazionale specie nelle citta’ di Siena e Firenze, provocherebbe l’immediata sparizione di un marchio storico, quello della prima banca nata in Italia”. Lo dichiara in una nota Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il principale sindacato dei bancari italiano. “Ribadiamo, quindi, la necessita’ di mantenere Mps ‘pubblica’ e auspichiamo che il governo chieda all’Unione europea la proroga, oltre il 31 dicembre 2021, del termine per la privatizzazione” aggiunge Sileoni. “Il denaro dello stato deve essere speso oculatamente e, in questo senso, potrebbe essere valutata la possibilita’ di aggregare, assieme ad Mps, altre banche che stanno uscendo da situazioni di debolezza, creando cosi’ un nuovo gruppo di dimensioni in linea con le indicazioni della Bce” conclude il segretario generale della Fabi. (ANSA). ALG 30-OTT-20 16:45 NNNN
Mps: Sileoni (Fabi), diverse soluzioni ma per ora resti pubblica = (AGI) – Roma, 30 ott. – “Per il futuro del Monte dei Paschi di Siena esistono diverse soluzioni, ma e’ preferibile per ora che la banca resti pubblica. Lo Stato fino a ora ha gia speso 7 miliardi di euro e una accelerazione della privatizzazione potrebbe comportare ulteriori esborsi di denaro pubblico lasciando molti dubbi. Una eventuale aggregazione, infatti, oltre a creare un danno sul versante occupazionale, specie nelle citta’ di Siena e Firenze, provocherebbe l’immediata sparizione di un marchio storico, quello della prima banca nata in Italia”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Ribadiamo, quindi, la necessita’ di mantenere Mps “pubblica” e auspichiamo che il governo chieda all’Unione europea la proroga, oltre il 31 dicembre 2021, del termine per la privatizzazione” aggiunge Sileoni. “Il denaro dello Stato deve essere speso oculatamente e, in questo senso, potrebbe essere valutata la possibilita’ di aggregare, assieme a Mps, altre banche che stanno uscendo da situazioni di debolezza, creando cosi’ un nuovo gruppo di dimensioni in linea con le indicazioni della Bce” conclude il segretario generale della Fabi.(AGI)Pit 301636 OCT 20 NNNN
Mps: Sileoni, per ora resti pubblica, Tesoro chieda proroga a Ue non accelerare sulla privatizzazione, rischi per lavoratori (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 30 ott – Per il futuro del Monte dei Paschi di Siena “esistono diverse soluzioni, ma e’ preferibile per ora che la banca resti pubblica” afferma in una nota il segretario generale del sindacato autonomo Fabi Lando Sileoni che chiede al Tesoro di negoziare una proroga con Bruxelles per il termine fissato per la privatizzazione: l’approvazione del bilancio 2021. “Lo Stato fino a ora ha gia speso 7 miliardi e un’accelerazione della privatizzazione potrebbe comportare ulteriori esborsi di denaro pubblico lasciando molti dubbi”. Secondo il leader del sindacato dei bancari con maggiore rappresentanza in Italia, un’eventuale aggregazione, infatti, oltre a creare un danno sul versante occupazionale, specie nelle citta’ di Siena e Firenze, provocherebbe l’immediata sparizione di un marchio storico, quello della prima banca nata in Italia”. com-Ggz (RADIOCOR) 30-10-20 16:58:17 (0594) 5 NNNN
Mps: Sileoni, per ora resti pubblica, Tesoro chieda proroga a Ue -2- Per il matrimonio puntare su altre banche risanate (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 30 ott – Secondo il leader della Fabi “il denaro dello Stato deve essere speso oculatamente e, in questo senso, potrebbe essere valutata la possibilita’ di aggregare, assieme a Mps, altre banche che stanno uscendo da situazioni di debolezza, creando cosi’ un nuovo gruppo di dimensioni in linea con le indicazioni della Bce” conclude il segretario generale della Fabi. com-Ggz (RADIOCOR) 30-10-20 17:20:51 (0609) 5 NNNN
Mps, Sileoni (Fabi): diverse soluzioni ma per ora resti pubblica “Accelerazione privatizzazione lascerebbe molti dubbi” Roma, 30 ott. (askanews) – “Per il futuro del Monte dei Paschi di Siena esistono diverse soluzioni, ma è preferibile per ora che la banca resti pubblica. Lo Stato fino a ora ha gia speso 7 miliardi di euro e una accelerazione della privatizzazione potrebbe comportare ulteriori esborsi di denaro pubblico lasciando molti dubbi. Una eventuale aggregazione, infatti, oltre a creare un danno sul versante occupazionale, specie nelle città di Siena e Firenze, provocherebbe l’immediata sparizione di un marchio storico, quello della prima banca nata in Italia”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Ribadiamo, quindi, la necessità di mantenere Mps ‘pubblica’ e auspichiamo che il governo chieda all’Unione europea la proroga, oltre il 31 dicembre 2021, del termine per la privatizzazione – aggiunge Sileoni -. Il denaro dello Stato deve essere speso oculatamente e, in questo senso, potrebbe essere valutata la possibilità di aggregare, assieme a Mps, altre banche che stanno uscendo da situazioni di debolezza, creando così un nuovo gruppo di dimensioni in linea con le indicazioni della Bce”, conclude il segretario generale della Fabi. Sen 20201030T165039Z
Mps, Sileoni (Fabi): Per ora resti pubblica Milano, 30 ott. (LaPresse) – “Per il futuro del Monte dei Paschi di Siena esistono diverse soluzioni, ma è preferibile per ora che la banca resti pubblica. Lo Stato fino a ora ha gia speso 7 miliardi di euro e una accelerazione della privatizzazione potrebbe comportare ulteriori esborsi di denaro pubblico lasciando molti dubbi. Una eventuale aggregazione, infatti, oltre a creare un danno sul versante occupazionale, specie nelle città di Siena e Firenze, provocherebbe l’immediata sparizione di un marchio storico, quello della prima banca nata in Italia”. Lo afferma in una nota il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, auspicando “che il governo chieda all’Unione europea la proroga, oltre il 31 dicembre 2021, del termine per la privatizzazione. “Il denaro dello Stato deve essere speso oculatamente e, in questo senso, potrebbe essere valutata la possibilità di aggregare, assieme a Mps, altre banche che stanno uscendo da situazioni di debolezza, creando così un nuovo gruppo di dimensioni in linea con le indicazioni della Bce”, conclude il segretario generale della Fabi. ECO NG01 mur 301642 OTT 20