VOCI SU UNICREDIT E MPS, DUBBI E PREOCCUPAZIONI DEI SEGRETARI GENERALI
Comunicato unitario di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. No al taglio all’occupazione come condizione per la vendita del Monte dei Paschi al gruppo di Piazza Gae Aulenti
Comunicato unitario di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. No al taglio all’occupazione come condizione per la vendita del Monte dei Paschi al gruppo di Piazza Gae Aulenti
Mps: sindacati, dubbi su opzione Unicredit, nessun rilancio (ANSA) – MILANO, 04 NOV – “Le insistite indiscrezioni di stampa, ancorche’ non smentite, circa una complessa operazione che prevederebbe, da un lato, lo scorporo di Unicredit Europa da Unicredit Italia e la conseguente acquisizione da parte di quest’ultima di Monte dei Paschi di Siena sollevano dubbi e preoccupazioni” da parte delle organizzazioni sindacali di settore. In una nota congiunta i segretari generali di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin “considerano inaccettabile una simile eventualita’”. In particolare i sindacati la ritengono inaccettabile “sia dal punto di vista sociale, sia perche’ sarebbe gravemente compromesso l’obiettivo di rilancio del Monte dei Paschi, sia per il ruolo sbagliato e rinunciatario che svolgerebbe nella vicenda lo Stato Italiano che attualmente detiene il 68,25% del capitale dell’istituto senese e che resterebbe con un solo 5% a fronte del fatto che dovrebbe provvedere alla preventiva ricapitalizzazione” di Siena, viene evidenziato. Le organizzazioni sindacali quindi “ribadiscono il proprio impegno e la propria determinazione ad operare per un reale rilancio del Monte dei Paschi, attraverso una presenza pubblica che sappia esserne motrice, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio di professionalita’ e competenze presenti nella piu’ antica banca italiana, a partire dal mantenimento del nome e della presenza a Siena e sul territorio nazionale”. (ANSA). PEG 04-NOV-20 10:21
Mps: sindacati preoccupati, dubbi su opzione Unicredit = (AGI) – Roma, 4 nov. – Per i segretari generali di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, “le insistite indiscrezioni di stampa, ancorche’ non smentite, circa una complessa operazione che prevederebbe, da un lato, lo scorporo di Unicredit Europa da Unicredit Italia e la conseguente acquisizione da parte di quest’ultima di Monte dei Paschi di Siena, sollevano dubbi e preoccupazioni nelle lavoratrici, nei lavoratori e nelle organizzazioni sindacali di settore”. In primo luogo, spiegano in una nota congiunta, “l’ipotesi di scorporare Unicredit Europa, prevedendo una quotazione in Borsa a Francoforte ed una fusione con un Gruppo bancario europeo, equivarrebbe ad un oggettivo indebolimento del sistema bancario italiano. In secondo luogo, l’acquisizione di Monte dei Paschi, stando a quanto supposto da vari organi di stampa, comporterebbe un pesante prezzo in termini occupazionali, che graverebbe soprattutto sulla attuale direzione del Monte a Siena”. (AGI)Red/Gav (Segue) 041103 NOV 20 NNNN
Mps: sindacati preoccupati, dubbi su opzione Unicredit (2)= (AGI) – Roma, 4 nov. – Proseguono i sindacati dei bancari: “Un taglio dell’occupazione che, fra le altre cose, si ipotizza quale principale condizione preliminare affinche’ Unicredit Italia possa poi procedere all’incorporazione del Monte. I segretari generali di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin considerano “inaccettabile” una simile eventualita’: “sia dal punto di vista sociale, sia perche’ sarebbe gravemente compromesso l’obiettivo di rilancio del Monte dei Paschi, sia – infine – per il ruolo sbagliato e rinunciatario che svolgerebbe nella vicenda lo Stato Italiano che attualmente detiene il 68,25% del capitale dell’Istituto senese e che resterebbe con un solo 5% a fronte del fatto che dovrebbe provvedere alla preventiva ricapitalizzazione del Monte dei Paschi”. Le organizzazioni sindacali ribadiscono “il proprio impegno e la propria determinazione ad operare per un reale rilancio del Monte dei Paschi, attraverso una presenza pubblica che sappia esserne motrice, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio di professionalita’ e competenze presenti nella piu’ antica Banca italiana, a partire dal mantenimento del nome e della presenza a Siena e sul territorio nazionale”. E concludono: “Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori del Monte dei Paschi a pagare per gli errori gravissimi che negli anni sono stati compiuti dal management che si e’ via via succeduto”. (AGI)Red/Gav 041103 NOV 20 NNNN
MPS: SINDACATI, DUBBI E PREOCCUPAZIONI SU OPERAZIONE UNICREDIT = ‘sia su scorporo Europa-Italia sia su eventuale acquisizione’ Roma, 4 nov. (Adnkronos) – “Le insistite indiscrezioni di stampa, ancorché non smentite, circa una complessa operazione che prevederebbe, da un lato, lo scorporo di Unicredit Europa da Unicredit Italia e la conseguente acquisizione da parte di quest’ultima di Monte dei Paschi di Siena sollevano dubbi e preoccupazioni nelle lavoratrici, nei lavoratori e nelle Organizzazioni Sindacali di settore”. E’ quanto scrivono Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in una nota. “In primo luogo – spiegano – l’ipotesi di scorporare Unicredit Europa, prevedendo una quotazione in Borsa a Francoforte ed una fusione con un Gruppo bancario europeo, equivarrebbe ad un oggettivo indebolimento del sistema bancario italiano. In secondo luogo, l’acquisizione di Monte dei Paschi, stando a quanto supposto da vari organi di stampa – continua la nota – comporterebbe un pesante prezzo in termini occupazionali, che graverebbe soprattutto sulla attuale Direzione del Monte a Siena. Un taglio dell’occupazione che, fra le altre cose, si ipotizza quale principale condizione preliminare affinché Unicredit Italia possa poi procedere all’incorporazione del Monte”. (segue) (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 04-NOV-20 10:15
MPS: SINDACATI, DUBBI E PREOCCUPAZIONI SU OPERAZIONE UNICREDIT (2) = (Adnkronos) – “I segretari generali – si legge ancora – considerano inaccettabile una simile eventualità: sia dal punto di vista sociale, sia perché sarebbe gravemente compromesso l’obiettivo di rilancio del Monte dei Paschi, sia infine per il ruolo sbagliato e rinunciatario che svolgerebbe nella vicenda lo Stato Italiano che attualmente detiene il 68,25% del capitale dell’Istituto senese e che resterebbe con un solo 5% a fronte del fatto che dovrebbe provvedere alla preventiva ricapitalizzazione del Monte dei Paschi”. “Le organizzazioni sindacali – prosegue la nota – ribadiscono il proprio impegno e la propria determinazione ad operare per un reale rilancio del Monte dei Paschi, attraverso una presenza pubblica che sappia esserne motrice, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio di professionalità e competenze presenti nella più antica Banca italiana, a partire dal mantenimento del nome e della presenza a Siena e sul territorio nazionale. Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori del Monte dei Paschi a pagare per gli errori gravissimi che negli anni sono stati compiuti dal management che si è via via succeduto”, conclude la nota. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 04-NOV-20 10:15
Mps: sindacati bancari, inaccettabile progetto con UniCredit Italia ‘In base a indiscrezioni ruolo rinunciatario dello Stato’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 04 nov – Un’eventualita’ “inaccettabile”. Cosi’ i segretari generali dei sindacati dei bancari definiscono l’indiscrezione, non smentita, di un progetto del Tesoro per il matrimonio del Monte dei Paschi con UniCredit Italia, realta’ che nascerebbe dallo scorporo delle attivita’ italiane del gruppo di piazza Gae Aulenti. In primo luogo, l’ipotesi di scorporare Unicredit Europa, prevedendo una quotazione in Borsa a Francoforte ed una fusione con un Gruppo bancario europeo, equivarrebbe ad un oggettivo indebolimento del sistema bancario italiano, si legge in una nota. In secondo luogo, l’acquisizione di Mps comporterebbe un pesante prezzo in termini occupazionali, che graverebbe soprattutto sulla attuale Direzione del Monte a Siena. “I Segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin considerano inaccettabile una simile eventualita’: sia dal punto di vista sociale, sia perche’ sarebbe gravemente compromesso l’obiettivo di rilancio del Monte dei Paschi, sia – infine – per il ruolo sbagliato e rinunciatario che svolgerebbe nella vicenda lo Stato Italiano che attualmente detiene il 68,25% del capitale dell’Istituto senese e che resterebbe con un solo 5% a fronte del fatto che dovrebbe provvedere alla preventiva ricapitalizzazione del Monte dei Paschi. com-Ggz (RADIOCOR) 04-11-20 09:28:21 (0190) 5
Mps, sindacati preoccupati: dubbi su rumors Unicredit Milano, 4 nov. (LaPresse) – “Le insistite indiscrezioni di stampa, ancorché non smentite, circa una complessa operazione che prevederebbe, da un lato, lo scorporo di Unicredit Europa da Unicredit Italia e la conseguente acquisizione da parte di quest’ultima di Monte dei Paschi di Siena sollevano dubbi e preoccupazioni nelle lavoratrici, nei lavoratori e nelle organizzazioni sindacali di settore”. E’ quanto scrivono in una nota congiunta i segretari generali di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin. “In primo luogo – spiegano -, l’ipotesi di scorporare Unicredit Europa, prevedendo una quotazione in Borsa a Francoforte ed una fusione con un Gruppo bancario europeo, equivarrebbe ad un oggettivo indebolimento del sistema bancario italiano. In secondo luogo, l’acquisizione di Monte dei Paschi, stando a quanto supposto da vari organi di stampa, comporterebbe un pesante prezzo in termini occupazionali, che graverebbe soprattutto sulla attuale Direzione del Monte a Siena. Un taglio dell’occupazione che, fra le altre cose, si ipotizza quale principale condizione preliminare affinché Unicredit Italia possa poi procedere all’incorporazione del Monte”.(Segue) ECO NG01 fct 041115 NOV 20
Mps, sindacati preoccupati: dubbi su rumors Unicredit-2- Milano, 4 nov. (LaPresse) – I segretari generali di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin “considerano inaccettabile una simile eventualità: sia dal punto di vista sociale, sia perché sarebbe gravemente compromesso l’obiettivo di rilancio del Monte dei Paschi, sia – infine – per il ruolo sbagliato e rinunciatario che svolgerebbe nella vicenda lo Stato Italiano che attualmente detiene il 68,25% del capitale dell’Istituto senese e che resterebbe con un solo 5% a fronte del fatto che dovrebbe provvedere alla preventiva ricapitalizzazione del Monte dei Paschi”. “Le organizzazioni sindacali ribadiscono il proprio impegno e la propria determinazione ad operare per un reale rilancio del Monte dei Paschi, attraverso una presenza pubblica che sappia esserne motrice, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio di professionalità e competenze presenti nella più antica Banca italiana, a partire dal mantenimento del nome e della presenza a Siena e sul territorio nazionale. Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori del Monte dei Paschi a pagare per gli errori gravissimi che negli anni sono stati compiuti dal management che si è via via succeduto”, concludono i sindacati. ECO NG01 fct 041115 NOV 20