I SINDACATI ATTACCANO CREDEM: ABBASSATE LE MISURE DI PREVENZIONE ANTI-COVID
La Fabi e le altre organizzazioni sindacali criticano la direzione del Credito Emiliano: torna sui suoi passi, ripristinando orari e processi ordinari. Filiali di nuovo aperte già da oggi pomeriggio. “L’azienda antepone i risultati del conto economico alla salvaguardia della salute delle lavoratrici e dei lavoratori”
Mentre la Fabi e le altre organizzazioni sindacali si fanno promotrici, presso la direzione del Credito Emiliano, di misure di prevenzione che avrebbero efficace impatto nel contenere la crescita dei contagi tra i dipendenti - quali, ad esempio, la chiusura completa di cassa un giorno a settimana nelle zone rossa e arancione, l’istituzione degli appuntamenti per i servizi di cassa, la riduzione della presenza in filiale di promotori, agenti e notai - il Credem non perde tempo e si adegua senza esitare alla nuova ordinanza del Ministro della Salute. Infatti, Credem ha immediatamente comunicato ai dipendenti delle regioni Lombardia, Piemonte e Calabria, passate da domenica 29/11 in zona arancione da quella rossa, che già da oggi, lunedì 30 novembre, le filiali saranno aperte anche il pomeriggio.
Anche se l’emergenza non è scomparsa, ma è diminuita solo in alcune regioni, Credem, che si dichiara all’avanguardia per l’attenzione verso le persone, si distingue per la rapidità con cui torna sui propri passi abbassando immediatamente le misure di prevenzione per i propri dipendenti delle regioni Lombardia, Piemonte e Calabria, ripristinando orari e processi ordinari. In questa seconda ondata, negli incontri periodici con la direzione, la Fabi e le altre organizzazioni sindacali hanno ripetutamente sollecitato interventi tesi a favorire la prevenzione che non si fermassero al solo “minimo indispensabile”, al mero dovuto rispetto delle norme vigenti e dei protocolli.
La Fabi, pertanto, denuncia le scelte dell’azienda che evidenziano la volontà di anteporre i risultati del conto economico alla salvaguardia della salute dei colleghi.
Reggio Emilia, 30 novembre 2020