SILEONI ILLUSTRA SU CLASS CNBC IL BILANCIO 2020 DELLA FABI
Il segretario generale intervistato dal direttore del canale all news finanziario, Andrea Cabrini, parla a 360 gradi del settore bancario, delle fusioni in corso e delle manovre possibili. Focus sul Covid e sugli effetti della pandemia sui bilanci bancari. Spazio, poi, al contratto nazionale e allo smart working, alla digitalizzazione, al credito cooperativo e al settore della riscossione. «Il futuro dell’organizzazione è in Europa»
Il segretario generale intervistato dal direttore del canale all news finanziario, Andrea Cabrini, parla a 360 gradi del settore bancario, delle fusioni in corso e delle manovre possibili. Focus sul Covid e sugli effetti della pandemia sui bilanci bancari. Spazio, poi, al contratto nazionale e allo smart working, alla digitalizzazione, al credito cooperativo e al settore della riscossione. «Il futuro dell’organizzazione è in Europa»
Unicredit: Sileoni, tre candidati per successione Mustier = (AGI) – Roma, 23 dic. – “Credo che il rilancio di Unicredit passera’ attraverso il nome che sceglieranno per la sostituzione di Jean Pierre Mustier. Dal mio punto di vista ci sono tre candidati forti: uno che conosce bene il settore bancario italiano, un altro, anch’esso italiano e che ha grandi esperienze internazionali e sta cercando di liberarsi dagli attuali vincoli professionali, e un terzo candidato extra settore bancario. A seconda del profilo scelto, le aggregazioni avranno una ulteriore spinta”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc. “Ogni profilo scatenera’ reazioni anche da parte di altri gruppi e l’indicazione data qualche giorno da dall’amministratore delegato del gruppo Intesa, Carlo Messina, che prevede che in pochi anni rimarranno tre o quattro grandi gruppi, rappresentera’, credo, la destinazione definitiva del settore” ha aggiunto Sileoni. Quanto alle voci di aggregazione tra Banco Bpm e Bper, il segretario generale della Fabi ha detto che “le due banche si stanno parlando, ma in questo momento tutti parlano con tutti. Anche in questo caso dipendera’ molto da chi sara’ il nuovo amministratore delegato di Unicredit. Se dei tre profili citati da me prima, passera’ la candidatura di un uomo che come profilo ha un’ottima conoscenza del settore bancario italiano, ci sara’ una ulteriore accelerazione e, ad integrazione informatica raggiunta con gli sportelli presi da Ubi, anche la stessa Bper si sentira’ piu’ libera di muoversi”. (AGI)Ila 231211 DIC 20
Banche: Sileoni, in Carige e PopBari buon operato nuovi ad = (AGI) – Roma, 23 dic. – “Per Carige e la Popolare di Bari, l’ideale sarebbe stata la nascita di un gruppo bancario con Mps. Lo Stato avrebbe speso pochissimo rispetto alla fusione di Unicredit con Mps e il numero degli esuberi sarebbe stato quattro volte inferiore. La politica ha deciso diversamente e l’aspetto particolarmente preoccupante e’ che i sindaci dei territori toscani a parole e con poca convinzione hanno manifestato interesse per mantenere autonoma Mps. Oltre le parole non andranno. Lo Stato ha deciso e il Tesoro corre. E’ gia’ tutto scritto”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc. “Le famiglie e le imprese e gli stessi lavoratori di Montepaschi devono sapere che a tutelarli rimarranno soltanto i sindacati. Carige sta comunque uscendo dal guado grazie al forte senso di appartenenza dei dipendenti e della clientela e all’ottimo lavoro dell’amministratore delegato Guido. Alla Popolare di Bari e’ nostra intenzione rimettere mano ad alcuni argomenti gia’ definiti con i commissari nell’accordo del 10 giugno 2020, come ad esempio l’assegno extra standard del premio di rendimento. Lo vogliamo migliorare a tutela dei colleghi. Il nuovo amministratore delegato Bergami, persona seria e scrupolosa, sta operando bene ma serve piu’ coraggio, maggior coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte strategiche del gruppo” ha aggiunto Sileoni. (AGI)Ila 231212 DIC 20
Unicredit, Sileoni (Fabi): Tre candidati per successione Mustier Milano, 23 dic. (LaPresse) – “Credo che il rilancio di Unicredit passerà attraverso il nome che sceglieranno per la sostituzione di Jean Pierre Mustier. Dal mio punto di vista ci sono tre candidati forti: uno che conosce bene il settore bancario italiano, un altro, anch’esso italiano e che ha grandi esperienze internazionali e sta cercando di liberarsi dagli attuali vincoli professionali, e un terzo candidato extra settore bancario. A seconda del profilo scelto, le aggregazioni avranno una ulteriore spinta”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc.”Ogni profilo – ha proseguito – scatenerà reazioni anche da parte di altri gruppi e l’indicazione data qualche giorno da dall’amministratore delegato del gruppo Intesa, Carlo Messina, che prevede che in pochi anni rimarranno tre o quattro grandi gruppi, rappresenterà, credo, la destinazione definitiva del settore”.Quanto alle voci di aggregazione tra Banco Bpm e Bper, il segretario generale della Fabi ha detto che “le due banche si stanno parlando, ma in questo momento tutti parlano con tutti. Anche in questo caso dipenderà molto da chi sarà il nuovo amministratore delegato di Unicredit. Se dei tre profili citati da me prima, passerà la candidatura di un uomo che come profilo ha un’ottima conoscenza del settore bancario italiano, ci sarà una ulteriore accelerazione e, ad integrazione informatica raggiunta con gli sportelli presi da Ubi, anche la stessa Bper si sentirà più libera di muoversi”. ECO NG01 fct 231213 DIC 20
Unicredit, Sileoni (Fabi): tre nomi per successione a Mustier “A seconda di chi verrà scelto ulteriore spinta ad aggregazioni” Roma, 23 dic. (askanews) – “Credo che il rilancio di Unicredit passerà attraverso il nome che sceglieranno per la sostituzione di Jean Pierre Mustier. Dal mio punto di vista ci sono tre candidati forti: uno che conosce bene il settore bancario italiano, un altro, anch’esso italiano e che ha grandi esperienze internazionali e sta cercando di liberarsi dagli attuali vincoli professionali, e un terzo candidato extra settore bancario. A seconda del profilo scelto, le aggregazioni avranno una ulteriore spinta”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc. “Ogni profilo scatenerà reazioni anche da parte di altri gruppi e l’indicazione data qualche giorno da dall’amministratore delegato del gruppo Intesa, Carlo Messina, che prevede che in pochi anni rimarranno tre o quattro grandi gruppi, rappresenterà, credo, la destinazione definitiva del settore – ha aggiunto Sileoni. Quanto alle voci di aggregazione tra Banco Bpm e Bper, il segretario generale della Fabi ha detto che “le due banche si stanno parlando, ma in questo momento tutti parlano con tutti. Anche in questo caso dipenderà molto da chi sarà il nuovo amministratore delegato di Unicredit. Se dei tre profili citati da me prima, passerà la candidatura di un uomo che come profilo ha un’ottima conoscenza del settore bancario italiano, ci sarà una ulteriore accelerazione e, ad integrazione informatica raggiunta con gli sportelli presi da Ubi, anche la stessa Bper si sentirà più libera di muoversi”. Sen 20201223T121542Z