«SERVONO PENE PIÙ SEVERE PER CYBER ATTACCHI»
L’appello del segretario generale della Fabi intervistato da Class Cnbc. «La digitalizzazione? Abbiamo previsto una cabina di regia con Abi per monitorare seguire e verificare tutti i cambiamenti»
«Un aspetto delicato che riguarda sia i lavoratori sia la clientela è rappresentato dalla sicurezza che deve essere sempre garantita: i recenti cyber attacchi subiti anche da qualche gruppo bancario italiano richiedono il massimo livello di attenzione e di professionalità e una più stringente normativa di legge che introduca pene più pesanti per questo genere di reati». È quanto chiede il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Nel tracciare il “bilancio” 2020 dell’attività, Sileoni, parlando più nel dettaglio della digitalizzazione, spiega che «è stata prevista una cabina di regia all’interno del contratto nazionale per monitorare, seguire e verificare tutti i cambiamenti tecnologici che condizioneranno il modello di agenzia e di filiale. Vogliamo gestire con le banche tutti i cambiamenti in atto per garantire al meglio tutti i lavoratori sia nelle loro carriere sia nelle loro professionalità. I sindacati aziendali e di gruppo sanno perfettamente come dovranno muoversi e quali dovranno essere i risultati da raggiungere».
Roma, 23 dicembre 2020