CONTI CORRENTI IN ROSSO E RISIKO BANCARIO, SILEONI IN DIRETTA A CLASS CNBC

Il segretario generale della Fabi ospite di Jole Saggese nel canale finanziario all news per parlare delle nuove regole europee sugli npl e sugli sconfinamenti. Spazio alle ipotesi di aggregazione tra Mps e Unicredit

CONTI CORRENTI IN ROSSO E RISIKO BANCARIO, SILEONI IN DIRETTA A CLASS CNBC

Il segretario generale della Fabi ospite di Jole Saggese nel canale finanziario all news per parlare delle nuove regole europee sugli npl e sugli sconfinamenti. Spazio alle ipotesi di aggregazione tra Mps e Unicredit

 

 

Mps: Sileoni, Unicredit vuole piu’ risorse dal governo No a piani lacrime e sangue, banca puo’ reggersi da sola (ANSA) – MILANO, 05 GEN – “E’ iniziata la solita manfrina all’italiana. Cose dette a mezza bocca e situazioni verso le quali non si va mai veramente fino in fondo. In queste ultime ore ho notato e ho percepito un certo rallentamento di entusiasmo da parte di Unicredit, perche’ probabilmente vuole piu’ risorse da parte del governo. Il Mef ha le idee estremamente chiare, e vuole risolvere al piu’ presto il problema Mps, cedendo il 64% della stessa banca”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class CNBC. “Si e’ parlato di mantenere Mps e il suo marchio autonomi fino a tre anni, ma io credo che non si superera’ un anno. Ho notato che la politica regionale e locale in questi ultimi giorni ha parlato sempre di meno, quindi sono certo che siano in corso contatti per far digerire un’operazione dove alla base di tutto c’e’ una impostazione di partenza che vede Monte dei Paschi non reggersi in piedi da sola. Una impostazione questa che noi non abbiamo mai condiviso. Noi non accetteremo mai un piano industriale lacrime e sangue, al di la’ del rispettabilissimo parere del Mef”. “Non accetteremo che si recuperi sulle lavoratrici e sui lavoratori quello che eventualmente lo Stato dara’ a Unicredit per prendere Mps. Non accetteremo mai un piano industriale che imponga sacrifici oltre quelli che gia’ son stati chiesti” conclude il sindacalista. (ANSA). ALG 05-GEN-21 17:08

Mps: Sileoni, Unicredit vuole piu’ risorse da governo = (AGI) – Roma, 5 gen. – “E’ iniziata la solita manfrina all’italiana. Cose dette a mezza bocca e situazioni verso le quali non si va mai veramente fino in fondo. In queste ultime ore ho notato e ho percepito un certo rallentamento di entusiasmo da parte di Unicredit, perche’ probabilmente vuole piu’ risorse da parte del governo. Il Mef ha le idee estremamente chiare, e vuole risolvere al piu’ presto il problema Mps, cedendo il 64% della stessa banca”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc. “Si e’ parlato di mantenere Mps e il suo marchio autonomi fino a tre anni, ma io credo che non si superera’ un anno. Ho notato che la politica regionale e locale in questi ultimi giorni ha parlato sempre di meno, quindi sono certo che siano in corso contatti per far digerire un’operazione dove alla base di tutto c’e’ una impostazione di partenza che vede Monte dei Paschi non reggersi in piedi da sola. Una impostazione questa che noi non abbiamo mai condiviso. Noi non accetteremo mai un piano industriale lacrime e sangue, al di la’ del rispettabilissimo parere del Mef. Non accetteremo che si recuperi sulle lavoratrici e sui lavoratori quello che eventualmente lo Stato dara’ a Unicredit per prendere Mps. Non accetteremo mai un piano industriale che imponga sacrifici oltre quelli che gia’ son stati chiesti”, aggiunge Sileoni. (AGI)Ila 051702 GEN 21​

MPS: SILEONI, ‘DA UNICREDIT NOTO MENO ENTUSIASMO, VORRA’ PIU’ RISORSE DA GOVERNO’ = Roma, 5 gen. (Adnkronos) – “E’ iniziata la solita manfrina all’italiana. Cose dette a mezza bocca e situazioni verso le quali non si va mai veramente fino in fondo. In queste ultime ore ho notato e ho percepito un certo rallentamento di entusiasmo da parte di UNICREDIT, perché probabilmente vuole più risorse da parte del governo. Il Mef ha le idee estremamente chiare, e vuole risolvere al più presto il problema Mps, cedendo il 64% della stessa banca”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc. “Si è parlato di mantenere Mps e il suo marchio autonomi fino a tre anni, ma io credo che non si supererà un anno. Ho notato – dice il leader sindacale – che la politica regionale e locale in questi ultimi giorni ha parlato sempre di meno, quindi sono certo che siano in corso contatti per far digerire un’operazione dove alla base di tutto c’è una impostazione di partenza che vede Monte dei Paschi non reggersi in piedi da sola. Una impostazione questa che noi non abbiamo mai condiviso. Noi non accetteremo mai un piano industriale lacrime e sangue, al di là del rispettabilissimo parere del Mef. Non accetteremo che si recuperi sulle lavoratrici e sui lavoratori quello che eventualmente lo Stato darà a UNICREDIT per prendere Mps. Non accetteremo mai un piano industriale che imponga sacrifici oltre quelli che già son stati chiesti”, conclude Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 05-GEN-21 17:07

Mps, Sileoni (Fabi): Unicredit vuole più risorse dal Governo “Non accetteremo Piano che imponga nuovi sacrifici” Roma, 5 gen. (askanews) – “È iniziata la solita manfrina all’italiana. Cose dette a mezza bocca e situazioni verso le quali non si va mai veramente fino in fondo. In queste ultime ore ho notato e ho percepito un certo rallentamento di entusiasmo da parte di Unicredit, perché probabilmente vuole più risorse da parte del governo. Il Mef ha le idee estremamente chiare, e vuole risolvere al più presto il problema Mps, cedendo il 64% della stessa banca”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class CNBC. “Si è parlato di mantenere Mps e il suo marchio autonomi fino a tre anni, ma io credo che non si supererà un anno – ha aggiunto -. Ho notato che la politica regionale e locale in questi ultimi giorni ha parlato sempre di meno, quindi sono certo che siano in corso contatti per far digerire un’operazione dove alla base di tutto c’è una impostazione di partenza che vede Monte dei Paschi non reggersi in piedi da sola. Una impostazione questa che noi non abbiamo mai condiviso. Noi non accetteremo mai un piano industriale lacrime e sangue, al di là del rispettabilissimo parere del Mef”. “Non accetteremo che si recuperi sulle lavoratrici e sui lavoratori quello che eventualmente lo Stato darà a Unicredit per prendere Mps – ha concluso -. Non accetteremo mai un piano industriale che imponga sacrifici oltre quelli che già son stati chiesti”. Sen 20210105T171444Z

Mps, Sileoni: Unicredit vuole più risorse da Governo Roma, 5 gen. (LaPresse) – “È iniziata la solita manfrina all’italiana. Cose dette a mezza bocca e situazioni verso le quali non si va mai veramente fino in fondo. In queste ultime ore ho notato e ho percepito un certo rallentamento di entusiasmo da parte di Unicredit, perché probabilmente vuole più risorse da parte del governo. Il Mef ha le idee estremamente chiare, e vuole risolvere al più presto il problema Mps, cedendo il 64% della stessa banca”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class CNBC. (segue) ECO NG01 taw 051712 GEN 21​

Mps, Sileoni: Unicredit vuole più risorse da Governo-2- Roma, 5 gen. (LaPresse) – “Si è parlato di mantenere Mps e il suo marchio autonomi fino a tre anni, – dice Sileoni – ma io credo che non si supererà un anno. Ho notato che la politica regionale e locale in questi ultimi giorni ha parlato sempre di meno, quindi sono certo che siano in corso contatti per far digerire un’ operazione dove alla base di tutto c’è una impostazione di partenza che vede Monte dei Paschi non reggersi in piedi da sola. Una impostazione questa che noi non abbiamo mai condiviso. Noi non accetteremo mai un piano industriale lacrime e sangue, al di là del rispettabilissimo parere del Mef”.”Non accetteremo che si recuperi sulle lavoratrici e sui lavoratori quello che eventualmente lo Stato darà a Unicredit per prendere Mps.Non accetteremo mai un piano industriale che imponga sacrifici oltre quelli che già son stati chiesti”. aggiunge Sileoni. ECO NG01 taw 051712 GEN 21

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