Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Tg2 Italia su Rai Due. «Le regole dell’Autorità bancaria europea erano conosciute da oltre quattro anni, tuttavia, oltre a una scarsa informazione rivolta ai correntisti sulle importanti novità, è mancata soprattutto una presa di posizione vera. Ora in tanti ridimensionano la vicenda, ma in realtà scontiamo la debolezza della nostra politica e della nostra finanza rispetto all’Europa» ha aggiunto Sileoni.

Roma, 11 gennaio 2021

Gli interventi del Segretario Generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

La puntata completa

Banche: SILEONI, da direttori filiali soluzioni per stop rosso Scontiamo debolezza politica e finanza rispetto all’Europa (ANSA) – MILANO, 11 GEN – “Andare in banca e parlare con i direttori di filiale: questo e’ il mio consiglio per tutti i clienti, sia imprese sia famiglie, verranno tutti ascoltati per cercare di superare i problemi creati dalle nuove regole sui conti in rosso, che interessano 15 milioni di soggetti e hanno effetti su 32 miliardi di euro di sconfinamenti”. Lo ha detto, secondo quanto riporta una nota il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, a Tg2 Italia su Rai Due. “Dialogando con i direttori sara’ possibile trovare – ha sottolineato SILEONI – soluzioni per quanto riguarda le esigenze di liquidita’ e superare gli ostacoli creati dalle norme europee che, dal primo gennaio scorso, limitano fortemente lo scoperto di conto corrente. Si possono concordare – ha ricordato – fidi specifici o affidamenti, sulla base delle necessita’ di denaro della clientela”. “Le regole dell’Autorita’ bancaria europea erano conosciute da oltre quattro anni, tuttavia, oltre a una scarsa informazione rivolta ai correntisti sulle importanti novita’, e’ mancata soprattutto una presa di posizione vera. Ora in tanti ridimensionano la vicenda, ma in realta’ scontiamo la debolezza della nostra politica e della nostra finanza rispetto all’Europa”, ha aggiunto SILEONI. (ANSA). PEG 11-GEN-21 11:53 NNNN

Banche: Fabi, con direttori filiale soluzioni per stop “rosso” = (AGI) – Roma, 11 gen. – “Andare in banca e parlare con i direttori di filiale: questo e’ il mio consiglio per tutti i clienti, sia imprese sia famiglie, verranno tutti ascoltati per cercare di superare i problemi creati dalle nuove regole sui conti in rosso, che interessano 15 milioni di soggetti e hanno effetti su 32 miliardi di euro di sconfinamenti. Dialogando con i direttori, comunque, sara’ possibile trovare soluzioni per quanto riguarda le esigenze di liquidita’ e superare gli ostacoli creati dalle norme europee che, dal 1 gennaio scorso, limitano fortemente lo scoperto di conto corrente. Si possono concordare fidi specifici o affidamenti, sulla base delle necessita’ di denaro della clientela”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Tg2 Italia su Rai Due. “Le regole dell’Autorita’ bancaria europea erano conosciute da oltre quattro anni, tuttavia, oltre a una scarsa informazione rivolta ai correntisti sulle importanti novita’, e’ mancata soprattutto una presa di posizione vera. Ora in tanti ridimensionano la vicenda, ma in realta’ scontiamo la debolezza della nostra politica e della nostra finanza rispetto all’Europa” ha aggiunto SILEONI. (AGI)Ila 111134 GEN 21 NNNN

Banche, SILEONI: Con direttori filiale soluzioni per stop conti in rosso Milano, 11 gen. (LaPresse) – “Andare in banca e parlare con i direttori di filiale: questo è il mio consiglio per tutti i clienti, sia imprese sia famiglie, verranno tutti ascoltati per cercare di superare i problemi creati dalle nuove regole sui conti in rosso, che interessano 15 milioni di soggetti e hanno effetti su 32 miliardi di euro di sconfinamenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Tg2 Italia su Rai Due. “Dialogando con i direttori, comunque – ha continuato -, sarà possibile trovare soluzioni per quanto riguarda le esigenze di liquidità e superare gli ostacoli creati dalle norme europee che, dal 1° gennaio scorso, limitano fortemente lo scoperto di conto corrente. Si possono concordare fidi specifici o affidamenti, sulla base delle necessità di denaro della clientela”. Per SILEONI “le regole dell’Autorità bancaria europea erano conosciute da oltre quattro anni, tuttavia, oltre a una scarsa informazione rivolta ai correntisti sulle importanti novità, è mancata soprattutto una presa di posizione vera. Ora in tanti ridimensionano la vicenda, ma in realtà scontiamo la debolezza della nostra politica e della nostra finanza rispetto all’Europa”. ECO NG01 fct 111125 GEN 21