DIRITTI, LAVORO E MATERNITÀ: LO STUDIO DELLA FABI DONNE
26 slides per raccontare un mondo di norme e regole in evoluzione: quello femminile, della maternità e della conciliazione tempi di vita e di lavoro in Italia
Il coordinamento nazionale donne della Fabi presenta una pubblicazione per parlare di normativa e diritti sul mondo del lavoro. Maternità, divieto di discriminazione, tutela della salute, congedi parentali.
Tanti gli argomenti affrontati per offrire a tutte le bancarie e iscritte Fabi, un quadro generale dei diritti e delle materie che regolano l’attività lavorativa per le donne in Italia. Cose che ognuno di noi dovrebbe conoscere.
Il lavoro del coordinamento Fabi donne si apre con l’art.37 della Costituzione della Repubblica Italiana che recita: ‘’La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”.
Tuttavia, nonostante il principio sia stato stabilito sin dal 1948, la legislazione sulla materia fino all’inizio del terzo millennio è stata condensata in pochissimi passaggi a notevole distanza temporale gli uni dagli altri e solo dal 2001 si è registrata una maggiore attività normativa.
Basti pensare che il principio di parità tra uomo e donna è stato introdotto nel 1977 e sono stati necessari quasi trent’anni per ampliare la normativa sulla maternità estendendo le tutele anche al padre lavoratore.
Ed ecco allora che il coordinamento Fabi donne propone 26 slides corredate da immagini, tabelle e grafici per parlare di diritto alla conservazione del posto di lavoro, articoli di legge dedicati a prevenzione e sicurezza, lavori vietati, regolamentazione del lavoro notturno, permessi retribuiti, congedo di maternità e di paternità obbligatorio e facoltativo. E ancora utilizzo delle ferie, progressione di carriera, utilizzo anticipato del tfr.
Ma il lavoro del coordinamento donne è incentrato anche sull’evoluzione della normativa con le novità e gli interventi introdotti negli ultimi anni volti a stabilizzare ed ampliare sempre di più il quadro di tutele per la famiglia: non solo per la madre, quindi, ma anche per il padre.
E alle tutele normative si aggiungono le agevolazioni economiche. Eccone alcune:
BONUS BEBÈ
Resta in vigore anche nel 2021 il bonus bebè, in attesa dell’avvio dell’assegno unico per i figli a carico. L’accesso alla misura non è condizionato da un limite di reddito, ma le soglie di reddito ISEE servono per fissare l’importo spettante. Consiste in un assegno mensile erogato a favore di genitori con un figlio nato nel 2021, di importo pari a: 80 euro al mese per redditi al di sopra dei 40.000 euro; 120 euro al mese per redditi tra 7.001 e 40.000 euro;160 euro al mese per redditi pari o inferiori a 7.000 euro. L’assegno è incrementato del 20% in caso di figlio successivo al primo.
BONUS MAMME DOMANI
Confermata per il 2021 la misura di sostegno, anche conosciuta come premio alla nascita, che prevede su domanda all’INPS, il riconoscimento di un beneficio economico di 800 euro, alla futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza o alla nascita. Il beneficio è concesso in relazione ad ogni figlio nato.
BONUS NIDO
Restano invariati gli importi massimi richiedibili: 3.000 euro per famiglie con redditi fino a 25.000 euro; 2.500 euro per le famiglie con redditi fino a 40.000 euro; 1.500 euro per le famiglie con redditi oltre i 40.000 euro.
BONUS MAMME SINGLE CON FIGLI DISABILI
Nuova misura prevista dal 2021, destinata alle mamme con figli disabili. Prevede un contributo, fino a 500 euro mensili, per le madri disoccupate o monoreddito facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico, aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore
al 60 per cento.