CRÉDIT AGRICOLE, I SINDACATI CHIEDONO LO STOP ALLE PRESSIONI COMMERCIALI
Nota unitaria della Fabi e delle altre organizzazioni sindacali per “l’immediata sospensione dei messaggi massivi rivolti alla Rete da parte delle funzioni commerciali con cui si richiamano i gestori ad un’intensificazione degli appuntamenti in filiale con la clientela. Si tratta di un’iniziativa che conferma come la percezione della protratta situazione di emergenza sia ancora gravemente sottovalutata da parte di certe figure, e che l’opportuna riforma del mondo commerciale da tempo professata dal Gruppo, riassumibile in “Meno controlli, più supporto” necessiti di un’urgente messa a terra”. Tanara: «L’inedita decisione di decurtare gli assegni ad personam assorbibili ci sembra realizzata in modo sommario e senza la dovuta attenzione per le diverse casistiche, perché trasferisce in capo alla generalità dei colleghi l’onere di dimostrare l’esistenza di eventuali errori».
«Abbiamo chiesto l’immediata sospensione dei messaggi massivi rivolti alla Rete da parte delle funzioni commerciali con cui si richiamano i gestori ad un’intensificazione degli appuntamenti in filiale con la clientela. Si tratta di un’iniziativa che conferma come la percezione della protratta situazione di emergenza sia ancora gravemente sottovalutata da parte di certe figure, e che l’opportuna riforma del mondo commerciale da tempo professata dal Gruppo, riassumibile in "Meno controlli, più supporto" necessiti di un’urgente messa a terra». È quanto dichiarato dalla Fabi e dalle altre sigle, in una nota unitaria, dopo il confronto avuto la scorsa settimana con i vertici della banca.
Tra i temi sul tavolo, i sindacati hanno inoltre chiesto: un rafforzamento delle misure già esistenti per l’emergenza sanitaria e una corretta applicazione dello strumento dello smart working.
«Nell’incontro del 9 marzo abbiamo criticato alcune iniziative aziendali che abbiamo ritenuto discutibili e sulle quali abbiamo invitato l’azienda a modificare il proprio approccio» dichiara il coordinatore Fabi gruppo Crédit Agricole, Fabrizio Tanara.
«L’inedita decisione di decurtare gli assegni ad personam assorbibili ci sembra realizzata in modo sommario e senza la dovuta attenzione per le diverse casistiche, perché trasferisce in capo alla generalità dei colleghi l’onere di dimostrare l’esistenza di eventuali errori. Inoltre, per quanto legittimo, ci è sembrato quanto mai inopportuno effettuare un recupero economico a carico dei colleghi proprio in un momento in cui avremmo ritenuto più appropriato considerare qualche forma di riconoscimento per gli sforzi profusi, l’impegno continuo e ininterrotto con cui tutti hanno affrontato le difficoltà legate alla pandemia. Abbiamo inoltre affrontato l’annoso tema delle pressioni commerciali, sempre presenti in varie forme nella quotidianità della rete e stiamo tuttora attendendo alcune risposte sul tema dello smart working» aggiunge il coordinatore Fabi.
Parma, 16 marzo 2021