SILEONI IN DIRETTA A RADIO ANCH’IO: «DA PARTE DI EBA CINISMO E INDIFFERENZA PER ITALIA»
Le moratorie sui prestiti a imprese e famiglie al centro dell’intervista del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione condotta da Giorgio Zanchini in onda su Radio Rai Uno
«Esiste una responsabilità ben chiara da parte dell’Autorità bancaria europea, l’Eba, una delle istituzioni bancarie europee più importanti. C’è cinismo, indifferenza, superficialità e forse anche disprezzo. L’Eba ha puntato una pistola alla tempia delle banche, contestando la possibilità di garantire flessibilità sui crediti a imprese e famiglie: a giugno scadono le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti, 198 miliardi si riferiscono a 1,3 milioni di aziende e 95 miliardi si riferiscono a 1,4 milioni di cittadini. L’interruzione brusca della sospensione di questi prestiti obbligherà le banche a segnalare in sofferenza sia le famiglie, che non potranno più usare altri affidamenti, sia le imprese, che rischiano il fallimento». Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina a Radio Rai 1 durante la trasmissione Radio Anch’io.
«La soluzione, come ha fatto anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, l’abbiamo chiesta a governo e Banca d’Italia, che già si stanno muovendo: va prorogata la scadenza delle moratorie da giugno fino al termine della pandemia, per dare respiro alle aziende per riaprire e rimettersi in regola. E non possiamo accettare che alle famiglie venga messo il coltello sotto la gola in un momento così difficile» ha aggiunto Sileoni.
Roma, 24 marzo 2021
Banche: Sileoni, da Eba indifferenza verso l’Italia Segretario FABI, serve prorogare scadenza moratorie (ANSA) – ROMA, 24 MAR – “Esiste una responsabilita’ ben chiara da parte dell’Autorita’ bancaria europea, l’Eba, una delle istituzioni bancarie europee piu’ importanti. C’e’ cinismo, indifferenza, superficialita’ e forse anche disprezzo”. . Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina a Radio Rai 1 durante la trasmissione Radio Anch’io secondo cui “l’Eba ha puntato una pistola alla tempia delle banche, contestando la possibilita’ di garantire flessibilita’ sui crediti a imprese e famiglie: a giugno scadono le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti, 198 miliardi si riferiscono a 1,3 milioni di aziende e 95 miliardi si riferiscono a 1,4 milioni di cittadini”. ” L’interruzione brusca della sospensione di questi prestiti obblighera’ le banche a segnalare in sofferenza sia le famiglie, che non potranno piu’ usare altri affidamenti, sia le imprese che rischiano il fallimento” ha aggiunti “La soluzione, come ha fatto anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, l’abbiamo chiesta a governo e Banca d’Italia, che gia’ si stanno muovendo: va prorogata la scadenza delle moratorie da giugno fino al termine della pandemia”. (ANSA). DOA 24-MAR-21 08:34 NNNN
Banche: Sileoni, da parte Eba cinismo e indifferenza per Italia = (AGI) – Roma, 24 mar. – “Esiste una responsabilita’ ben chiara da parte dell’Autorita’ bancaria europea, l’Eba, una delle istituzioni bancarie europee piu’ importanti. C’e’ cinismo, indifferenza, superficialita’ e forse anche disprezzo”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina a Radio Rai 1 durante la trasmissione Radio Anch’io. E ha spiegato: “L’Eba ha puntato una pistola alla tempia delle Banche, contestando la possibilita’ di garantire flessibilita’ sui crediti a imprese e famiglie: a giugno scadono le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti, 198 miliardi si riferiscono a 1,3 milioni di aziende e 95 miliardi si riferiscono a 1,4 milioni di cittadini. L’interruzione brusca della sospensione di questi prestiti – ha proseguito – obblighera’ le Banche a segnalare in sofferenza sia le famiglie, che non potranno piu’ usare altri affidamenti, sia le imprese che rischiano il fallimento”. “La soluzione, come ha fatto anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, l’abbiamo chiesta a governo e Banca d’Italia, che gia’ si stanno muovendo – ha concluso Sileoni – va prorogata la scadenza delle moratorie da giugno fino al termine della pandemia, per dare respiro alle aziende per riaprire e rimettersi in regola. E non possiamo accettare che alle famiglie venga messo il coltello sotto la gola in un momento cosi’ difficile”. (AGI)Gav 241016 MAR 21 NNNN
COVID: SILEONI (FABI), ‘SU MORATORIE DA EBA CINISMO, INDIFFERENZA E DISPREZZO’ = Roma, 24 mar. (Adnkronos) – “Esiste una responsabilità ben chiara da parte dell’Autorità bancaria europea, l’Eba, una delle istituzioni bancarie europee più importanti. C’è cinismo, indifferenza, superficialità e forse anche disprezzo”. Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, questa mattina nel corso di Radio Anch’io su Rai Radio 1. “L’Eba – ha detto – ha puntato una pistola alla tempia delle banche, contestando la possibilità di garantire flessibilità sui crediti a imprese e famiglie: a giugno scadono le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti, 198 miliardi si riferiscono a 1,3 milioni di aziende e 95 miliardi si riferiscono a 1,4 milioni di cittadini. L’interruzione brusca della sospensione di questi prestiti – ha spiegato Sileoni – obbligherà le banche a segnalare in sofferenza sia le famiglie, che non potranno più usare altri affidamenti, sia le imprese che rischiano il fallimento”. “La soluzione, come ha fatto anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, l’abbiamo chiesta a governo e Banca d’Italia, che già si stanno muovendo: va prorogata la scadenza delle moratorie da giugno fino al termine della pandemia, per dare respiro alle aziende per riaprire e rimettersi in regola. E non possiamo accettare che alle famiglie venga messo il coltello sotto la gola in un momento così difficile”, ha concluso il leader della Fabi. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 24-MAR-21 09:46 NNNN
Banche, Fabi: serve posizione forte governo e Bankitalia su Eba Banche, Fabi: serve posizione forte governo e Bankitalia su Eba Rischio si ricominci a chiedere a clienti di pagare rate Roma, 24 mar. (askanews) – “Ci vuole una presa di posizione forte di governo e Bankitalia su Eba perché l’Italia non si può permettere di mandare in default 2,7 milioni di imprese e famiglie”. Così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Ci sono due tipi e due momenti di prestiti, quelli del pre-pandemia e quelli garantiti dallo Stato erogati durante la pandemia -ha affermato Sileoni-. Il problema nasce perché una delle due autorità europee più importanti, l’Eba, sembrerebbe non dare possibilità alle banche di prorogare la scadenza di giugno della moratoria. Lo scenario che si presenta potrebbe far sì che le banche potrebbero chiedere alla clientela di ricominciare a pagare le rate e se i pagamenti ritardano potrebbero classificare i clienti come cattivi pagatori, azzerare tutte le altre esposizioni, negare futuri prestiti e avviare le pratiche di recupero credito. Abbiamo chiesto sia al governo sia alla banca d’Italia di intervenire. Ci vuole una presa di posizione forte perché l’Italia non si può permettere di mettere in difficoltà 2,7 milioni di imprese e famiglie”. Cos 20210324T095354Z
Banche, Sileoni (Fabi): Cinismo e indifferenza per Italia da parte di Eba Roma, 24 mar. (LaPresse) – “Esiste una responsabilità ben chiara da parte dell’Autorità bancaria europea, l’Eba, una delle istituzioni bancarie europee più importanti. C’è cinismo, indifferenza, superficialità e forse anche disprezzo. L’Eba ha puntato una pistola alla tempia delle Banche, contestando la possibilità di garantire flessibilità sui crediti a imprese e famiglie: a giugno scadono le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti, 198 miliardi si riferiscono a 1,3 milioni di aziende e 95 miliardi si riferiscono a 1,4 milioni di cittadini. L’interruzione brusca della sospensione di questi prestiti obbligherà le Banche a segnalare in sofferenza sia le famiglie, che non potranno più usare altri affidamenti, sia le imprese che rischiano il fallimento”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina a Radio Rai 1 durante la trasmissione Radio Anch’io. “La soluzione, come ha fatto anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, l’abbiamo chiesta a governo e Banca d’Italia, che già si stanno muovendo: va prorogata la scadenza delle moratorie da giugno fino al termine della pandemia, per dare respiro alle aziende per riaprire e rimettersi in regola. E non possiamo accettare che alle famiglie venga messo il coltello sotto la gola in un momento così difficile”, ha aggiunto Sileoni. ECO NG01 taw 240959 MAR 21
Banche, Sileoni, Senza proroga moratorie saltano imprese e posti lavoro Roma, 24 mar. (LaPresse) – “Se a giugno non saranno prorogate le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti di aziende e famiglie, le conseguenze, economiche e sociali, in Italia, saranno devastanti. In particolare, sono 198 miliardi i finanziamenti congelati per 1,3 milioni di imprese e molte di queste aziende, portate inevitabilmente in sofferenza dalle banche, potrebbero fallire, con la conseguenza che salterebbero centinaia di migliaia di posti di lavoro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina a Radio Globo durante la trasmissione Morning Show. “Seri problemi anche per 1,4 milioni di famiglie, che finora hanno beneficiato della sospensione di mutui per 95 miliardi: se non hanno avuto i soldi per pagare le rate finora a causa della crisi economica causata dal Covid, non li avranno nemmeno fra 100 giorni. Questo vuol dire che le banche saranno costrette a tagliare tutti i loro affidamenti e molte famiglie, inoltre, potrebbero perdere la casa data in garanzia per lo stesso mutuo”, ha aggiunto Sileoni, spiegando che “governo e Banca d’Italia si stanno già muovendo per convincere Commissione Ue ed Autorità bancaria europea (Eba) a far slittare il termine di giugno fino al termine della pandemia”. ECO NG01 taw 241021 MAR 21
Banche: Sileoni, da parte di Eba cinismo e indifferenza per Italia Roma, 24 mar – (Nova) – Esiste una responsabilita’ ben chiara da parte dell’Autorita’ bancaria europea, l’Eba, una delle istituzioni bancarie europee piu’ importanti. C’e’ cinismo, indifferenza, superficialita’ e forse anche disprezzo. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina a Radio Rai 1 durante la trasmissione Radio Anch’io. “L’Eba ha puntato una pistola alla tempia delle Banche, contestando la possibilita’ di garantire flessibilita’ sui crediti a imprese e famiglie: a giugno scadono le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti, 198 miliardi si riferiscono a 1,3 milioni di aziende e 95 miliardi si riferiscono a 1,4 milioni di cittadini. L’interruzione brusca della sospensione di questi prestiti obblighera’ le Banche a segnalare in sofferenza sia le famiglie, che non potranno piu’ usare altri affidamenti, sia le imprese che rischiano il fallimento”, aggiunge. “La soluzione, come ha fatto anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, l’abbiamo chiesta a governo e Banca d’Italia, che gia’ si stanno muovendo: va prorogata la scadenza delle moratorie da giugno fino al termine della pandemia, per dare respiro alle aziende per riaprire e rimettersi in regola. E non possiamo accettare che alle famiglie venga messo il coltello sotto la gola in un momento cosi’ difficile”, ha aggiunto Sileoni. (Rin) NNNN