CARIGE, LA STRADA È LUNGA MA C’È UNA SOLUZIONE E «PORTA IN EMILIA ROMAGNA»
Le dichiarazioni del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, al Secolo XIX sul futuro della banca ligure
«No a Mps? Le strade portano in Emilia. E sarebbe anche una buona soluzione, se il Fondo decidesse di liberarsi di Carige. Certo, noi di Fabi preferiremmo che il Fidt tenesse più a lungo possibile le quote e che la banca rimanesse autonoma vista anche la bontà della guida del presidente e dell'amministratore delegato Francesco Guido, guadagnando il tempo necessario per il rilancio definitivo. È chiaro che sarà decisiva la volontà della Bce, ma è altrettanto chiaro che una volta risolta la partita Mps, tutte quelle aggregazioni che gli addetti ai lavori danno oggi per scontate, potrebbero cambiare».
Lo ha detto al Secolo XIX in edicola domenica 11 aprile, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Sulla questione del futuro della banca guidata da Francesco Guido è intervenuto anche il coordinatore Fabi del gruppo Carige, Alessandro Mutini: «I termini per trovare un partner sono obbligati, come ha ricordato il presidente Boccuzzi. La holding pubblica rimane comunque l’unica via per guadagnare tempo. Altrimenti bisogna trovare una soluzione: c’è un problema anche di scelte fatte dal 2019, con le riduzioni del personale, per cui sarebbe difficile per i colleghi andare oltre la fine di quest’anno. Bisognerebbe altrimenti fare scelte diverse e tornare, ad esempio, ad assumere». I dettagli degli interventi nell’articolo del quotidiano Secolo XIX.
Genova, 12 aprile 2021