SILEONI A RADIO CAPITAL: “CON LA SCUSA DEI TASSI NEGATIVI, LE BANCHE SPINGONO LA VENDITA DI PRODOTTI FINANZIARI”
Intervista al segretario generale della Fabi. Critiche agli istituti di credito che applicano interessi passivi sui conti correnti per orientare le scelte di investimento della clientela.
“Ho l’impressione che si stiano creando le condizioni per convincere la clientela delle banche ad acquistare prodotti delle stesse banche. Quando un cliente viene contattato, gli vengono offerti prodotti finanziari, sapendo che quel cliente ha importi rilevanti sul suo conto corrente. Quindi, le banche, per disincentivare i clienti a tenere i soldi fermi sul conto, con la spada di Damocle degli interessi negativi, stimolano il cliente ad acquistare prodotti finanziari e assicurativi”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina da Radio Capital. “Serve un intervento politico europeo, a livello della Bce, una presa di posizione che possa mettere al riparo i risparmi e i depositi sui conti correnti” ha aggiunto Sileoni.
Quanto alla cessione dei crediti deteriorati, il segretario generale della Fabi ha spiegato che “le banche sono state invitate e poi costrette dalla Banca centrale europea, negli scorsi anni, a ripulire i bilanci da una zavorra di circa 200 miliardi di euro di sofferenze, di crediti non esigibili o parzialmente esigibili: questi importi sono stati ceduti a terzi, a società private, specializzate nel recupero crediti che lo hanno comprati a prezzi bassi e cercano di recuperarli in tempi molto rapidi, mettendo letteralmente il coltello sotto la gola alla povera gente, che arriva addirittura a togliersi la vita, e anche a imprese in difficoltà economiche”.
Roma, 28 aprile 2021