«VOCI DI MAXIFUSIONI TRA BANCHE, NO A MACELLERIA SOCIALE»

Dichiarazione del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni: «No ad aggregazioni per la competizione sfrenata fra i gruppi, a danno delle lavoratrici e dei lavoratori e pure della clientela»

«VOCI DI MAXIFUSIONI TRA BANCHE, NO A MACELLERIA SOCIALE»

Dichiarazione del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni: «No ad aggregazioni per la competizione sfrenata fra i gruppi, a danno delle lavoratrici e dei lavoratori e pure della clientela»

 

 

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

 

COMUNICATO STAMPA

 

BANCHE: SILEONI, VOCI DI MAXIFUSIONI, NO A MACELLERIA SOCIALE

 

Roma, 6 maggio 2021. «Sento puzza di bruciato. Proprio in queste ore, stanno girando voci che non mi piacciono affatto: si parla, piuttosto concretamente, di mega fusioni tra banche, che potrebbero interessare anche più di due gruppi, in relazione alle quali occorre porre la massima attenzione. Operazioni di questo tipo sono pericolose, diventano il pretesto e l’occasione per produrre migliaia di esuberi fra le lavoratrici e i lavoratori. Sto verificando personalmente se le indiscrezioni hanno un fondamento preciso e tutta la Fabi ha alzato al massimo l’allerta: ci opporremo con qualsiasi mezzo a nostra disposizione a operazioni che dovessero provocare una macelleria sociale. La riorganizzazione del sistema è un conto, la distruzione di posti di lavoro è un altro e non siamo disposti in nessun caso ad accettarlo». Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. «Noi non parteggiamo per i vertici di alcun gruppo e riteniamo che sia doveroso da parte dello Stato trovare una soluzione per il Monte dei Paschi di Siena e per le 20.000 persone che ci lavorano oltre che per le loro famiglie. Questa è la priorità assoluta, considerando anche che mi sembra di capire che questo governo non intende dare a Mps la possibilità di restare autonomo ancora per un po’ di tempo. Detto questo, è pericoloso fare operazioni per una competizione sfrenata fra i gruppi bancari tutta a danno delle lavoratrici e dei lavoratori e pure della clientela» aggiunge Sileoni.

Banche: Sileoni, voci di maxi-fusioni con migliaia esuberi Massima allerta, no alla macelleria sociale. Soluzione per Mps (ANSA) – MILANO, 06 MAG – “Sento puzza di bruciato. Proprio in queste ore, stanno girando voci che non mi piacciono affatto: si parla, piuttosto concretamente, di mega fusioni tra banche, che potrebbero interessare anche piu’ di due gruppi, in relazione alle quali occorre porre la massima attenzione. Operazioni di questo tipo sono pericolose, diventano il pretesto e l’occasione per produrre migliaia di esuberi fra le lavoratrici e i lavoratori”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Sto verificando personalmente se le indiscrezioni hanno un fondamento preciso e tutta la Fabi ha alzato al massimo l’allerta: ci opporremo con qualsiasi mezzo a nostra disposizione a operazioni che dovessero provocare una macelleria sociale”. “Riteniamo che sia doveroso da parte dello Stato trovare una soluzione per il Monte dei Paschi di Siena e per le 20.000 persone che ci lavorano oltre che per le loro famiglie. Questa e’ la priorita’ assoluta, considerando anche che mi sembra di capire che questo governo non intende dare a Mps la possibilita’ di restare autonomo ancora per un po’ di tempo. Detto questo, e’ pericoloso fare operazioni per una competizione sfrenata fra i gruppi bancari tutta a danno delle lavoratrici e dei lavoratori e pure della clientela”, aggiunge Sileoni. (ANSA). ALG 06-MAG-21 16:05 NNNN

BANCHE: SILEONI (FABI), ‘VOCI DI MEGA FUSIONI, OPERAZIONI PERICOLOSE PER OCCUPAZIONE’ = ‘ci opporremo con qualsiasi mezzo ad eventuale macelleria sociale’ Roma, 6 mag. (Adnkronos) – “Sento puzza di bruciato. Proprio in queste ore, stanno girando voci che non mi piacciono affatto: si parla, piuttosto concretamente, di mega fusioni tra banche, che potrebbero interessare anche più di due gruppi, in relazione alle quali occorre porre la massima attenzione. Operazioni di questo tipo sono pericolose, diventano il pretesto e l’occasione per produrre migliaia di esuberi fra le lavoratrici e i lavoratori”. Lo scrive, in una nota, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI. “Sto verificando personalmente – spiega – se le indiscrezioni hanno un fondamento preciso e tutta la Fabi ha alzato al massimo l’allerta: ci opporremo con qualsiasi mezzo a nostra disposizione a operazioni che dovessero provocare una macelleria sociale. La riorganizzazione del sistema è un conto, la distruzione di posti di lavoro è un altro e non siamo disposti in nessun caso ad accettarlo”, aggiunge SILEONI. “Noi non parteggiamo per i vertici di alcun gruppo e riteniamo che sia doveroso da parte dello Stato trovare una soluzione per il Monte dei Paschi di Siena e per le 20.000 persone che ci lavorano oltre che per le loro famiglie. Questa è la priorità assoluta – scrive – considerando anche che mi sembra di capire che questo governo non intende dare a Mps la possibilità di restare autonomo ancora per un po’ di tempo. Detto questo, è pericoloso fare operazioni per una competizione sfrenata fra i gruppi bancari tutta a danno delle lavoratrici e dei lavoratori e pure della clientela”, aggiunge SILEONI. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 06-MAG-21 15:54​

Banche, Fabi: voci di maxifusioni, no a macelleria sociale *Banche, Fabi: voci di maxifusioni, no a macelleria sociale Sileoni: trovare soluzione per Mps, ma non competizione sfrenata Milano, 6 mag. (askanews) – “Sento puzza di bruciato. Proprio in queste ore, stanno girando voci che non mi piacciono affatto: si parla, piuttosto concretamente, di mega fusioni tra Banche, che potrebbero interessare anche più di due gruppi, in relazione alle quali occorre porre la massima attenzione. Operazioni di questo tipo sono pericolose, diventano il pretesto e l’occasione per produrre migliaia di esuberi fra le lavoratrici e i lavoratori”. Così, in una nota, il il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Sto verificando personalmente se le indiscrezioni hanno un fondamento preciso e tutta la Fabi ha alzato al massimo l’allerta: ci opporremo con qualsiasi mezzo a nostra disposizione a operazioni che dovessero provocare una macelleria sociale. La riorganizzazione del sistema è un conto, la distruzione di posti di lavoro è un altro e non siamo disposti in nessun caso ad accettarlo”, ha dichiarato ancora Sileoni. “Noi non parteggiamo per i vertici di alcun gruppo e riteniamo che sia doveroso da parte dello Stato trovare una soluzione per il Monte dei Paschi di Siena e per le 20.000 persone che ci lavorano oltre che per le loro famiglie. Questa è la priorità assoluta, considerando anche che mi sembra di capire che questo governo non intende dare a Mps la possibilità di restare autonomo ancora per un po’ di tempo. Detto questo, è pericoloso fare operazioni per una competizione sfrenata fra i gruppi bancari tutta a danno delle lavoratrici e dei lavoratori e pure della clientela”, ha concluso Sileoni. Bos 20210506T162139Z​

Banche, SILEONI (Fabi): No a macelleria sociale con maxi-fusioni Roma, 6 mag. (LaPresse) – “Sento puzza di bruciato. Proprio in queste ore, stanno girando voci che non mi piacciono affatto: si parla, piuttosto concretamente, di mega fusioni tra banche, che potrebbero interessare anche più di due gruppi, in relazione alle quali occorre porre la massima attenzione. Operazioni di questo tipo sono pericolose, diventano il pretesto e l’occasione per produrre migliaia di esuberi fra le lavoratrici e i lavoratori. Sto verificando se le indiscrezioni hanno un fondamento preciso e tutta la Fabi ha alzato al massimo l’allerta: ci opporremo con qualsiasi mezzo a nostra disposizione a operazioni che dovessero provocare una macelleria sociale. La riorganizzazione del sistema è un conto, la distruzione di posti di lavoro è un altro e non siamo disposti in nessun caso ad accettarlo”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI. (segue) ECO NG01 taw 061549 MAG 21
Banche, SILEONI (Fabi): No a macelleria sociale con maxi-fusioni-2- Roma, 6 mag. (LaPresse) – “Noi non parteggiamo per i vertici di alcun gruppo e riteniamo che sia doveroso da parte dello Stato trovare una soluzione per il Monte dei Paschi di Siena e per le 20.000 persone che ci lavorano oltre che per le loro famiglie. Questa è la priorità assoluta, considerando anche che mi sembra di capire che questo governo non intende dare a Mps la possibilità di restare autonomo ancora per un po’ di tempo. Detto questo, è pericoloso fare operazioni per una competizione sfrenata fra i gruppi bancari tutta a danno delle lavoratrici e dei lavoratori e pure della clientela”, aggiunge SILEONI. ECO NG01 taw 061549 MAG 21
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