«La cosiddetta ipotesi “spezzatino”, con la cessione di singoli asset a soggetti differenti, non è contemplata nel piano industriale corrente, né negli accordi sottoscritti nel 2019, in cui si parla espressamente di una business combination con un unico soggetto bancario. Il coordinamento Fabi Banca Carige esprime sconcerto per alcuni dei contenuti presenti nella recente intervista al Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e pubblicata da La Repubblica. In occasione dei numerosi incontri che la Fabi ha avuto con i massimi rappresentanti aziendali, l’ipotesi riferita dal dottor Maccarone non è mai stata evocata ma, al contrario, è sempre stata esplicitamente esclusa».
È quanto scrive il coordinamento Fabi in Carige, in una comunicazione inviata oggi alle lavoratrici e ai lavoratori della banca iscritti alla Federazione autonoma bancari italiani. «Una simile eventualità̀ che, tra l’altro, non solo metterebbe gravemente in discussione la territorialità̀ della Banca ma, soprattutto, aprirebbe a pesanti incertezze circa la professionalità̀ delle persone, la loro assegnazione e lo svolgimento della loro attività̀ lavorativa verrà̀ osteggiata dalla FABI e combattuta con ogni mezzo, così come del resto è già̀ avvenuto in occasione dei ventilati tentativi di cessione a fondi di private equity. Rileviamo che tutto questo non favorisce il tentativo in atto di recuperare un clima aziendale più sereno: tentativo, questo, che le parti stanno portando avanti attraverso complicati confronti sulle pressioni commerciali e su una serie di argomenti che devono trovare soluzione prima di una eventuale, complessiva ed unica aggregazione avente le caratteristiche che bene sono state espresse dalla Segreteria Nazionale della Fabi e dal Segretario Generale Lando Maria Sileoni» scrive ancora il coordinamento Fabi in Carige.
Genova, 24 maggio 2021
Carige: FABI, ipotesi spezzatino era sempre stata esclusa ‘Sconcerto’ per intervista del presidente del Fitd (ANSA) – MILANO, 24 MAG – “La cosiddetta ipotesi ‘spezzatino’, con la cessione di singoli asset a soggetti differenti, non e’ contemplata nel piano industriale corrente, ne’ negli accordi sottoscritti nel 2019, in cui si parla espressamente di una business combination con un unico soggetto bancario.” Lo segnala il coordinamento FABI in Banca Carige esprimendo “sconcerto” per quanto emerso sabato in una intervista dal presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Salvatore Maccarone. “In occasione dei numerosi incontri che la FABI ha avuto con i massimi rappresentanti aziendali, l’ipotesi riferita dal dottor Maccarone non e’ mai stata evocata ma, al contrario, e’ sempre stata esplicitamente esclusa”, prosegue la comunicazione inviata alle lavoratrici e ai lavoratori della banca iscritti alla Federazione autonoma bancari italiani. “Una simile eventualita’̀ che, tra l’altro, non solo metterebbe gravemente in discussione la territorialita’̀ della Banca ma, soprattutto, aprirebbe a pesanti incertezze circa la professionalita’̀ delle persone, la loro assegnazione e lo svolgimento della loro attivita’̀ lavorativa verra’̀ osteggiata dalla FABI e combattuta con ogni mezzo, cosi’ come del resto e’ gia’̀ avvenuto in occasione dei ventilati tentativi di cessione a fondi di private equity. Rileviamo – prosegue la nota – che tutto questo non favorisce il tentativo in atto di recuperare un clima aziendale piu’ sereno: tentativo, questo, che le parti stanno portando avanti attraverso complicati confronti sulle pressioni commerciali e su una serie di argomenti che devono trovare soluzione prima di una eventuale, complessiva ed unica aggregazione avente le caratteristiche che bene sono state espresse dalla Segreteria Nazionale della Fabi e dal Segretario Generale Lando Maria Sileoni”. (ANSA). MM 24-MAG-21 18:44
Carige: Fabi, ipotesi spezzatino non e’ in piano industriale = (AGI) – Roma, 24 mag. – “La cosiddetta ipotesi ‘spezzatino’, con la cessione di singoli asset a soggetti differenti, non e contemplata nel piano industriale corrente, ne negli accordi sottoscritti nel 2019, in cui si parla espressamente di una business combination con un unico soggetto bancario. Il coordinamento Fabi Banca Carige esprime sconcerto per alcuni dei contenuti presenti nella recente intervista al Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e pubblicata da La Repubblica. In occasione dei numerosi incontri che la Fabi ha avuto con i massimi rappresentanti aziendali, l’ipotesi riferita dal dottor Maccarone non e mai stata evocata ma, al contrario, e sempre stata esplicitamente esclusa”. E’ quanto scrive il coordinamento Fabi in Carige, in una comunicazione inviata oggi alle lavoratrici e ai lavoratori della banca iscritti alla Federazione autonoma bancari italiani. (AGI)Mau (Segue) 241718 MAG 21
Carige: Fabi, ipotesi spezzatino non e’ in piano industriale (2)= (AGI) – Roma, 24 mag. – “Una simile eventualita’ che, tra l’altro, non solo metterebbe gravemente in discussione la territorialita’ della Banca ma, soprattutto, aprirebbe a pesanti incertezze circa la professionalita’ delle persone, la loro assegnazione e lo svolgimento della loro attivita’ lavorativa”, prosegue la nota, “verra’ osteggiata dalla Fabi e combattuta con ogni mezzo, cosi come del resto e gia’a’ avvenuto in occasione dei ventilati tentativi di cessione a fondi di private equity. Rileviamo che tutto questo non favorisce il tentativo in atto di recuperare un clima aziendale piu sereno: tentativo, questo, che le parti stanno portando avanti attraverso complicati confronti sulle pressioni commerciali e su una serie di argomenti che devono trovare soluzione prima di una eventuale, complessiva ed unica aggregazione avente le caratteristiche che bene sono state espresse dalla segreteria nazionale della Fabi e dal segretario generale Lando Maria Sileoni”. (AGI)Mau 241718 MAG 21
CARIGE: FABI, ‘IPOTESI SPEZZATINO NON E’ IN PIANO INDUSTRIALE’ = Roma 24 mag.(Adnkronos) – “La cosiddetta ipotesi ‘spezzatino’, con la cessione di singoli asset a soggetti differenti, non è contemplata nel piano industriale corrente, né negli accordi sottoscritti nel 2019, in cui si parla espressamente di una business combination con un unico soggetto bancario”. Il coordinamento FABI Banca Carige esprime in una nota “sconcerto” per alcuni dei contenuti presenti nella recente intervista al Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e pubblicata sulla stampa. In occasione dei numerosi incontri che la FABI ha avuto con i massimi rappresentanti aziendali, “l’ipotesi riferita dal dottor Maccarone non è mai stata evocata ma, al contrario, è sempre stata esplicitamente esclusa”. “Una simile eventualità̀ che, tra l’altro, non solo metterebbe gravemente in discussione la territorialità̀ della Banca ma, soprattutto, aprirebbe a pesanti incertezze circa la professionalità̀ delle persone, la loro assegnazione e lo svolgimento della loro attività̀ lavorativa verrà̀ osteggiata dalla FABI e combattuta con ogni mezzo, così come del resto è già̀ avvenuto in occasione dei ventilati tentativi di cessione a fondi di private equity”, si legge ancora nel comunicato. “Rileviamo che tutto questo non favorisce il tentativo in atto di recuperare un clima aziendale più sereno: tentativo, questo, che le parti stanno portando avanti attraverso complicati confronti sulle pressioni commerciali e su una serie di argomenti che devono trovare soluzione prima di una eventuale, complessiva ed unica aggregazione avente le caratteristiche che bene sono state espresse dalla Segreteria Nazionale della Fabi e dal Segretario Generale Lando Maria Sileoni”, conclude Fabi in Carige. (Stg/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 24-MAG-21 17:34 NNNN
Carige, Fabi: ipotesi spezzatino non è in piano industriale Roma, 24 mag. (LaPresse) – “La cosiddetta ipotesi “spezzatino”, con la cessione di singoli asset a soggetti differenti, non e` contemplata nel piano industriale corrente, nè negli accordi sottoscritti nel 2019, in cui si parla espressamente di una business combination con un unico soggetto bancario. Il coordinamento Fabi Banca Carige esprime sconcerto per alcuni dei contenuti presenti nella recente intervista al Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e pubblicata da La Repubblica. In occasione dei numerosi incontri che la Fabi ha avuto con i massimi rappresentanti aziendali, l’ipotesi riferita dal dottor Maccarone non e` mai stata evocata ma, al contrario, e` sempre stata esplicitamente esclusa”. È quanto scrive il coordinamento Fabi in Carige, in una comunicazione inviata oggi alle lavoratrici e ai lavoratori della banca iscritti alla Federazione autonoma bancari italiani. (segue) ECO NG01 taw 241715 MAG 21
Carige, Fabi: ipotesi spezzatino non è in piano industriale-2- Roma, 24 mag. (LaPresse) – “Una simile eventualità che, tra l’altro, non solo metterebbe gravemente in discussione la territorialità` della Banca ma, soprattutto, aprirebbe a pesanti incertezze circa la professionalità` delle persone, la loro assegnazione e lo svolgimento della loro attività` lavorativa verrà` osteggiata dalla FABI e combattuta con ogni mezzo, cosi` come del resto e` già` avvenuto in occasione dei ventilati tentativi di cessione a fondi di private equity. Rileviamo che tutto questo non favorisce il tentativo in atto di recuperare un clima aziendale piu` sereno: tentativo, questo, che le parti stanno portando avanti attraverso complicati confronti sulle pressioni commerciali e su una serie di argomenti che devono trovare soluzione prima di una eventuale, complessiva ed unica aggregazione avente le caratteristiche che bene sono state espresse dalla Segreteria Nazionale della Fabi e dal Segretario Generale Lando Maria Sileoni”, scrive ancora il coordinamento Fabi in Carige. ECO NG01 taw 241715 MAG 21
BANCHE. FABI: IPOTESI SPEZZATINO NON È IN PIANO INDUSTRIALE CARIGE (DIRE) Roma, 24 mag. – “La cosiddetta ipotesi spezzatino, con la cessione di singoli asset a soggetti differenti, non è contemplata nel piano industriale corrente, né negli accordi sottoscritti nel 2019, in cui si parla espressamente di una business combination con un unico soggetto bancario”. Il coordinamento FABI Banca Carige esprime “sconcerto per alcuni dei contenuti presenti nella recente intervista al Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e pubblicata da La Repubblica. In occasione dei numerosi incontri che la FABI ha avuto con i massimi rappresentanti aziendali, l’ipotesi riferita dal dottor Maccarone non è mai stata evocata ma, al contrario, è sempre stata esplicitamente esclusa”. (Lum/ Dire) 18:08 24-05-21 NNNN