BCC, MARIO NAVA ELETTO PRESIDENTE DEL FONDO DI SOSTEGNO AL REDDITO

Votato all’unanimità per salire sul gradino più alto del Comitato amministratore composto da sindacati, Federcasse ed esperti del Ministero del Lavoro e politiche sociali e dell’INPS

BCC, MARIO NAVA ELETTO PRESIDENTE DEL FONDO DI SOSTEGNO AL REDDITO

Mario Nava, componente del coordinamento Fabi Bcc, è stato eletto oggi, all’unanimità, presidente del Comitato amministratore del Fondo di solidarietà per il sostegno dell’occupabilità, dell’occupazione e del reddito dei 34mila lavoratori del Credito Cooperativo.

Il Comitato, istituito presso l’INPS e in carica quattro anni, è composto dai rappresentanti delle single sindacali del credito, di Federcasse e rappresentanti del Ministero del Lavoro e politiche sociali e dell’INPS.

Soddisfazione per l’elezione è stata espressa dalla Fabi: «La Fabi torna a presiedere il Fondo di sostegno all’occupazione, occupabilità e al reddito nel settore Credito Cooperativo – spiega Luca Bertinotti, segretario nazionale Fabi-. Tale ruolo di presidenza viene alternato con l’associazione di categoria Federcasse e vedrà quindi in questi anni operare l’esperto designato dalla FABI, Mario Nava, sostenuto e votato unanimamente da tutte le sigle sindacali, da Federcasse e dall’esperto del Ministero del lavoro e politiche sociali e dell’INPS.
Il programma di lavoro e gli adeguamenti statutari – conclude Bertinotti- necessitati dal contesto di settore sono molteplici e rilevanti e Mario Nava è sicuramente adeguato per i suoi alti profili personali e professionali a svolgere nell’interesse di tutte le lavoratrici e dei lavoratori questo delicato quanto cruciale compito».

Le trasformazioni che sta vivendo il settore del credito cooperativo sono al centro del dibattito, ma oggi lo sono ancora di più in un contesto generale mutato, un contesto toccato dalla pandemia e dalle sue conseguenze.
«Lo spirito che ci deve guidare nelle nostre attività amministrative e decisionali dovrà tenere conto del contesto geopolitico del credito cooperativo, delle tante procedure aziendali aperte e non ancora concluse, riguardanti una profonda rivisitazione del nuovo e tanto discusso modello di fare banca- sottolinea Mario Nava-. Dovrà ingaggiare con tutti gli attori di questo importante Ente bilaterale un serrato confronto, al fine di attualizzare alcune dinamiche normative, per renderle efficaci alle necessità che si stanno via via manifestando dopo la costituzione dei gruppi bancari cooperativi e l’I.P.S. – per le Casse Raiffeisen. Insomma, dovrà essere lo strumento universale di sostegno e difesa all’occupazione e finanziare una qualificata formazione, adeguata alle nuove figure professionali che la normativa bancaria e le esigenze del mercato impongono» conclude Nava.

Roma, 14/06/2021

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