«NO ALLA CESSIONE DI AXEPTA DA PARTE DI BNL, COINVOLTI 100 DIPENDENTI»
La Fabi e le altre organizzazioni sindacali contrastano la vendita, da parte del gruppo francese, della società attiva nel settore dei pagamenti digitali: «Scelta miope e di corto respiro»
«Giunge come una bomba l’ufficialità̀ di una delle misure di cui pure da tempo si vociferava nei corridoi colabrodo dell’azienda: la cessione dell’80% di Axepta» società attiva nel settore dei mezzi di pagamento digitale. Le segreterie di coordinamento nazionale di Bnl Bnp Paribas dei sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin «contestano e condannano fermamente questa scelta, miope e di corto respiro che, oltre a espellere dal perimetro del Gruppo tutte le oltre 110 lavoratrici e lavoratori di Axepta, contrariamente a quanto dichiarato dal vicedirettore generale della Bnl, Marco Tarantola, non porta alcun valore aggiunto sul piano strategico al posizionamento del gruppo, che si autoestromette da un settore strategico e in continua crescita ed evoluzione come quello dei mezzi di pagamento digitale, dove Axepta ricopre un ruolo di rilievo» spiegano in un volantino unitario Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.
«Il prossimo piano industriale si prospetta come un vero tsunami sui destini delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo e sul futuro della nostra banca. Il successo di Axepta, così come quello di Bnl, in questi anni è stato garantito dallo spirito di sacrificio e dalla professionalità delle persone che vi lavorano, nonostante le scelte manageriali – oramai dobbiamo convincercene – oggi più di ieri continuino a cercare di affossare questo gruppo. Il sindacato, che ha rifiutato di incontrare l’artefice di questa operazione e di ascoltare “storielle” dallo stesso Tarantola sulla supposta bontà di operazioni del genere, condanna questa scelta, rigetta questa linea strategica e continuerà a manifestare la propria opposizione in tutte le forme e con tutti i mezzi» spiegano ancora le organizzazioni sindacali.