«ION SI CONFRONTI CON I SINDACATI»
I sindacati aziendali Fabi, Fisac, Uilca e Unisin scrivono al gruppo informatico dopo il passaggio di proprietà dello scorso mese. Al centro dell’incontro con le Relazioni Industriali aziendali la «verifica di eventuali ricadute occupazionali e l’applicazione del Ccnl»
A un mese di distanza dalla comunicazione di avvenuta cessione di Cedacri - società italiana specializzata in servizi di outsourcing informatico per il settore bancario- a Ion Investiment, la Fabi e le altre sigle hanno incontrato ieri i responsabili delle Relazioni Industriali del gruppo per discutere delle prescrizioni contrattuali dell’operazione in corso. Al centro della riunione le richieste da parte dei sindacati sulle ripercussioni occupazionali degli oltre 2 mila dipendenti coinvolti nell’operazione di cessione, sulla mobilità, sul mantenimento delle sedi lavorative e sulla modalità di applicazione del contratto nazionale. Inoltre, conclusosi il cambio di proprietà, per le sigle rimane fondamentale riprendere le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Le risposte aziendali, continuano i rappresentanti del credito, sono state evasive e insostenibili.
«Da una parte l’azienda dà informazioni parziali ed irrilevanti alle rappresentanze e, dall’altra, il nuovo proprietario presenta ai lavoratori progetti e piani per il futuro. Pretendiamo che l’azienda affronti con trasparenza i rappresentanti dei lavoratori. Se continuerà in questo atteggiamento, che crea tensione e preoccupazione tra i dipendenti, dovremo intraprendere tutte le azioni necessarie per riportare il confronto nell’ambito della correttezza istituzionale» commenta il coordinatore delle rsa Fabi in Cedacri, Paolo Cassone.