SALVATAGGI BANCARI E DIVIDENDI: SILEONI IN DIRETTA SU RAI TRE
Il segretario generale della Fabi intervistato dal Tg3 Piazza Affari: Carige non deve finire a fondi speculativi, per Montepaschi serve un grande gruppo. Con le cedole e il buyback gli amministratori delegati vincono al superenalotto. La politica intervenga sulle pressioni commerciali”
Il segretario generale della Fabi intervistato dal Tg3 Piazza Affari: Carige non deve finire a fondi speculativi, per Montepaschi serve un grande gruppo. Con le cedole e il buyback gli amministratori delegati vincono al superenalotto. La politica intervenga sulle pressioni commerciali”
Carige: SILEONI, no a fondi speculativi (ANSA) – ROMA, 29 LUG – “Per Carige non accetteremo fondi speculativi come acquirenti, anzi li contrasteremo: la soluzione va trovata in Italia. Per Montepaschi e’ importante che intervenga un grande gruppo bancario”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. “Dopo le pessime gestioni degli anni passati, anche con pesanti vicende giudiziarie, Carige, Montepaschi e la stessa Popolare di Bari, con le attuali gestioni si stanno risanando. La nostra preoccupazione e’ che non sia sufficiente perche’ la Banca centrale europea chiedera’, molto probabilmente, altri aumenti di capitale oltre quelli gia’ ottenuti dal Fondo interbancario per Carige e dallo Stato per Mps, nel caso in cui dovessero restare autonome. Chiaramente parliamo anche di fondi pubblici. “La priorita’ assoluta – ha aggiunto – e’ rappresentata dalla tutela dei posti di lavoro, salvaguardando contemporaneamente i territori e la stessa clientela. Esistono strumenti e soluzioni condivise con il sindacato per evitare qualunque di tipo di rottura” ha aggiunto Sileoni. (ANSA). DOA 29-LUG-21 15:34
Carige: SILEONI (Fabi), no fondi speculativi, trovare soluzione in Italia (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 29 lug – “Dopo le pessime gestioni degli anni passati, anche con pesanti vicende giudiziarie, Carige, Montepaschi e la stessa Popolare di Bari, con le attuali gestioni si stanno risanando. La nostra preoccupazione e’ che non sia sufficiente perche’ la Banca centrale europea chiedera’, molto probabilmente, altri aumenti di capitale oltre quelli gia’ ottenuti dal Fondo interbancario per Carige e dallo Stato per Mps, nel caso in cui dovessero restare autonome. Chiaramente parliamo anche di fondi pubblici. Per Carige non accetteremo fondi speculativi come acquirenti, anzi li contrasteremo: la soluzione va trovata in Italia. Per Montepaschi e’ importante che intervenga un grande gruppo bancario’. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. Cel (RADIOCOR) 29-07-21 15:41:26 (0540) 5
Banche: SILEONI (Fabi), dividendi e buy back sono il supernalotto degli a.d. (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 29 lug – “I dividendi servono per remunerare le proprieta’ delle banche che essenzialmente sono i fondi di investimento. Piu’ il dividendo e’ alto, piu’ i fondi guadagnano, piu’ i vertici delle banche si sentono saldi ai loro posti di comando. Il buyback altro non e’ che una forma diversificata di remunerazione degli azionisti per diluire, agli occhi dell’opinione pubblica, un ulteriore e talvolta ingiustificato guadagno per i fondi azionisti. Chiaramente nasce anche con l’obiettivo di tentare di blindare eventuali scalate ostili e di garantire ulteriori premi in azioni ai vertici delle banche. Quando la combinazione tra dividendo e buyback riesce, per gli amministratori delegati e’ come vincere al superenalotto’. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. Cel (RADIOCOR) 29-07-21 15:48:11 (0545) 5
Banche: Sileoni, dividendo piu’ buyback Superenalotto per ad = (AGI) – Roma, 29 lug. – “I dividendi servono per remunerare le proprieta’ delle Banche che essenzialmente sono i fondi di investimento. Piu’ il dividendo e’ alto, piu’ i fondi guadagnano, piu’ i vertici delle Banche si sentono saldi ai loro posti di comando. Il buyback altro non e’ che una forma diversificata di remunerazione degli azionisti per diluire, agli occhi dell’opinione pubblica, un ulteriore e talvolta ingiustificato guadagno per i fondi azionisti. Chiaramente nasce anche con l’obiettivo di tentare di blindare eventuali scalate ostili e di garantire ulteriori premi in azioni ai vertici delle Banche. Quando la combinazione tra dividendo e buyback riesce, per gli amministratori delegati e’ come vincere al Superenalotto”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. (AGI)Mau (Segue) 291507 LUG 21 NNNN
Banche: Sileoni, dividendo piu’ buyback Superenalotto per ad (2)= (AGI) – Roma, 29 lug. – “Questo opaco meccanismo produce spesso una competizione sfrenata commerciale tra le stesse Banche e conseguenti, indebite pressioni commerciali da parte dei vertici di alcune Banche verso i dipendenti, con rischi che possono interessare anche la clientela come gia’ accaduto, ad esempio, nella Popolare di Vicenza e in Veneto Banca. Deve intervenire il sindacato, ma anche la classe politica deve fare la sua parte. C’e’ il rischio concreto che l’abuso nella vendita di prodotti finanziari e assicurativi crei problemi. E non escludo che a settembre, se la situazione non cambiera’, chiedero’ di essere ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle Banche per porre fine a tutte queste anomalie che toccano negativamente la vita personale e professionale dei lavoratori bancari”, ha aggiunto Sileoni. (AGI)Mau 291507 LUG 21 NNNN
Carige: Sileoni, non accetteremo fondi speculativi = (AGI) – Roma, 29 lug. – “Dopo le pessime gestioni degli anni passati, anche con pesanti vicende giudiziarie, Carige, Montepaschi e la stessa Popolare di Bari, con le attuali gestioni si stanno risanando. La nostra preoccupazione e’ che non sia sufficiente perche’ la Banca centrale europea chiedera’, molto probabilmente, altri aumenti di capitale oltre quelli gia’ ottenuti dal Fondo interbancario per Carige e dallo Stato per Mps, nel caso in cui dovessero restare autonome. Chiaramente parliamo anche di fondi pubblici. Per Carige non accetteremo fondi speculativi come acquirenti, anzi li contrasteremo: la soluzione va trovata in Italia. Per Montepaschi e’ importante che intervenga un grande gruppo bancario”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. “La priorita’ assoluta e’ rappresentata dalla tutela dei posti di lavoro, salvaguardando contemporaneamente i territori e la stessa clientela. Esistono strumenti e soluzioni condivise con il sindacato per evitare qualunque di tipo di rottura”, ha aggiunto Sileoni. (AGI)Mau 291505 LUG 21 NNNN
Carige, Sileoni (Fabi): No a fondi speculativi come acquirenti Milano, 29 lug. (LaPresse) – “Dopo le pessime gestioni degli anni passati, anche con pesanti vicende giudiziarie, Carige, Montepaschi e la stessa Popolare di Bari, con le attuali gestioni si stanno risanando. La nostra preoccupazione è che non sia sufficiente perché la Banca centrale europea chiederà, molto probabilmente, altri aumenti di capitale oltre quelli già ottenuti dal Fondo interbancario per Carige e dallo Stato per Mps, nel caso in cui dovessero restare autonome. Chiaramente parliamo anche di fondi pubblici. Per Carige non accetteremo fondi speculativi come acquirenti, anzi li contrasteremo: la soluzione va trovata in Italia. Per Montepaschi è importante che intervenga un grande gruppo bancario”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. “La priorità assoluta – ha aggiunto – è rappresentata dalla tutela dei posti di lavoro, salvaguardando contemporaneamente i territori e la stessa clientela. Esistono strumenti e soluzioni condivise con il sindacato per evitare qualunque di tipo di rottura”. ECO LIG fct 291508 LUG 21
BANCHE, SILEONI (FABI): PER CARIGE NO A FONDI SPECULATIVI (9Colonne) Roma, 29 lug – “Dopo le pessime gestioni degli anni passati, anche con pesanti vicende giudiziarie, Carige, Montepaschi e la stessa Popolare di Bari, con le attuali gestioni si stanno risanando. La nostra preoccupazione è che non sia sufficiente perché la Banca centrale europea chiederà, molto probabilmente, altri aumenti di capitale oltre quelli già ottenuti dal Fondo interbancario per Carige e dallo Stato per Mps, nel caso in cui dovessero restare autonome. Chiaramente parliamo anche di fondi pubblici. Per Carige non accetteremo fondi speculativi come acquirenti, anzi li contrasteremo: la soluzione va trovata in Italia. Per Montepaschi è importante che intervenga un grande gruppo bancario”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. “La priorità assoluta è rappresentata dalla tutela dei posti di lavoro, salvaguardando contemporaneamente i territori e la stessa clientela. Esistono strumenti e soluzioni condivise con il sindacato per evitare qualunque di tipo di rottura” ha aggiunto Sileoni. (red) 291506 LUG 21
BANCHE, SILEONI (FABI): DIVIDENDO E BUY BACK E’ SUPERENALOTTO PER AD (9Colonne) Roma, 29 lug – “I dividendi servono per remunerare le proprietà delle BANCHE che essenzialmente sono i fondi di investimento. Più il dividendo è alto, più i fondi guadagnano, più i vertici delle BANCHE si sentono saldi ai loro posti di comando. Il buyback altro non è che una forma diversificata di remunerazione degli azionisti per diluire, agli occhi dell’opinione pubblica, un ulteriore e talvolta ingiustificato guadagno per i fondi azionisti. Chiaramente nasce anche con l’obiettivo di tentare di blindare eventuali scalate ostili e di garantire ulteriori premi in azioni ai vertici delle BANCHE. Quando la combinazione tra dividendo e buyback riesce, per gli amministratori delegati è come vincere al super enalotto”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. “Questo opaco meccanismo produce spesso una competizione sfrenata commerciale tra le stesse BANCHE e conseguenti, indebite pressioni commerciali da parte dei vertici di alcune BANCHE verso i dipendenti, con rischi che possono interessare anche la clientela come già accaduto, ad esempio, nella Popolare di Vicenza e in Veneto Banca. Deve intervenire il sindacato, ma anche la classe politica deve fare la sua parte. C’è il rischio concreto che l’abuso nella vendita di prodotti finanziari e assicurativi crei problemi. E non escludo che a settembre, se la situazione non cambierà, chiederò di essere ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle BANCHE per porre fine a tutte queste anomalie che toccano negativamente la vita personale e professionale dei lavoratori bancari” ha aggiunto Sileoni. (red) 291508 LUG 21
BANCHE, SILEONI (FABI): DIVIDENDO E BUY BACK E’ SUPERENALOTTO PER AD (9Colonne) Roma, 29 lug – “I dividendi servono per remunerare le proprietà delle BANCHE che essenzialmente sono i fondi di investimento. Più il dividendo è alto, più i fondi guadagnano, più i vertici delle BANCHE si sentono saldi ai loro posti di comando. Il buyback altro non è che una forma diversificata di remunerazione degli azionisti per diluire, agli occhi dell’opinione pubblica, un ulteriore e talvolta ingiustificato guadagno per i fondi azionisti. Chiaramente nasce anche con l’obiettivo di tentare di blindare eventuali scalate ostili e di garantire ulteriori premi in azioni ai vertici delle BANCHE. Quando la combinazione tra dividendo e buyback riesce, per gli amministratori delegati è come vincere al super enalotto”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Tg3 Piazza Affari in onda su RaiTre. “Questo opaco meccanismo produce spesso una competizione sfrenata commerciale tra le stesse BANCHE e conseguenti, indebite pressioni commerciali da parte dei vertici di alcune BANCHE verso i dipendenti, con rischi che possono interessare anche la clientela come già accaduto, ad esempio, nella Popolare di Vicenza e in Veneto Banca. Deve intervenire il sindacato, ma anche la classe politica deve fare la sua parte. C’è il rischio concreto che l’abuso nella vendita di prodotti finanziari e assicurativi crei problemi. E non escludo che a settembre, se la situazione non cambierà, chiederò di essere ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle BANCHE per porre fine a tutte queste anomalie che toccano negativamente la vita personale e professionale dei lavoratori bancari” ha aggiunto Sileoni. (red) 291508 LUG 21