«L’ITALIA HA SPESO POCO PER SALVARE LE BANCHE»
Il caso Mps-Unicredit. Le dichiarazioni del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, al Giornale, al Corriere della Sera e al Domani
Sul Monte dei Paschi di Siena «la partita è aperta» e «il governo è giustamente intervenuto, finanziando Intesa per salvare PopVicenza e Veneto Banca». Qualunque alternativa a Unicredit, «prevede tassativamente un altro aumento di capitale da parte dello Stato che si aggiungerebbe agli oltre 20 miliardi di euro già complessivamente utilizzati nel caso si ottenesse una proroga dalla Bce», ma «l'Italia è fanalino di coda in Europa per l'uso di risorse pubbliche nei salvataggi bancari e lasciar fallire un gruppo bancario provocherebbe un terremoto economico oltre che la perdita di migliaia di posti di lavoro». Lo ha detto al Giornale, in un articolo di Gian Maria De Francesco, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Sul Corriere della Sera, il “pezzo” è di Andrea Ducci, Sileoni ha sottolineato che «prima di ogni interesse economico viene la tutela dei lavoratori bancari di Mps. Nessuno resterà indietro rispetto a qualsiasi esito finale». Quanto agli esuberi, il Domani (Giovanna Faggionato) ricorda che per il segretario generale della Fabi la situazione è gestibile utilizzando «tutti gli strumenti a disposizione» a cominciare dal fondo esuberi.
Roma, 3 agosto 2021