CRESCONO I SALVADANAI, FRENANO I MUTUI

L’analisi della Fabi relativa alle conseguenze della pandemia su risparmi e debiti è stata lanciata, ieri, da tutte le agenzie di stampa (Ansa, Agi, AdnKronos, Askanews, LaPresse). Lo studio e le dichiarazioni del segretario generale, Lando Maria Sileoni, sono presenti oggi su: Corriere della Sera, Repubblica.it, Sole24Ore, Messaggero, Giornale, Libero, Tempo, Gazzettino, Centro, Cronache di Caserta, Cronache di Napoli, Giornale di Brescia, Metropolis, Provincia Como, Quotidiano del Sud, Roma

CRESCONO I SALVADANAI, FRENANO I MUTUI

L’analisi della Fabi relativa alle conseguenze della pandemia su risparmi e debiti è stata lanciata, ieri, da tutte le agenzie di stampa (Ansa, Agi, AdnKronos, Askanews, LaPresse). Lo studio e le dichiarazioni del segretario generale, Lando Maria Sileoni, sono presenti oggi su: Corriere della Sera, Repubblica.it, Sole24Ore, Messaggero, Giornale, Libero, Tempo, Gazzettino, Centro, Cronache di Caserta, Cronache di Napoli, Giornale di Brescia, Metropolis, Provincia Como, Quotidiano del Sud, Roma

 

Fabi, effetto Covid su famiglie, piu’ risparmi e meno debiti Nell’ultimo anno sono +5,6% le riserve, crescita mutui +3,5% (ANSA) – MILANO, 14 AGO – Effetto Covid sulle “finanze” delle famiglie italiane. Piu’ risparmi e meno debiti: nell’ultimo anno sono aumentate del 5,6% le riserve, mentre la crescita dei mutui si e’ attestata al 3,5%. E’ questa la fotografia della Fabi sui comportamenti “finanziari” delle famiglie italiane, scattata durante la pandemia. Se sui conti correnti e sui depositi bancari sono stati “lasciati” quasi 60 miliardi di euro in piu’, da maggio 2020 a maggio 2021, il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, e’ salito di “soli” 13 miliardi. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo “stock” dei prestiti per la casa e’ salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, e’ calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi. Dall’analisi emerge anche che dal 2016 al 2021 i mutui erano cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi erano saliti del 23%, in salita di 211 miliardi. Il totale dei mutui erogati dalle banche – secondo la ricerca della Fabi che si basa su dati della Banca d’Italia – e’ salito, nell’ultimo anno, da 385,5 miliardi a 399,1 miliardi, in crescita del 3,5% (piu’ 13,6 miliardi), mentre dal 2016 al 2021 la crescita e’ stata, complessivamente, del 9,9% (piu’ 35,9 miliardi). (ANSA). LE 14-AGO-21 09:26
Fabi, effetto Covid su famiglie, piu’ risparmi e meno debiti (2) (ANSA) – MILANO, 14 AGO – Quanto ai risparmi, secondo la ricerca della Fabi, negli ultimi 5 anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca e’ passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23 (piu’ 211,2 miliardi); solo nell’ultimo anno, sui conti correnti e sui depositi sono stati “lasciati” 59,9 miliardi in piu’ (piu’ 5,6%). I minori consumi e la propensione al risparmio accentuata, assieme alle “moratorie” sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma del governo varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarita’ nel pagamento delle rate dei prestiti alle famiglie: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi; nel 2016 il totale si attestava a 37,5 miliardi e in cinque anni si e’ registrato un calo del 69,1% (meno 25,9 miliardi). (ANSA). LE 14-AGO-21 09:27
Sileoni (Fabi), con incertezza aumentato risparmio famiglie ‘Paura su futuro ha ridotto consumi. Ora tornare a vivere’ (ANSA) – MILANO, 14 AGO – “L’incertezza del presente e la sfiducia nel prossimo futuro hanno aumentato la tendenza al risparmio, riducendo la propensione delle famiglie a indebitarsi per comprare casa”. Cosi’ il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, circa i contenuti della ricerca sugli effetti del Covid sulle famiglie italiane. “Sul comportamento – aggiunge – negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve esclusivamente poter ritornare a vivere, progettando con serenita’ il prossimo futuro: questa e’ la chiave per aprire la porta della fiducia. La nostra attenzione alla clientela e’ fortemente collegata anche al tema delle pressioni commerciali indebite esercitate dai vertici delle banche sulle lavoratrici e sui lavoratori. Pressioni, esercitate in tutti i modi, che stanno crescendo sistematicamente in molti gruppi bancari e vanno azzerate: con il solo obiettivo di realizzare maggiori guadagni legate alle commissioni, infatti, le banche spingono la vendita ai clienti di prodotti finanziari e assicurativi di ogni tipo, anche rischiosi. Quindi, va evitato anzitutto il pericolo di trovarsi di nuovo ad affrontare casi di risparmio tradito. E poi dobbiamo risolvere le conseguenze, anche psicologiche, subite da chi lavora in banca. Questo argomento sara’ centrale, per noi, nei prossimi mesi”. (ANSA). LE 14-AGO-21 09:35
ANSA-FOCUS/Effetto Covid su famiglie,piu’ risparmi e meno debiti L’analisi realizzata dalla FABI. Sileoni, ora tornare a vivere (di Massimo Lapenda) (ANSA) – MILANO, 14 AGO – Con gli effetti della pandemia sull’economia, le famiglie italiane riscoprono il risparmio e riducendo notevolmente ogni forma di indebitamento. Nell’ultimo anno anno, secondo una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (FABI), le riserve sono aumentate del 5,6%, mentre la crescita dei mutui si e’ attestata al 3,5%. L’incertezza e la sfiducia hanno aumentato la “tendenza al risparmio, riducendo la propensione delle famiglie a indebitarsi per comprare casa”, afferma Lando Maria Sileoni, segretario generale della FABI. Sui conti correnti e sui depositi bancari, da maggio 2020 a maggio di quest’anno, sono stati lasciati quasi 60 miliardi di euro in piu’, mentre il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, e’ salito di soli 13 miliardi. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo stock dei prestiti per la casa e’ salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, e’ calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi. Sul comportamento negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la “paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio”, aggiunge Sileoni. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve “*esclusivamente – conclude – poter ritornare a vivere, progettando con serenita’ il prossimo futuro: questa e’ la chiave per aprire la porta della fiducia”. * Dall’analisi emerge anche come dal 2016 al 2021 i mutui sono cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi sono saliti del 23%, in aumento di 211 miliardi.Per quanto riguarda i risparmi, negli ultimi cinque anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca e’ passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23% (piu’ 211,2 miliardi). I minori consumi e la propensione al risparmio, assieme alle moratorie sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarita’ nel pagamento delle rate dei prestiti: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi. (ANSA). LE 14-AGO-21 16:49
ANSA-FOCUS/Effetto Covid su famiglie,piu’ risparmi e meno debiti L’analisi realizzata dalla FABI. Sileoni, ora tornare a vivere (di Massimo Lapenda) (ANSA) – MILANO, 14 AGO – Con gli effetti della pandemia sull’economia, le famiglie italiane riscoprono il risparmio e riducendo notevolmente ogni forma di indebitamento. Nell’ultimo anno anno, secondo una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (FABI), le riserve sono aumentate del 5,6%, mentre la crescita dei mutui si e’ attestata al 3,5%. L’incertezza e la sfiducia hanno aumentato la “tendenza al risparmio, riducendo la propensione delle famiglie a indebitarsi per comprare casa”, afferma Lando Maria Sileoni, segretario generale della FABI. Sui conti correnti e sui depositi bancari, da maggio 2020 a maggio di quest’anno, sono stati lasciati quasi 60 miliardi di euro in piu’, mentre il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, e’ salito di soli 13 miliardi. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo stock dei prestiti per la casa e’ salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, e’ calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi. Sul comportamento negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la “paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio”, aggiunge Sileoni. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve “*esclusivamente – conclude – poter ritornare a vivere, progettando con serenita’ il prossimo futuro: questa e’ la chiave per aprire la porta della fiducia”. * Dall’analisi emerge anche come dal 2016 al 2021 i mutui sono cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi sono saliti del 23%, in aumento di 211 miliardi.Per quanto riguarda i risparmi, negli ultimi cinque anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca e’ passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23% (piu’ 211,2 miliardi). I minori consumi e la propensione al risparmio, assieme alle moratorie sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarita’ nel pagamento delle rate dei prestiti: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi. (ANSA). LE 14-AGO-21 16:49
ANSA/BANCHE Ue guardano ad autunno, aggregazioni tema chiave In Italia fari puntati su Unicredit-Mps.Resta il tema terzo polo (di Massimo Lapenda) (ANSA) – MILANO, 14 AGO – Le BANCHE europee guardano al futuro e si preparano ad affrontare il post pandemia consapevoli di dover arrivare ad un consolidamento del settore per poter competere con i grandi colossi globali. Il tema delle acquisizioni transfrontaliere e’ al centro dell’attenzione dei banchieri ma, secondo operatori ed analisti serve una “normativa chiara” perche’ queste si materializzino. Intanto prosegue a ritmi serrati la due diligence di Unicredit su Mps per decidere se sara’ celebrato il loro matrimonio. Nei singoli Paesi i primi a dare il inizio al risiko bancario sono stati Intesa Sanpaolo con Ubi Banca in Italia e CaixaBank con Bankia in Spagna. Le due operazioni hanno generato 8 miliardi di dollari (6,82 miliardi di euro) di avviamento (badwill) combinato. Mentre le fusioni nazionali sembrano ben avviate, quelle transfrontaliere e di dimensione piu’ grandi saranno “possibili a partire dal 2022 in poi”, spiegano gli analisti di Bloomberg Intellingence. Il divario della capitalizzazione di mercato tra le piu’ grandi BANCHE dell’eurozona e le loro omologhe statunitensi (con JP Morgan che supera quella di Bnp Paribas di 400 miliardi di dollari) rende le aggregazioni europee di “grande rilevanza ed un tema chiave per il futuro”, anche se rimangono alcune sfide come ad esempio quella su una “normativa unica e chiara”. Della necessita’ di arrivare in breve tempo ad aggregazioni transfrontaliere e’ convinto anche Andrea Monticini, docente di econometria finanziaria dell’Universita’ Cattolica. In Europa “condividiamo la stessa moneta – afferma – e quindi e’ opportuno che ci siano dei grandi gruppi bancari che agiscono su piu’ Paesi dell’area. Sia per una questione di dimensione e sia per sfruttare l’economia di scala”. C’e’ fermento anche nel settore bancario italiano. Dopo l’acquisizione di Ubi Banca da parte di Intesa Sanpaolo e di Credit Agricole su Creval, il 2021 dovrebbe essere l’anno del matrimonio di Monte dei Paschi di Siena. A fine luglio, infatti, Unicredit e il Mef, maggiore azionista di Mps, hanno avviato trattative con l’obiettivo di verificare l’esistenza delle condizioni per integrare l’istituto senese nel gruppo guidato da Andrea Orcel. La soluzione di Unicredit per Mps “puo’ essere buona per una serie di motivi. Una banca come Mps ha bisogno di diventare piu’ redditizia e di generare utili piu’ elevati”, aggiunge Monticini. Unicredit, intanto, cerca di stringere i tempi e di arrivare entro fine agosto ai primi risultati preliminari della due diligence su Mps. In Piazza Gae Aulenti sulla ricognizione preliminare sono a lavoro una trentina di persone e gli advisor. La frase ricorrente di questi ultimi giorni e’ “fare presto e fare bene”. Nel settore resta in piedi, inoltre, l’ipotesi di un terzo polo con Banco Bpm e Bper come possibili aggregatori. Ancora aperto il dossier di Banca Carige, alla ricerca di un partner industriale e con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) e lo Schema Volontario di Intervento che valutano le proposte ricevute per la quota della banca del 79,99% che possiedono congiuntamente. (ANSA). LE 14-AGO-21 17:53
Banche: Fabi, +5,6% risparmi, nei salvadanai ci sono 1.130 mld = (AGI) – Roma, 14 ago. – Effetto Covid sulle “finanze” delle famiglie italiane, che hanno piu’ risparmi e meno debiti. Nell’ultimo anno sono aumentate del 5,6% le riserve, mentre la crescita dei mutui si e’ attestata al 3,5%. Se sui conti correnti e sui depositi bancari sono stati “lasciati” quasi 60 miliardi di euro in piu’, da maggio 2020 a maggio 2021, il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, e’ salito di “soli” 13 miliardi. E’ la fotografia della Fabi sui comportamenti “finanziari” delle famiglie italiane, scattata durante la pandemia, secondo la quale dal 2016 al 2021 i mutui erano cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi erano saliti del 23%, in salita di 211 miliardi. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo “stock” dei prestiti per la casa e’ salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, e’ calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi.(AGI)Ing (Segue) 140931 AGO 21
Banche: Fabi, +5,6% risparmi, nei salvadanai ci sono 1.130 mld (2)= (AGI) – Roma, 14 ago. – Il totale dei mutui erogati dalle banche – secondo la ricerca della Fabi che si basa su dati della Banca d’Italia – e’ salito, nell’ultimo anno, da 385,5 miliardi a 399,1 miliardi, in crescita del 3,5% (piu’ 13,6 miliardi), mentre dal 2016 al 2021 la crescita e’ stata, complessivamente, del 9,9% (piu’ 35,9 miliardi). Quanto ai risparmi, negli ultimi 5 anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca e’ passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23% (piu’ 211,2 miliardi); solo nell’ultimo anno, sui conti correnti e sui depositi sono stati “lasciati” 59,9 miliardi in piu’ (piu’ 5,6%). I minori consumi e la propensione al risparmio accentuata, assieme alle “moratorie” sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma del governo varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarita’ nel pagamento delle rate dei prestiti alle famiglie: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi; nel 2016 il totale si attestava a 37,5 miliardi e in cinque anni si e’ registrato un calo del 69,1% (meno 25,9 miliardi).(AGI)Ing (Segue) 140931 AGO 21
Banche: Fabi, +5,6% risparmi, nei salvadanai ci sono 1.130 mld (3)= (AGI) – Roma, 14 ago. – “L’incertezza del presente e la sfiducia nel prossimo futuro hanno aumentato la tendenza al risparmio – commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni – riducendo la propensione delle famiglie a indebitarsi per comprare casa. Sul comportamento negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve esclusivamente poter ritornare a vivere, progettando con serenita’ il prossimo futuro: questa e’ la chiave per aprire la porta della fiducia”. “La nostra attenzione alla clientela – prosegue Sileoni – e’ fortemente collegata anche al tema delle pressioni commerciali indebite esercitate dai vertici delle banche sulle lavoratrici e sui lavoratori. Pressioni esercitate in tutti i modi, che stanno crescendo sistematicamente in molti gruppi bancari e vanno azzerate: con il solo obiettivo di realizzare maggiori guadagni legate alle commissioni, infatti, le banche spingono la vendita ai clienti di prodotti finanziari e assicurativi di ogni tipo, anche rischiosi”. “Quindi – conclude – va evitato anzitutto il pericolo di trovarsi di nuovo ad affrontare casi di risparmio tradito. E poi dobbiamo risolvere le conseguenze, anche psicologiche, subite da chi lavora in banca. Questo argomento sara’ centrale, per noi, nei prossimi mesi”. (AGI)Ing 140931 AGO 21
COVID: FABI, PIU’ RISPARMI E MENO DEBITI, AUMENTANO RISERVE DEL 5,6%, MUTUI + 3,5% = Roma, 14 ago. (Adnkronos) – Effetto Covid sulle ”finanze” delle famiglie italiane. Più risparmi e meno debiti: nell’ultimo anno sono aumentate del 5,6% le riserve, mentre la crescita dei mutui si è attestata al 3,5%. Se sui conti correnti e sui depositi bancari sono stati ”lasciati” quasi 60 miliardi di euro in più, da maggio 2020 a maggio 2021, il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, è salito di ”soli” 13 miliardi. È la fotografia della FABI sui comportamenti ”finanziari” delle famiglie italiane, scattata durante la pandemia, secondo la quale dal 2016 al 2021 i mutui erano cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi erano saliti del 23%, in salita di 211 miliardi. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo ”stock” dei prestiti per la casa è salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, è calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi. Il totale dei mutui erogati dalle banche – secondo la ricerca della FABI che si basa su dati della Banca d’Italia – è salito nell’ultimo anno, da 385,5 miliardi a 399,1 miliardi, in crescita del 3,5% (più 13,6 miliardi), mentre dal 2016 al 2021 la crescita è stata, complessivamente, del 9,9% (più 35,9 miliardi). (segue) (Sec-Arm/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-AGO-21 09:52
COVID: FABI, PIU’ RISPARMI E MENO DEBITI, AUMENTANO RISERVE DEL 5,6%, MUTUI + 3,5% (2) = (Adnkronos) – Quanto ai risparmi, negli ultimi 5 anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca è passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23% (più 211,2 miliardi); solo nell’ultimo anno, sui conti correnti e sui depositi sono stati ”lasciati” 59,9 miliardi in più (più 5,6%). Inoltre, i minori consumi e la propensione al risparmio accentuata, assieme alle ”moratorie” sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma del governo varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarità nel pagamento delle rate dei prestiti alle famiglie: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi; nel 2016 il totale si attestava a 37,5 miliardi e in cinque anni si è registrato un calo del 69,1% (meno 25,9 miliardi). “Sul comportamento negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve esclusivamente poter ritornare a vivere, progettando con serenità il prossimo futuro: questa è la chiave per aprire la porta della fiducia” commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. (Sec-Arm/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-AGO-21 09:52
Covid, FABI: Effetto su famiglie, più risparmi e meno debiti Milano, 14 ago. (LaPresse) – Effetto Covid sulle “finanze” delle famiglie italiane. Più risparmi e meno debiti: nell’ultimo anno sono aumentate del 5,6% le riserve, mentre la crescita dei mutui si è attestata al 3,5%. Se sui conti correnti e sui depositi bancari sono stati “lasciati” quasi 60 miliardi di euro in più, da maggio 2020 a maggio 2021, il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, è salito di “soli” 13 miliardi, – secondo la ricerca della FABI che si basa su dati della Banca d’Italia. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo “stock” dei prestiti per la casa è salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, è calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi. È la fotografia della FABI sui comportamenti “finanziari” delle famiglie italiane, scattata durante la pandemia, secondo la quale dal 2016 al 2021 i mutui erano cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi erano saliti del 23%, in salita di 211 miliardi. Il totale dei mutui erogati dalle banche – secondo la ricerca della FABI che si basa su dati della Banca d’Italia – è salito, nell’ultimo anno, da 385,5 miliardi a 399,1 miliardi, in crescita del 3,5% (più 13,6 miliardi), mentre dal 2016 al 2021 la crescita è stata, complessivamente, del 9,9% (più 35,9 miliardi).(Segue) ECO NG01 vln 141116 AGO 21
Covid, FABI: Effetto su famiglie, più risparmi e meno debiti-2- Milano, 14 ago. (LaPresse) – Quanto ai risparmi, negli ultimi 5 anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca è passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23% (più 211,2 miliardi); solo nell’ultimo anno, sui conti correnti e sui depositi sono stati “lasciati” 59,9 miliardi in più (più 5,6%). I minori consumi e la propensione al risparmio accentuata, assieme alle “moratorie” sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma del governo varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarità nel pagamento delle rate dei prestiti alle famiglie: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi; nel 2016 il totale si attestava a 37,5 miliardi e in cinque anni si è registrato un calo del 69,1% (meno 25,9 miliardi).”L’incertezza del presente e la sfiducia nel prossimo futuro hanno aumentato la tendenza al risparmio, riducendo la propensione delle famiglie a indebitarsi per comprare casa. Sul comportamento negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve esclusivamente poter ritornare a vivere, progettando con serenità il prossimo futuro: questa è la chiave per aprire la porta della fiducia”, commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. (Segue) ECO NG01 vln 141116 AGO 21
Covid, FABI: Effetto su famiglie, più risparmi e meno debiti-3- Milano, 14 ago. (LaPresse) – “La nostra attenzione alla clientela è fortemente collegata anche al tema delle pressioni commerciali indebite esercitate dai vertici delle banche sulle lavoratrici e sui lavoratori. Pressioni, esercitate in tutti i modi, che stanno crescendo sistematicamente in molti gruppi bancari e vanno azzerate: con il solo obiettivo di realizzare maggiori guadagni legate alle commissioni, infatti, le banche spingono la vendita ai clienti di prodotti finanziari e assicurativi di ogni tipo, anche rischiosi.Quindi, va evitato anzitutto il pericolo di trovarsi di nuovo ad affrontare casi di risparmio tradito. E poi dobbiamo risolvere le conseguenze, anche psicologiche, subite da chi lavora in banca. Questo argomento sarà centrale, per noi, nei prossimi mesi”, aggiunge Sileoni. ECO NG01 vln 141116 AGO 21
Covid: FABI, più risparmi e meno debiti per le famiglie Hanno pesato la paura per il futuro e i consumi ridotti Roma, 14 ago. (askanews) – Più risparmi e meno debiti: nell’ultimo anno sono aumentate del 5,6% le riserve, mentre la crescita dei mutui si è attestata al 3,5%. Se sui conti correnti e sui depositi bancari sono stati “lasciati” quasi 60 miliardi di euro in più, da maggio 2020 a maggio 2021, il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, è salito di “soli” 13 miliardi. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo “stock” dei prestiti per la casa è salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, è calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi. È la fotografia della FABI sui comportamenti “finanziari” delle famiglie italiane, scattata durante la pandemia, secondo la quale dal 2016 al 2021 i mutui erano cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi erano saliti del 23%, in salita di 211 miliardi.(Segue) Cam 20210814T103900Z
Covid: FABI, più risparmi e meno debiti per le famiglie -2- Roma, 14 ago. (askanews) – Il totale dei mutui erogati dalle banche – secondo la ricerca della FABI che si basa su dati della Banca d’Italia – è salito nell’ultimo anno, da 385,5 miliardi a 399,1 miliardi, in crescita del 3,5% (più 13,6 miliardi), mentre dal 2016 al 2021 la crescita è stata, complessivamente, del 9,9% (più 35,9 miliardi). Quanto ai risparmi, negli ultimi 5 anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca è passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23% (più 211,2 miliardi); solo nell’ultimo anno, sui conti correnti e sui depositi sono stati “lasciati” 59,9 miliardi in più (più 5,6%). I minori consumi e la propensione al risparmio accentuata, assieme alle “moratorie” sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma del governo varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarità nel pagamento delle rate dei prestiti alle famiglie: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi; nel 2016 il totale si attestava a 37,5 miliardi e in cinque anni si è registrato un calo del 69,1% (meno 25,9 miliardi). “L’incertezza del presente e la sfiducia nel prossimo futuro hanno aumentato la tendenza al risparmio, riducendo la propensione delle famiglie a indebitarsi per comprare casa. Sul comportamento negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve esclusivamente poter ritornare a vivere, progettando con serenità il prossimo futuro: questa è la chiave per aprire la porta della fiducia”, commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Cam 20210814T103907Z
Covid, FABI: Effetto su famiglie, più risparmi e meno debiti/PREVISTO Milano, 14 ago. (LaPresse) – Effetto Covid sulle “finanze” delle famiglie italiane. Più risparmi e meno debiti: nell’ultimo anno sono aumentate del 5,6% le riserve, mentre la crescita dei mutui si è attestata al 3,5%. Se sui conti correnti e sui depositi bancari sono stati “lasciati” quasi 60 miliardi di euro in più, da maggio 2020 a maggio 2021, il totale dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni, nello stesso periodo, è salito di “soli” 13 miliardi, – secondo la ricerca della FABI che si basa su dati della Banca d’Italia. Complessivamente, i salvadanai delle famiglie italiane sono passati da 1.070 miliardi a 1.130 miliardi, mentre lo “stock” dei prestiti per la casa è salito dai 385 miliardi di maggio 2020 ai 399 miliardi di maggio 2021. Una nota positiva arriva sul versante delle rate non pagate (sofferenze): l’ammontare degli arretrati, infatti, è calato di oltre 2 miliardi, scendendo a 11 miliardi. È la fotografia della FABI sui comportamenti “finanziari” delle famiglie italiane, scattata durante la pandemia, secondo la quale dal 2016 al 2021 i mutui erano cresciuti complessivamente del 9,9%, con un aumento di 35 miliardi, mentre i risparmi erano saliti del 23%, in salita di 211 miliardi. Il totale dei mutui erogati dalle banche – secondo la ricerca della FABI che si basa su dati della Banca d’Italia – è salito, nell’ultimo anno, da 385,5 miliardi a 399,1 miliardi, in crescita del 3,5% (più 13,6 miliardi), mentre dal 2016 al 2021 la crescita è stata, complessivamente, del 9,9% (più 35,9 miliardi).Quanto ai risparmi, negli ultimi 5 anni, l’ammontare complessivo del denaro depositato in banca è passato dai 919,1 miliardi del 2016 ai 1.130,3 miliardi del 2021, con una crescita del 23% (più 211,2 miliardi); solo nell’ultimo anno, sui conti correnti e sui depositi sono stati “lasciati” 59,9 miliardi in più (più 5,6%). I minori consumi e la propensione al risparmio accentuata, assieme alle “moratorie” sui vecchi prestiti concesse dalle banche grazie a una norma del governo varata a marzo 2020, hanno garantito, negli ultimi 12 mesi, la regolarità nel pagamento delle rate dei prestiti alle famiglie: le sofferenze, infatti, sono calate del 15,1% (meno 2 miliardi), arrivando, complessivamente, a 11,6 miliardi; nel 2016 il totale si attestava a 37,5 miliardi e in cinque anni si è registrato un calo del 69,1% (meno 25,9 miliardi).”*L’incertezza del presente e la sfiducia nel prossimo futuro hanno aumentato la tendenza al risparmio, riducendo la propensione delle famiglie a indebitarsi per comprare casa. Sul comportamento negli ultimi 12 mesi, quelli caratterizzati dal Covid, hanno pesato la paura per il futuro e, ovviamente, anche tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che hanno limitato tantissimo i consumi e condizionato il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione e il commercio al dettaglio. Per uscire definitivamente da questa situazione, serve esclusivamente poter ritornare a vivere, progettando con serenità il prossimo futuro: questa è la chiave per aprire la porta della fiducia”, commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni.”La nostra attenzione alla clientela è fortemente collegata anche al tema delle pressioni commerciali indebite esercitate dai vertici delle banche sulle lavoratrici e sui lavoratori. Pressioni, esercitate in tutti i modi, che stanno crescendo sistematicamente in molti gruppi bancari e vanno azzerate: con il solo obiettivo di realizzare maggiori guadagni legate alle commissioni, infatti, le banche spingono la vendita ai clienti di prodotti finanziari e assicurativi di ogni tipo, anche rischiosi.Quindi, va evitato anzitutto il pericolo di trovarsi di nuovo ad affrontare casi di risparmio tradito. E poi dobbiamo risolvere le conseguenze, anche psicologiche, subite da chi lavora in banca. Questo argomento sarà centrale, per noi, nei prossimi mesi”, aggiunge Sileoni. * ECO NG01 vln 141721 AGO 21
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