SILEONI IN DIRETTA SU LA7: «LA POLITICA INTERVENGA PER METTERE FINE ALLE INDEBITE PRESSIONI COMMERCIALI»

L’appello del segretario generale della Fabi durante la trasmissione Omnibus condotta da Frediano Finucci. Al centro del dibattito i rischi derivanti dalla vendita di prodotti finanziari e assicurativi. «Servono norme per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, la clientela, le banche corrette». Ospiti, la presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sul settore bancario, Carla Ruocco, e il presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni. Verso l’indagine parlamentare, pronto il dossier con centinaia di volantini e le denunce di tutte le organizzazioni sindacali.

SILEONI IN DIRETTA SU LA7: «LA POLITICA INTERVENGA PER METTERE FINE ALLE INDEBITE PRESSIONI COMMERCIALI»

L’appello del segretario generale della Fabi durante la trasmissione Omnibus condotta da Frediano Finucci. Al centro del dibattito i rischi derivanti dalla vendita di prodotti finanziari e assicurativi. «Servono norme per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, la clientela, le banche corrette». Ospiti, la presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sul settore bancario, Carla Ruocco, e il presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni. Verso l’indagine parlamentare, pronto il dossier con centinaia di volantini e le denunce di tutte le organizzazioni sindacali.

 

Mps: SILEONI, da dipendenti sacrifici oltre 1 mld in 10 anni (ANSA) – ROMA, 12 SET – “I dipendenti del Monte dei Paschi di Siena versano, di tasca loro, attraverso rinunce economiche concordate con la banca in accordi sindacali, oltre 100 milioni di euro l’anno. Vuol dire che, a partire dal 2012, le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno fatto sacrifici per oltre 1 miliardo di euro in 10 anni”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. “Non considero un’ipotesi negativa – ha aggiunto – l’eventuale accordo tra Unicredit e il Tesoro per salvare Mps, perche’ l’alternativa oggi e’ il Fondo Apollo che e’ un fondo altamente speculativo. E, quindi, tra una banca italiana e un fondo speculativo io propendo per salvare, attraverso una banca italiana, la clientela, 21.000 dipendenti e 21.000 famiglie”. Quanto alle varie proposte alternative a Unicredit avanzate dai politici, SILEONI ha spiegato che “occorre trovare chi mette i soldi. Perche’ la Bce per qualunque soluzione vuole un aumento di capitale. Allora, se si trova chi mette i soldi qualunque soluzione e’ opportuna e in qualche modo da analizzare, ma i politici devono spiegarci come costruiscono ipotesi senza considerare che la base di partenza e’ un finanziamento pubblico, perche’ ci vuole un ulteriore aumento di capitale”. (ANSA). GAS-COM 12-SET-21 12:25
BANCHE: SILEONI (FABI), ‘ALCUNE RIFIUTANO DI RICONOSCERE PROBLEMA PRESSIONI COMMERCIALI’ = ‘grave situazione che causa problemi a lavoratori e probabilmente a clientela’ Roma, 12 set. (Adnkronos) – “Sull’argomento delle indebite pressioni commerciali per la vendita di prodotti finanziari, subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari, è fondamentale partire da un presupposto. Per risolvere un problema, bisogna riconoscere che esiste questo problema. Bisogna partire da qui ed è un concetto, questo, che alcune BANCHE rifiutano”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. “La grave situazione – ha spiegato – va distinta in due aspetti: i problemi causati alle lavoratrici e ai lavoratori bancari e quelli, probabili, alla clientela. La norma presente nel nostro contratto nazionale per eliminare o diminuire le indebite pressioni commerciali e i conseguenti rischi alla clientela viene regolarmente violentata, attuata in minima parte, modificata sostanzialmente nei comportamenti delle BANCHE e, aspetto ancora più grave, resa inapplicabile”, ha detto Sileoni. (segue) (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 12-SET-21 11:02
BANCHE: SILEONI (FABI), ‘ALCUNE RIFIUTANO DI RICONOSCERE PROBLEMA PRESSIONI COMMERCIALI’ (2) = (Adnkronos) – “E’ indispensabile – ha proseguito il leader sindacale – che le BANCHE accettino l’anonimato delle segnalazioni dei dipendenti, ma stanno facendo resistenza. Insomma, la norma c’è, raramente viene applicata, spesso viene depotenziata con l’inevitabile protesta di tutte le organizzazioni sindacali territoriali manifestata attraverso centinaia di volantini di protesta e denuncia. Mi riferisco anche a umiliazioni verbali – ha raccontato Sileoni – anche pubbliche, minacce di trasferimento, minacce di revoca delle ferie, denigrazione, forzature di ogni genere sugli appuntamenti con la clientela, obbligo di vendere prodotti finanziari e assicurativi anche durante il periodo del Covid, elenchi pubblici sui risultati di vendita (con nomi e cognomi), ossessivi controlli di ogni genere e chi è in smart working viene obbligato a ‘produrre’ di più, pur di vendere ogni genere di prodotto finanziario o assicurativo”, ha denunciato ancora Sileoni. Secondo il segretario generale della Fabi “siamo arrivati al punto che oggi, mentre io sto parlando, migliaia di lavoratrici e lavoratori bancari sono in cura da psicologi e psichiatri, migliaia di clienti si lamentano dei cambiamenti in atto e si fidano sempre di meno. Il sindacato – ha spiegato – non è la magistratura né ha i poteri delle autorità di vigilanza. Noi abbiamo l’obbligo di segnalare un problema, di trovare delle soluzioni, ma le soluzioni si possono trovare soltanto se la nostra controparte, cioè le BANCHE, si rendono disponibili a regolamentare seriamente, nell’interesse di tutti, una situazione del genere. Sarà poi la Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Carla Ruocco, se lo vorrà, ad approfondire e verificare l’esistenza di anomalie”, ha concluso. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 12-SET-21 11:02
MPS: SILEONI (FABI), ‘DA DIPENDENTI SACRIFICI PER 1 MLD EURO IN 10 ANNI’ = Roma, 12 set. (Adnkronos) – “I dipendenti del Monte dei Paschi di Siena versano, di tasca loro, attraverso rinunce economiche concordate con la banca in accordi sindacali, oltre 100 milioni di euro l’anno. Vuol dire che, a partire dal 2012, le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno fatto sacrifici per oltre 1 miliardo di euro in 10 anni”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 12-SET-21 11:14
MPS: SILEONI, ‘NON NEGATIVA UNICREDIT, ALTERNATIVA SAREBBE FONDO APOLLO’ = Roma, 12 set. (Adnkronos) – “Non considero un’ipotesi negativa l’eventuale accordo tra Unicredit e il Tesoro per salvare Mps, perché l’alternativa a Unicredit oggi è il Fondo Apollo che è un fondo altamente speculativo. E, quindi, tra una banca italiana e un fondo speculativo io propendo per salvare, attraverso una banca italiana, la clientela, 21.0000 dipendenti e 21.000 famiglie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. Quanto alle proposte alternative a Unicredit avanzate dai politici, SILEONI ha spiegato che “occorre trovare chi mette i soldi. Perché la Bce per qualunque soluzione vuole un aumento di capitale. Allora, se si trova chi mette i soldi qualunque soluzione è opportuna e in qualche modo da analizzare, ma i politici devono spiegarci come costruiscono ipotesi senza considerare che la base di partenza è un finanziamento pubblico, perché ci vuole un ulteriore aumento di capitale oltre i 20 miliardi che già lo Stato ha dato in questi ultimi”. (segue) (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 12-SET-21 11:20
MPS: SILEONI, ‘NON NEGATIVA UNICREDIT, ALTERNATIVA SAREBBE FONDO APOLLO’ (2) = (Adnkronos) – “Ho detto recentemente – ha continuato SILEONI – che subito dopo le elezioni suppletive dei primi di ottobre molti dei politici che stanno dando giudizi e fanno proposte d’incanto spariranno (rimarranno solo i più seri) e il cerino in mano rimarrà, come al solito, alle organizzazioni sindacali e magari anche all’Abi perché dovremmo, in qualche modo, scongiurare i licenziamenti, attuare come abbiamo noi imposto fino ad adesso prepensionamenti e pensionamenti volontari, mantenere il marchio perché non va buttato in un cestino con molta semplicità”. Secondo il segretario generale della Fabi “Unicredit, se sarà lei, perché non do per niente scontato l’esito positivo della trattativa, dovremmo ringraziare e non perché è Unicredit, se ci fosse Intesa Sanpaolo o un’altra banca la dovremmo ringraziarla ugualmente, perché si prende carico, magari anche con i soldi dello Stato, di una situazione che stava degenerando e il campanello d’allarme non è che lo suono io, il campanello d’allarme dell’ultimo giro lo suona la Banca centrale europea che vuole una soluzione di mercato per Mps”, ha concluso Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 12-SET-21 11:20
Banche, SILEONI: Non riconoscono problema pressioni commerciali su prodotti finanziari Milano, 12 set. (LaPresse) – “Sull’argomento delle indebite pressioni commerciali per la vendita di prodotti finanziari, subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari è fondamentale partire da un presupposto. Per risolvere un problema, bisogna riconoscere che esiste questo problema. Bisogna partire da qui ed è un concetto, questo, che alcune banche rifiutano”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. “La grave situazione va distinta in due aspetti: i problemi causati alle lavoratrici e ai lavoratori bancari e quelli, probabili, alla clientela. La norma presente nel nostro contratto nazionale per eliminare o diminuire le indebite pressioni commerciali e i conseguenti rischi alla clientela viene regolarmente violentata, attuata in minima parte, modificata sostanzialmente nei comportamenti delle banche e, aspetto ancora più grave, resa inapplicabile. Èindispensabile che le banche accettino l’anonimato delle segnalazioni dei dipendenti di banca, ma stanno facendo resistenza. Insomma, la norma c’è, raramente viene applicata, spesso viene depotenziata con l’inevitabile protesta di tutte le organizzazioni sindacali territoriali manifestata attraverso centinaia di volantini di protesta e denuncia. Mi riferisco anche a umiliazioni verbali anche pubbliche, minacce di trasferimento, minacce di revoca delle ferie, denigrazione, forzature di ogni genere sugli appuntamenti con la clientela, obbligo di vendere prodotti finanziari e assicurativi anche durante il periodo del Covid, elenchi pubblici sui risultati di vendita (con nomi e cognomi), ossessivi controlli di ogni genere e chi è in smart working viene obbligato a “produrre” di più, pur di vendere ogni genere di prodotto finanziario o assicurativo”, ha aggiunto Sileoni. (Segue) ECO NG01 vln 121026 SET 21
Banche, SILEONI: Non riconoscono problema pressioni commerciali su prodotti finanziari-2- Milano, 12 set. (LaPresse) – Secondo il segretario generale della Fabi “siamo arrivati al punto che oggi, mentre io sto parlando, migliaia di lavoratrici e lavoratori bancari sono in cura da psicologi e psichiatri, migliaia di clienti si lamentano dei cambiamenti in atto e si fidano sempre di meno. Il sindacato non è la magistratura né ha i poteri delle autorità di vigilanza. Noi abbiamo l’obbligo di segnalare un problema, di trovare delle soluzioni, ma le soluzioni si possono trovare soltanto se la nostra controparte, cioè le banche, si rendono disponibili a regolamentare seriamente, nell’interesse di tutti, una situazione del genere. Sarà poi la Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Carla Ruocco, se lo vorrà, ad approfondire e verificare l’esistenza di anomalie”. ECO NG01 vln 121026 SET 21
BANCHE: SILEONI, PRESSIONI SU VENDITA PRODOTTI FINANZIARI GRAVE PROBLEMA ROMA (ITALPRESS) – “Sull’argomento delle indebite pressioni commerciali per la vendita di prodotti finanziari, subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari. e’ fondamentale partire da un presupposto. Per risolvere un problema, bisogna riconoscere che esiste questo problema. Bisogna partire da qui ed e’ un concetto, questo, che alcune banche rifiutano”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. “La grave situazione va distinta in due aspetti: i problemi causati alle lavoratrici e ai lavoratori bancari e quelli, probabili, alla clientela – agggiunge – La norma presente nel nostro contratto nazionale per eliminare o diminuire le indebite pressioni commerciali e i conseguenti rischi alla clientela viene regolarmente violentata, attuata in minima parte, modificata sostanzialmente nei comportamenti delle banche e, aspetto ancora piu’ grave, resa inapplicabile. E’ indispensabile che le banche accettino l’anonimato delle segnalazioni dei dipendenti di banca, ma stanno facendo resistenza”. (ITALPRESS) – (SEGUE). fil/com 12-Set-21 11:13
BANCHE: SILEONI, PRESSIONI SU VENDITA PRODOTTI FINANZIARI GRAVE…-2- “Insomma, la norma c’e’, raramente viene applicata, spesso viene depotenziata con l’inevitabile protesta di tutte le organizzazioni sindacali territoriali manifestata attraverso centinaia di volantini di protesta e denuncia – continua SILEONI – Mi riferisco anche a umiliazioni verbali anche pubbliche, minacce di trasferimento, minacce di revoca delle ferie, denigrazione, forzature di ogni genere sugli appuntamenti con la clientela, obbligo di vendere prodotti finanziari e assicurativi anche durante il periodo del Covid, elenchi pubblici sui risultati di vendita (con nomi e cognomi), ossessivi controlli di ogni genere e chi e’ in smart working viene obbligato a ‘produrre’ di piu’, pur di vendere ogni genere di prodotto finanziario o assicurativo”. (ITALPRESS) – (SEGUE). fil/com 12-Set-21 11:13
BANCHE: SILEONI, PRESSIONI SU VENDITA PRODOTTI FINANZIARI GRAVE…-3- Secondo il segretario generale della Fabi, “siamo arrivati al punto che oggi, mentre io sto parlando, migliaia di lavoratrici e lavoratori bancari sono in cura da psicologi e psichiatri, migliaia di clienti si lamentano dei cambiamenti in atto e si fidano sempre di meno. Il sindacato non e’ la magistratura ne’ ha i poteri delle autorita’ di vigilanza. Noi abbiamo l’obbligo di segnalare un problema, di trovare delle soluzioni, ma le soluzioni si possono trovare soltanto se la nostra controparte, cioe’ le banche, si rendono disponibili a regolamentare seriamente, nell’interesse di tutti, una situazione del genere. Sara’ poi la Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Carla Ruocco, se lo vorra’, ad approfondire e verificare l’esistenza di anomalie”. (ITALPRESS). fil/com 12-Set-21 11:13
Mps, SILEONI: Da dipendenti sacrifici per oltre 1 miliardo in 10 anni Milano, 12 set. (LaPresse) – “I dipendenti del Monte dei Paschi di Siena versano, di tasca loro, attraverso rinunce economiche concordate con la banca in accordi sindacali, oltre 100 milioni di euro l’anno.Vuol dire che, a partire dal 2012, le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno fatto sacrifici per oltre 1 miliardo di euro in 10 anni. Non considero un’ipotesi negativa l’eventuale accordo tra Unicredit e il Tesoro per salvare Mps, perché l’alternativa a Unicredit oggi è il Fondo Apollo che è un fondo altamente speculativo.E, quindi, tra una banca italiana e un fondo speculativo io propendo per salvare, attraverso una banca italiana, la clientela, 21.0000 dipendenti e 21.000 famiglie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. Quanto alle varie proposte alternative a Unicredit avanzate dai politici, SILEONI ha spiegato che “occorre trovare chi mette i soldi. Perché la Bce per qualunque soluzione vuole un aumento di capitale. Allora, se si trova chi mette i soldi qualunque soluzione è opportuna e in qualche modo da analizzare, ma i politici devono spiegarci come costruiscono ipotesi senza considerare che la base di partenza è un finanziamento pubblico, perché ci vuole un ulteriore aumento di capitale oltre i 20 miliardi che già lo Stato ha dato in questi ultimi. Ho detto recentemente che subito dopo le elezioni suppletive dei primi di ottobre molti dei politici che stanno dando giudizi e fanno proposte d’incanto spariranno (rimarranno solo i più seri) e il cerino in mano rimarrà, come al solito, alle organizzazioni sindacali e magari anche all’Abi perché dovremmo, in qualche modo, scongiurare i licenziamenti, attuare come abbiamo noi imposto fino ad adesso prepensionamenti e pensionamenti volontari, mantenere il marchio perché non va buttato in un cestino con molta semplicità”. (Segue) ECO NG01 vln 121157 SET 21
Mps, SILEONI: Da dipendenti sacrifici per oltre 1 miliardo in 10 anni-2- Milano, 12 set. (LaPresse) – Secondo il segretario generale della Fabi “Unicredit, se sarà lei, perché non do per niente scontato l’esito positivo della trattativa, dovremmo ringraziare e non perché è Unicredit – se ci fosse Intesa Sanpaolo o un’altra banca la dovremmo ringraziarla ugualmente – perché si prende carico, magari anche con i soldi dello Stato, di una situazione che stava degenerando e il campanello d’allarme non è che lo suono io, il campanello d’allarme dell’ultimo giro lo suona la Banca centrale europea che vuole una soluzione di mercato per Mps”. ECO NG01 vln 121157 SET 21
MPS: SILEONI “DA DIPENDENTI SACRIFICI PER OLTRE 1 MLD IN 10 ANNI” ROMA (ITALPRESS) – “I dipendenti del Monte dei Paschi di Siena versano, di tasca loro, attraverso rinunce economiche concordate con la banca in accordi sindacali, oltre 100 milioni di euro l’anno. Vuol dire che, a partire dal 2012, le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno fatto sacrifici per oltre 1 miliardo di euro in 10 anni. Non considero un’ipotesi negativa l’eventuale accordo tra Unicredit e il Tesoro per salvare Mps, perche’ l’alternativa a Unicredit oggi e’ il Fondo Apollo che e’ un fondo altamente speculativo. E, quindi, tra una banca italiana e un fondo speculativo io propendo per salvare, attraverso una banca italiana, la clientela, 21.0000 dipendenti e 21.000 famiglie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. Quanto alle varie proposte alternative a Unicredit avanzate dai politici, SILEONI ha spiegato che “occorre trovare chi mette i soldi. Perche’ la Bce per qualunque soluzione vuole un aumento di capitale”. (ITALPRESS) – (SEGUE). fil/com 12-Set-21 11:14
MPS: SILEONI “DA DIPENDENTI SACRIFICI PER OLTRE 1 MLD IN 10 ANNI”-2- “Allora – dice SILEONI – se si trova chi mette i soldi qualunque soluzione e’ opportuna e in qualche modo da analizzare, ma i politici devono spiegarci come costruiscono ipotesi senza considerare che la base di partenza e’ un finanziamento pubblico, perche’ ci vuole un ulteriore aumento di capitale oltre i 20 miliardi che gia’ lo Stato ha dato in questi ultimi. Ho detto recentemente che subito dopo le elezioni suppletive dei primi di ottobre molti dei politici che stanno dando giudizi e fanno proposte d’incanto spariranno (rimarranno solo i piu’ seri) e il cerino in mano rimarra’, come al solito, alle organizzazioni sindacali e magari anche all’Abi perche’ dovremmo, in qualche modo, scongiurare i licenziamenti, attuare come abbiamo noi imposto fino ad adesso prepensionamenti e pensionamenti volontari, mantenere il marchio perche’ non va buttato in un cestino con molta semplicita’”. (ITALPRESS) – (SEGUE). fil/com 12-Set-21 11:14
MPS: SILEONI “DA DIPENDENTI SACRIFICI PER OLTRE 1 MLD IN 10 ANNI”-3- Secondo il segretario generale della Fabi, “Unicredit, se sara’ lei, perche’ non do per niente scontato l’esito positivo della trattativa, dovremmo ringraziare e non perche’ e’ Unicredit – se ci fosse Intesa Sanpaolo o un’altra banca la dovremmo ringraziarla ugualmente – perche’ si prende carico, magari anche con i soldi dello Stato, di una situazione che stava degenerando e il campanello d’allarme non e’ che lo suono io, il campanello d’allarme dell’ultimo giro lo suona la Banca centrale europea che vuole una soluzione di mercato per Mps”. (ITALPRESS). fil/com 12-Set-21 11:14
MPS. SILEONI: DA DIPENDENTI SACRIFICI PER OLTRE 1 MILIARDO IN 10 ANNI (DIRE) Roma, 12 set. – “I dipendenti del Monte dei Paschi di Siena versano, di tasca loro, attraverso rinunce economiche concordate con la banca in accordi sindacali, oltre 100 milioni di euro l’anno. Vuol dire che, a partire dal 2012, le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno fatto sacrifici per oltre 1 miliardo di euro in 10 anni. Non considero un’ipotesi negativa l’eventuale accordo tra Unicredit e il Tesoro per salvare Mps, perché l’alternativa a Unicredit oggi è il Fondo Apollo che è un fondo altamente speculativo. E, quindi, tra una banca italiana e un fondo speculativo io propendo per salvare, attraverso una banca italiana, la clientela, 21.0000 dipendenti e 21.000 famiglie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7. Quanto alle varie proposte alternative a Unicredit avanzate dai politici, SILEONI ha spiegato che “occorre trovare chi mette i soldi. Perché la Bce per qualunque soluzione vuole un aumento di capitale. Allora, se si trova chi mette i soldi qualunque soluzione è opportuna e in qualche modo da analizzare, ma i politici devono spiegarci come costruiscono ipotesi senza considerare che la base di partenza è un finanziamento pubblico, perché ci vuole un ulteriore aumento di capitale oltre i 20 miliardi che già lo Stato ha dato in questi ultimi. Ho detto recentemente che subito dopo le elezioni suppletive dei primi di ottobre molti dei politici che stanno dando giudizi e fanno proposte d’incanto spariranno (rimarranno solo i più seri) e il cerino in mano rimarrà, come al solito, alle organizzazioni sindacali e magari anche all’Abi perché dovremmo, in qualche modo, scongiurare i licenziamenti, attuare come abbiamo noi imposto fino ad adesso prepensionamenti e pensionamenti volontari, mantenere il marchio perché non va buttato in un cestino con molta semplicità”. Secondo il segretario generale della Fabi “Unicredit, se sarà lei, perché non do per niente scontato l’esito positivo della trattativa, dovremmo ringraziare e non perché è Unicredit – se ci fosse Intesa Sanpaolo o un’altra banca la dovremmo ringraziarla ugualmente – perché si prende carico, magari anche con i soldi dello Stato, di una situazione che stava degenerando e il campanello d’allarme non è che lo suono io, il campanello d’allarme dell’ultimo giro lo suona la Banca centrale europea che vuole una soluzione di mercato per Mps”. (Vid/ Dire) 11:14 12-09-2
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