NUOVO PIANO INDUSTRIALE LA FABI CONTESTA LA BNL
Sul Sole 24 ore del 25 settembre un lungo articolo sui temi al centro del nuovo piano industriale del gruppo bancario. Morelli: «La presenza delle esternalizzazioni nel piano industriale rappresenta un enorme macigno nel percorso che ci accingiamo a fare»
I vertici del gruppo Bnl hanno inviato, la scorsa settimana, alle Fabi e alle altre sigle la lettera di avvio procedura di riorganizzazione, ristrutturazione e riqualificazione del gruppo. Crescita ,sviluppo e trasformazione sono i temi al centro del nuovo piano industriale 2022-2025 della banca. È prevista, inoltre, la riconversione e riqualificazione dei lavoratori in una prospettiva di sostegno dell'occupazione. La lettera si chiude con la proposta di un incontro per il 29 settembre.
I sindacati si dicono al momento indisponibili per la data proposta. Dopo diverse richieste da parte delle sigle su una serie di informazioni sugli impatti organizzativi del lavoro che la trasformazione e modernizzazione della banca comporterà, Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, spiegano di non aver trovato, nella lettera di avvio procedura, le informazioni in merito a tempi, modalità e personale coinvolto che avevano richiesto.
Hanno quindi unitariamente risposto che «la lettera non presenta alcun elemento di dettaglio relativo a operazioni di riorganizzazione, ristrutturazione e riqualificazione di Bnl, utili all’avvio della procedura e, pertanto, priva di ogni effetto ai sensi del ccnl».
«La presenza delle esternalizzazioni nel piano industriale rappresenta un enorme macigno nel percorso che ci accingiamo a fare. L’azienda non può pensare di far sottoscrivere al sindacato un piano industriale che preveda delle esternalizzazioni che hanno rappresentato, negli ultimi 4 mesi, un motivo di scontro continuo con i sindacati» ha commentato il segretario nazionale Fabi, Mauro Morelli.
Roma, 27 settembre 2021