ANSA/ Sciopero Mps,sindacato Siena’Unicredit?Catastrofe’ Fabi: ‘Ma protesta non contro banca di piazza Gae Aulenti’ di Cristian Lamorte (ANSA) – SIENA, 24 SET – “Forte” secondo la Fisac Cgil l’adesione dei lavoratori Mps allo sciopero di oggi per chiedere un incontro con il Governo e un confronto sul futuro della banca senese, sulle ricadute occupazionali di tutto il Gruppo e dell’indotto, contro l’ipotesi ‘spezzatino’ e per scongiurare la paventata chiusura di 50 filiali in tutta Italia. Quattro i presidi in piazza a Milano, Roma, Bari e Siena di fronte alla sede storica di Rocca Salimbeni. Qui circa 200 lavoratori hanno risposto all’invito delle sigle confederali Cgil, Cisl e Uil e proprio qui, al cospetto della statua di Sallustio Bandini simbolo di Mps, la segretaria della Cisl Siena Emanuela Anichini ha tuonato contro l’ipotesi di operazione con Unicredit come “una catastrofe per il territorio, bancari e non, giovani e anziani”. A specificare invece che lo sciopero odierno non e’ stato contro il progetto di acquisizione da parte della banca di piazza Gae Aulenti, e’ il segretario della Fabi Lando Sileoni: “Non e’ un no a Unicredit”. “Sono convinto che il premier Draghi, il ministro Franco e il direttore generale del Tesoro Rivera troveranno, con Unicredit, le migliori soluzioni possibili, soluzioni che i sindacati valuteranno e contrasteranno se non saranno socialmente e politicamente sostenibili” ha aggiunto Sileoni. A mettere d’accordo tutti i sindacati e’ invece la preoccupazione per il conto “salatissimo” che potrebbero pagare i lavoratori: “Il nostro futuro e’ incerto – si legge nel documento congiunto Fabi, Uilca, First, Fisac, Unisin-; la responsabilita’ non e’ nostra ma siamo noi, lavoratrici e lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, a rischiare di pagarne il conto”. Circa 5mila i posti di lavoro a rischio secondo i sindacati, e “se nelle prossime ore su Mps non dovesse arrivare la convocazione, lunedi’ porremo con forza la necessita’ di aprire un tavolo di confronto” ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in vista dell’incontro a Palazzo Chigi con Mario Draghi sul tema della sicurezza sul lavoro. Una necessita’ di confronto che sembra mettere d’accordo politici e istituzioni, da sinistra a destra. Anche il segretario del Pd Enrico Letta ha chiesto al governo “che convochi i sindacati e ci sia una discussione” dicendosi “convinto che nei prossimi giorni una risposta arrivera’”. “Da Draghi e Letta ci aspettiamo in tempi brevi una linea chiara che, ci auguriamo, metta al primo posto la salvaguardia dell’Istituto e dei posti di lavoro” hanno dichiarato i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. (ANSA). YQE-RIC/SPO 24-SET-21 19:20
Mps, proteste in 3 città. Fabi: Fatti sacrifici, ora è tempo di ricevere/*PREVISTO Milano, 24 set. (LaPresse) – *Il messaggio delle proteste è stato forse sintetizzato dal segretario generale Lando Maria Sileoni. “Le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno dato tanto, fin troppo, e questo, per loro, è il momento di ricevere e di ritornare alla normalità e alla stabilità”, spiega il leader della Fabi in tv mentre in tre città italiane si accendono le proteste. A Milano, Roma e Bari i dipendenti e i rappresentanti dei lavoratori dell’istituto senese si riuniscono in concomitanza dello sciopero indetto per la giornata. Un movimento pacifico per chiedere chiarezza sul futuro dell’istituto e sul destino di oltre 21 mila lavoratori. Mentre proseguono le trattative tra Unicredit e ministero dell’Economia per imbastire le nozze. I sindacati parlano di “sacrifici economici” negli ultimi 10 anni, “che devono avere un ritorno in questa trattativa fra il Mef e Unicredit. Si parla di mille esuberi, senza dare voce a 21mila dipendenti con le loro famiglie. Chiediamo che il Mef ci possa ricevere per dare voce al nostro sacrificio di diversi anni”, chiede Cristian Cervi, Fabi Mps, a Milano durante la protesta. “E’ scandaloso che i lavoratori a oggi non siano stati ascoltati”, gli fa eco Federico Fanani della Uilca Coordinamento Mps. Per Biagio Tondo della Fisac Cgil Mps, quella in corso tra Unicredit e il Mef è “una trattativa che si sta tenendo al buio, non sappiamo il contesto di insieme. Vogliamo garanzie per il nostro futuro, anche perché si parla di uno spezzatino, di uno smembramento della nostra banca in tante parti con evidenti e pericolose ricadute occupazionali”. I sindacati sono scesi in piazza anche a Siena. “La Toscana non può rischiare di dover rinunciare a una banca come Mps, sia per la cittadinanza che per le imprese. Non possiamo permetterci di perdere lavoro – diretto e indiretto – e servizi. La politica batta un colpo e si confronti con lavoratori e sindacati”, commenta Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana davanti a Rocca Salimbeni.E proprio dalla politica arrivano messaggi di solidarietà. “Chiedo al governo che convochi i sindacati del Mps e che ci sia una discussione con loro”, commenta il segretario del Pd Enrico Letta. “La svendita a Unicredit di Monte dei Paschi di Siena, sarebbe una catastrofe per tutto il nostro territorio. Siamo fermamente contrari a questa operazione che potrebbe compromettere il futuro lavorativo di migliaia di persone”, dicono in una nota i deputati della Lega in Toscana ribadendo il “convinto ‘no’ all’operazione di Unicredit”. Il “principale punto irrinunciabile su cui abbiamo chiesto garanzie in merito alla trattativa su Mps è la questione occupazionale”, chiede Simona Bonafè, segretaria del Pd Toscana.Intanto proseguono le trattative tra Mef e Unicredit per il controllo dell’istituto, l’opzione che – spiegano fonti vicine al dossier – sembra ancora la più probabile, se non l’unica in campo, per Mps. La firma di un’intesa preliminare, scrive Bloomberg, potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Il Mef starebbe lavorando per soddisfare le richieste di Unicredit in un accordo che potrebbe costare allo Stato più di 10 miliardi di euro. ECO NG01 fct/lrs 241907 SET 21
MPS:Sileoni,sciopero non e’ contro Unicredit, tutelare lavoro Segretario Fabi., lavoratori hanno gia’ pagato (ANSA) – ROMA, 24 SET – “Lo sciopero di oggi non e’ un no a Unicredit ne’ vuole rappresentare un muro nei confronti del Tesoro e del governo, per quello che stanno facendo. Sono convinto che il premier Draghi, il ministro Franco e il direttore generale del Tesoro Rivera troveranno, con Unicredit, le migliori soluzioni possibili, soluzioni che i sindacati valuteranno e contrasteranno se non saranno socialmente e politicamente sostenibili”. Lo afferma il segretario generale Fabi Lando Sileoni nel giorno dello sciopero dei lavoratori di MPS. Secondo il segretario generale della Fabi “se si arrivera’ a un eventuale accordo fra governo e Unicredit, credo che dovremo considerare positivamente che un gruppo italiano, anche se con l’aiuto economico dello Stato, si faccia carico di una situazione complicata come quella di MPS che permettera’ di gestire gli eventuali esuberi senza licenziamenti e di garantire gli stipendi a oltre 21.000 lavoratori e alle loro famiglie”. .”I dipendenti di MPS hanno gia’ contribuito, in termini economici, con centinaia di milioni di euro per tenere in piedi la banca, sia rinunciando a una parte del Tfr sia con le giornate di solidarieta’. La protesta di oggi ha diversi obiettivi: quello che lavoratori e sindacati siano coinvolti dal governo, e quello di dire, a chi prendera’ MPS e al Tesoro che e’ arrivata l’ora che tutti i sacrifici fatti, professionali ed economici, siano ricompensati e che si torni finalmente alla normalita’ e alla stabilita’” ha concluso. (ANSA). DOA 24-SET-21 11:25
Mps:Sileoni,sciopero non e’ contro Unicredit, tutelare lavoro Segretario Fabi., lavoratori hanno gia’ pagato (ANSA) – ROMA, 24 SET – “Lo sciopero di oggi non e’ un no a Unicredit ne’ vuole rappresentare un muro nei confronti del Tesoro e del governo, per quello che stanno facendo. Sono convinto che il premier Draghi, il ministro Franco e il direttore generale del Tesoro Rivera troveranno, con Unicredit, le migliori soluzioni possibili, soluzioni che i sindacati valuteranno e contrasteranno se non saranno socialmente e politicamente sostenibili”. Lo afferma il segretario generale Fabi Lando Sileoni nel giorno dello sciopero dei lavoratori di Mps. Secondo il segretario generale della Fabi “se si arrivera’ a un eventuale accordo fra governo e Unicredit, credo che dovremo considerare positivamente che un gruppo italiano, anche se con l’aiuto economico dello Stato, si faccia carico di una situazione complicata come quella di Mps che permettera’ di gestire gli eventuali esuberi senza licenziamenti e di garantire gli stipendi a oltre 21.000 lavoratori e alle loro famiglie”. .”I dipendenti di Mps hanno gia’ contribuito, in termini economici, con centinaia di milioni di euro per tenere in piedi la banca, sia rinunciando a una parte del Tfr sia con le giornate di solidarieta’. La protesta di oggi ha diversi obiettivi: quello che lavoratori e sindacati siano coinvolti dal governo, e quello di dire, a chi prendera’ Mps e al Tesoro che e’ arrivata l’ora che tutti i sacrifici fatti, professionali ed economici, siano ricompensati e che si torni finalmente alla normalita’ e alla stabilita’” ha concluso. (ANSA). DOA 24-SET-21 11:25 NNNN
Mps: Fabi, da lavoratori tanti sacrifici, e’ momento di ricevere = (AGI) – Roma, 24 set. – “Con oggi noi diciamo chiaramente che le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno dato tanto, fin troppo, e questo, per loro, e’ il momento di ricevere e di ritornare alla normalita’ e alla stabilita’. I dipendenti di Mps hanno gia’ contribuito, in termini economici, con centinaia di milioni di euro per tenere in piedi la banca, sia rinunciando a una parte del Tfr sia con le giornate di solidarieta’. La protesta di oggi ha diversi obiettivi: quello che lavoratori e sindacati siano coinvolti dal governo, e quello di dire, a chi prendera’ Mps e al Tesoro che e’ arrivata l’ora che tutti i sacrifici fatti, professionali ed economici, siano ricompensati e che si torni finalmente alla normalita’ e alla stabilita’”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. (AGI)Ila (Segue) 241116 SET 21
Mps: Fabi, da lavoratori tanti sacrifici, e’ momento di ricevere (2)= (AGI) – Roma, 24 set. – “Gli eventuali esuberi saranno gestiti con il Fondo di solidarieta’: ci saranno pensionamenti e prepensionamenti, tutti su base volontaria perche’ al primo, eventuale segnale di licenziamento bloccheremo il settore. Non ci sono pregiudiziali nei confronti di Unicredit ne’ verso altri, potenziali gruppi bancari eventualmente interessati ad acquistare Mps, anche se al momento, il solo soggetto interessato, oltre a Unicredit, e’ il fondo americano Apollo, che, essendo un fondo speculativo, non promette nulla di buono. Far passare Unicredit come quello che vuole tagliare posti di lavoro e’ profondamente ingiusto e le stesse affermazioni le abbiamo affermate quando il gruppo Intesa o il gruppo Bper o altri gruppi bancari si fecero carico del salvataggio, ad esempio, delle due banche venete, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, o di altre banche in crisi” ha aggiunto Sileoni. Secondo il segretario generale della Fabi “se si arrivera’ a un eventuale accordo fra governo e Unicredit, credo che dovremo considerare positivamente che un gruppo italiano, anche se con l’aiuto economico dello Stato, si faccia carico di una situazione complicata come quella di Mps che permettera’ di gestire gli eventuali esuberi senza licenziamenti e di garantire gli stipendi a oltre 21.000 lavoratori e alle loro famiglie. Lo sciopero di oggi non e’ un no a Unicredit ne’ vuole rappresentare un muro nei confronti del Tesoro e del governo, per quello che stanno facendo. Sono convinto che il premier Draghi, il ministro Franco e il direttore generale del Tesoro Rivera troveranno, con Unicredit, le migliori soluzioni possibili, soluzioni che i sindacati valuteranno e contrasteranno se non saranno socialmente e politicamente sostenibili”. (AGI)Ila 241116 SET 21
Mps: Fabi, partita Unicredit puo’ cambiare geografia settore = (AGI) – Roma, 24 set. – “Dietro alla partita Mps-Unicredit-Stato si celano, pero’, interessi molto piu’ profondi che sicuramente definiranno la geografia economia del settore bancario per i prossimi anni. La nascita di un eventuale terzo polo bancario e la buona riuscita della trattativa Mef-Unicredit saranno le partite che confermeranno gli attuali rapporti di forza del settore bancario italiano o li cambieranno”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Quella di Mps-Unicredit piu’ che una partita politica, e’ una partita economico-finanziaria che potrebbe anche cambiare il destino professionale di alcuni amministratori delegati oggi non coinvolti nella vicenda, ma che guidano gruppi bancari medi. Dopo questa operazione e’ probabile che si inneschi un effetto domino sul settore bancario italiano”, ha aggiunto. (AGI)Ila 241126 SET 21
Mps, Sileoni: Partita Unicredit e Tesoro potrebbe cambiare geografia Milano, 24 set. (LaPresse) – “Dietro alla partita Mps-Unicredit-Stato si celano, però, interessi molto più profondi che sicuramente definiranno la geografia economia del settore bancario per i prossimi anni. La nascita di un eventuale terzo polo bancario e la buona riuscita della trattativa Mef-Unicredit saranno le partite che confermeranno gli attuali rapporti di forza del settore bancario italiano o li cambieranno. Quella di Mps-Unicredit più che una partita politica, è una partita economico-finanziaria che potrebbe anche cambiare il destino professionale di alcuni amministratori delegati oggi non coinvolti nella vicenda, ma che guidano gruppi bancari medi.Dopo questa operazione è probabile che si inneschi un effetto domino sul settore bancario italiano”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. ECO NG01 lcr 241120 SET 21
MPS: SILEONI “LAVORATORI HANNO FATTO SACRIFICI, E’ MOMENTO DI RICEVERE” ROMA (ITALPRESS) – “Con oggi noi diciamo chiaramente che le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno dato tanto, fin troppo, e questo, per loro, e’ il momento di ricevere e di ritornare alla normalita’ e alla stabilita’. I dipendenti di Mps hanno gia’ contribuito, in termini economici, con centinaia di milioni di euro per tenere in piedi la banca, sia rinunciando a una parte del Tfr sia con le giornate di solidarieta’. La protesta di oggi ha diversi obiettivi: quello che lavoratori e sindacati siano coinvolti dal governo, e quello di dire, a chi prendera’ Mps e al Tesoro che e’ arrivata l’ora che tutti i sacrifici fatti, professionali ed economici, siano ricompensati e che si torni finalmente alla normalita’ e alla stabilita’”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi (Federazione autonomi bancari italiani), Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Gli eventuali esuberi saranno gestiti con il Fondo di solidarieta’ – ha aggiunto – ci saranno pensionamenti e prepensionamenti, tutti su base volontaria perche’ al primo, eventuale segnale di licenziamento bloccheremo il settore”. (ITALPRESS) – (SEGUE). fil/com 24-Set-21 11:23 NNNN
MPS: SILEONI “LAVORATORI HANNO FATTO SACRIFICI, E’ MOMENTO DI…-2- “Non ci sono pregiudiziali nei confronti di Unicredit ne’ verso altri, potenziali gruppi bancari eventualmente interessati ad acquistare Mps, anche se al momento, il solo soggetto interessato, oltre a Unicredit, e’ il fondo americano Apollo, che, essendo un fondo speculativo, non promette nulla di buono – ha affermto SILEONI – Far passare Unicredit come quello che vuole tagliare posti di lavoro e’ profondamente ingiusto e le stesse affermazioni le abbiamo affermate quando il gruppo Intesa o il gruppo Bper o altri gruppi bancari si fecero carico del salvataggio, ad esempio, delle due banche venete, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, o di altre banche in crisi”. Secondo il segretario generale della Fabi “se si arrivera’ a un eventuale accordo fra governo e Unicredit, credo che dovremo considerare positivamente che un gruppo italiano, anche se con l’aiuto economico dello Stato, si faccia carico di una situazione complicata come quella di Mps che permettera’ di gestire gli eventuali esuberi senza licenziamenti e di garantire gli stipendi a oltre 21.000 lavoratori e alle loro famiglie. Lo sciopero di oggi non e’ un no a Unicredit ne’ vuole rappresentare un muro nei confronti del Tesoro e del governo, per quello che stanno facendo. Sono convinto che il premier Draghi, il ministro Franco e il direttore generale del Tesoro Rivera troveranno, con Unicredit, le migliori soluzioni possibili, soluzioni che i sindacati valuteranno e contrasteranno se non saranno socialmente e politicamente sostenibili”. (ITALPRESS). fil/com 24-Set-21 11:23 NNNN
MPS: SILEONI “POTREBBE CAMBIARE GEOGRAFIA SETTORE BANCARIO” ROMA (ITALPRESS) – “Dietro alla partita Mps-Unicredit-Stato si celano, pero’, interessi molto piu’ profondi che sicuramente definiranno la geografia economia del settore bancario per i prossimi anni. La nascita di un eventuale terzo polo bancario e la buona riuscita della trattativa Mef-Unicredit saranno le partite che confermeranno gli attuali rapporti di forza del settore bancario italiano o li cambieranno. Quella di Mps-Unicredit piu’ che una partita politica, e’ una partita economico-finanziaria che potrebbe anche cambiare il destino professionale di alcuni amministratori delegati oggi non coinvolti nella vicenda, ma che guidano gruppi bancari medi. Dopo questa operazione e’ probabile che si inneschi un effetto domino sul settore bancario italiano”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi (Federazione autonomi bancari italiani), Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. (ITALPRESS). fil/com 24-Set-21 11:24 NNNN
Mps: Sileoni (Fabi), lavoratori hanno fatto tanti sacrifici, e’ il momento di ricevere Roma, 24 set – (Nova) – Le lavoratrici e i lavoratori di Montepaschi hanno dato tanto, fin troppo, e questo, per loro, e’ il momento di ricevere e di ritornare alla normalita’ e alla stabilita’. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break, nel corso della quale ha ribadito che i dipendenti di Mps hanno gia’ contribuito, in termini economici, con centinaia di milioni di euro per tenere in piedi la banca, sia rinunciando a una parte del Tfr sia con le giornate di solidarieta’. “La protesta di oggi ha diversi obiettivi: quello che lavoratori e sindacati siano coinvolti dal governo, e quello di dire, a chi prendera’ Mps e al Tesoro che e’ arrivata l’ora che tutti i sacrifici fatti, professionali ed economici, siano ricompensati e che si torni finalmente alla normalita’ e alla stabilita’”, ha aggiunto Sileoni, secondo cui gli eventuali esuberi saranno gestiti con il Fondo di solidarieta’: ci saranno pensionamenti e prepensionamenti, tutti su base volontaria perche’ al primo, eventuale segnale di licenziamento bloccheremo il settore. “Non ci sono pregiudiziali nei confronti di Unicredit ne’ verso altri, potenziali gruppi bancari eventualmente interessati ad acquistare Mps, anche se al momento, il solo soggetto interessato, oltre a Unicredit, e’ il fondo americano Apollo, che, essendo un fondo speculativo, non promette nulla di buono. Far passare Unicredit come quello che vuole tagliare posti di lavoro e’ profondamente ingiusto e le stesse affermazioni le abbiamo affermate quando il gruppo Intesa o il gruppo Bper o altri gruppi bancari si fecero carico del salvataggio, ad esempio, delle due banche venete, Popolare di Vicenza e Veneto banca, o di altre banche in crisi”, ha dichiarato Sileoni. (segue) (Rin) NNNN
Mps: Sileoni (Fabi), lavoratori hanno fatto tanti sacrifici, e’ il momento di ricevere (2) Roma, 24 set – (Nova) – Secondo il segretario generale della Fabi “se si arrivera’ a un eventuale accordo fra governo e Unicredit, credo che dovremo considerare positivamente che un gruppo italiano, anche se con l’aiuto economico dello Stato, si faccia carico di una situazione complicata come quella di Mps che permettera’ di gestire gli eventuali esuberi senza licenziamenti e di garantire gli stipendi a oltre 21 mila lavoratori e alle loro famiglie. Lo sciopero di oggi non e’ un no a Unicredit ne’ vuole rappresentare un muro nei confronti del Tesoro e del governo, per quello che stanno facendo. Sono convinto che il premier Draghi, il ministro Franco e il direttore generale del Tesoro Rivera troveranno, con Unicredit, le migliori soluzioni possibili, soluzioni che i sindacati valuteranno e contrasteranno se non saranno socialmente e politicamente sostenibili”. (Rin) NNNN